03/11/2006 - ( Hed ) Pe + O. P. M. @ Rockplanet Club - Cervia fraz. Pinarella (RA)

Pubblicato il 08/11/2006 da
A cura di Maurizio “MoRRiZz” Borghi, foto di Barbara Francone

Un nome sepolto nell’underground, quello degli (Hed)PE, una delle realtà più pericolose, autentiche e maledette del movimento divenuto noto come nu metal. Agli arbori, nella scena formata dai vari Korn, Static-X e System Of A Down (diventate enormi star), c’erano anche loro, ma una spirale di droga e alcool unita ad un’attitudine senza compromessi hanno portato allo sfasciacarrozze quella che poteva essere la lowrider più stilosa della West Coast. Dopo il barlume di successo con il singolo “Bartender” nel 2000 la band va a rotoli, ma la determinazione di Jared Gomes, a.k.a. M.C.U.D., tiene in piedi la band assieme ai fedeli DJ Product e Mawk al basso, che riportano il sound della band agli esordi, ovvero a quella fumosa miscela di punk, metal e gangsta marcia fino al midollo. Trovata casa alla Suburban Noize, dalla quale arrivano i compagni di ventura OPM, è tempo di ripartire ancora una volta da zero, e tornare ad infiammare i piccoli palchi dei club di tutto il mondo. Il Rock Planet di Pinarella di Cervia è caldissimo, e pieno di fan che vogliono fare casino assieme alla formazione: get ready!

O.P.M.

Il club è appena aperto, nemmeno il tempo di uno dei malefici drink in saldo del Rock Planet (1,50 euro!) che gli OPM sono già sul palco, davanti a davvero poche persone per loro sfortuna. Niente metallo per gli apripista, solo quel crossover reggae/rock molto stoned che fa saltare gli skater californiani, trademark della Suburban Noize Records, casa che ha nel suo roster dei tossici quali Kottonmouth Kings, Mower o Authority Zero. Il white rap dei ragazzacci tutti muscoli e tattoo è piacevole ma non fa impazzire nessuno dei presenti, anche perché il gruppo è pressoché sconosciuto dalle nostre parti, a parte per il piccolo scandalo firmato “Le Iene” che denunciarono che la canzone del “Capitano Uncino”, tormentone-miseria da Festivalbar, è in realtà una scopiazzatura fedele di “El Capitan”, proprio di questi OPM.

(HED) P.E.

Sul piccolo palco del Rock Planet i cinque di Huntington Beach, California, stanno proprio a loro agio. Accantonata ogni ambizione mainstream il gruppo è tornato, da “Only In Amerika” all’ultimo “Back To Base-X”, alle radici G-Punk degli esordi, ovvero a quel ruvido e truce crossover tra hardcore punk e liriche gangsta rap, il tutto con attitudine cruda e spaccona, assolutamente senza compromessi. Coperto da cappellino rosso e da una bandana nera che gli copre completamente la faccia, il protagonista Jared ha da subito la completa attenzione del pubblico, che si scalda in fretta su una scaletta che ripercorre tutta la carriera della formazione prediligendo i momenti più diretti e abrasivi del repertorio. L’intesa è istantanea, e pure il gruppo è piacevolmente sorpreso dalla risposta del pubblico di Pinarella, che dimostra di essere fedelissimo anche nei periodi più difficili della band. Quasi ogni singolo brano viene filtrato, distorto, tagliato o remixato per un impatto più cruento sull’audience ondeggiante, capace di cantare molte strofe a memoria. Solo un piccoletto rompiballe ha deciso di fare il guastafeste, ed indicato dal gruppo il “ritardato” (che continuava a urlare “What! What!” quasi fosse Lil Jon) viene prelevato di peso e buttato fuori dal locale, tra le ovazioni del pubblico. Pezzo dopo pezzo Jared fa ridere, ballare e pogare tutti coloro che gli danno attenzione, dimostrandosi un frontman con la F maiuscola e ricambiando l’amore dei presenti con abbracci, sorrisi e pose plastiche. Chi pensava che la diamonica potesse essere integrata così bene in un gruppo del genere? Lo dimostrano Product e M.C.U.D., mostrando anche una sensibilità melodica dietro la faccia da tossico. Le citazioni dei Rage Against The Machine sono pretesto ulteriore per far esplodere il locale, deciso a regalare agli (Hed)pe una serata densa di soddisfazioni. E dire che l’ultimo lavoro del gruppo non è nemmeno stato pubblicato nel Belpaese. Tornate presto, l’Italia vi ama!
 

 
 
 

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.