a cura di Andrea Raffaldini
Foto di Enrico Dal Boni
Siamo nel bel mezzo della settimana e la pioggia pomeridiana non si dimostra benevola, ma i veri metallari non si lasciano scoraggiare per così poco. L’Estragon infatti è quasi pieno di fan, giovani e meno giovani, tutti ansiosi di vedere all’opera la coppia d’oro dell’heavy metal tedesco. Gamma Ray ed Helloween sono pronti ad incendiare i nostri cuori con canzoni che hanno segnato tre decadi di musica, i primi in uscita con un nuovo EP, mentre Michael Weikath ed i suoi compagni d’avventura stanno promuovendo “Straight Out Of Hell”, disco che sta riscuotendo un buon successo ovunque.
GAMMA RAY
Quando Kai Hansen ed i suoi Gamma Ray appaiono sul palco dell’Estragon tutti i presenti vanno in delirio. La breve intro “Welcome” lascia subito spazio alla veloce power song “Anywhere In The Galaxy”, suonata a tutta velocità. Hansen appare in discreta forma vocale, mentre gli altri membri della band suonano carichi e convinti. “Men Martians And Machines” porta avanti la marcia di guerra del raggio gamma, mentre il nuovo batterista Michael Ehrè si conferma un batterista preciso e veloce, anche se la sua “pacca” suona meno potente rispetto al suo predecessore Dan Zimmermann. Lo show prosegue con “The Spirit” e “Gamma Ray”, due canzoni certo apprezzate, ma oggettivamente non al livello dei grandi classici firmati dalla band tedesca. “Empire Of The Undead” regala ai presenti un’anteprima dal nuovo EP, il brano convince ed viene eseguito con la solita perizia. Il carisma di Kai Hansen riesce a coinvolgere i fan, che per tutto il concerto si lanciano in cori e pugni tenuti alti verso il cielo. A scatenare l’inferno ci pensa “Future World”, classico firmato Helloween, tra applausi e cori i Gamma Ray ci catapultano negli Anni Ottanta, l’epoca d’oro del power metal tedesco. La voce tiene, Henjo Richter è il solito mostro alle chitarre ed il fido Dirk Schlachter non manca di deliziarci con le sue mosse da intrattenitore. “To The Metal” e “Send Me A Sign” scrivono la parola fine per uno show all’insegna dell’energia. Anche se su disco i Gamma Ray da tempo non ci regalano un capolavoro, dal vivo i tedeschi si confermano dei veri purosangue, capaci di tenere alta l’adrenalina dall’inizio alla fine del concerto. L’unico appunto che ci sentiamo di ribadire è la scelta di escludere una serie di vecchi capolavori come “Rebellion In Dreamland”, “Somewhere Out In Space” e molti altri a favore di canzoni più di nicchia, ma non altrettanto avvincenti.
HELLOWEEN
Un breve cambio palco e subito si scopre la mostruosa batteria degli Helloween che, mastodontica, domina lo stage. Nessuna entrata trionfale per Andi Deris, il cantante appare sin da subito e senza perdere tempo si concentra sulle note di “Nabataea”. Il brano riscuote un discreto apprezzamento, ma la successiva “Eagle Fly Free” appare di ben altra pasta. Certo, molti fan dei primi Helloween tutt’ora fanno fatica ad ascoltare questo capolavoro del metal interpretato da un cantante diverso da Michael Kiske, ma diamo atto a Deris di aver svolto più che discretamente il suo compito. L’accoppiata “Straight Out Of Hell” e “Where The Sinners Go” scivola via velocemente, grazie alla carica che i tedeschi sprigionano sul palco. Persino Michael Weikath sembra divertirsi ed accenna diversi sorrisi. Markus Grosskopf dal canto suo non sbaglia un colpo, la sua padronanza sul palco da sempre lo conferma come uno dei più solidi bassisti in circolazione. Lo show prosegue senza sosta con la melodica e coinvolgente “Waiting For The Thunder”, seguita da “Burning Sun”. Tempo di riprendere fiato, con l’immancabile assolo di batteria che permette a Deris e compagni di ricaricare le energie e tornare più gasati che mai ad intrattenere i fan. “Live Now!” e “Hold Me In Your Arms” trascorrono veloci, senza infamia e senza lode, e a seguire un tripudio di classici: “Hell Was Made In Heaven” e “Power” non necessitano presentazioni, l’Estragon è in delirio di fronte a due delle hit più apprezzate degli Helloween. Il concerto pare volgere al termine, ma c’è tempo per un primo bis con “Are You Metal” e “Dr. Stein”, dove i cori si sprecano. Siamo davvero giunti all’epilogo? No, Kai Hansen sale sul palco insieme ai suoi ex compagni di band, tutti insieme ci fanno rivivere i bei vecchi tempi con la triade “Helloween”/”How Many Tears”/”Heavy Metal (Is The Law)”, tutte unite in un medley fantasmagorico. Per il gran finale, tutti i Gamma Ray si presentano on stage ed insieme le due formazioni ci bombardano con l’immortale “I Want Out”. Permetteteci un piccolo sogno, solo una persona mancava a questa bella reunion di famiglia, peccato che probabilmente non la rivedremo mai sul palco insieme a Weikath. Grazie a Gamma Ray ed Helloween tutti i presenti all’Estragon hanno vissuto quasi quattro ore all’insegna del power metal più classico e tradizionale, insieme ad artisti che hanno scritto pagine indelebili nella storia dell’heavy metal. Fuori tutti, soddisfatti dallo show, a brindare a suon di birra e commentare quanto appena visto insieme ai numerosi amici presenti.