01/07/2018 - ICED EARTH + IN.SI.DIA + ATHROX @ Phenomenon - Fontaneto D'Agogna (NO)

Pubblicato il 05/07/2018 da

Report a cura di Roberto Guerra
Fotografie di Moira Carola

Poteva forse mancare, in un periodo così ricco di eventi a dir poco interessanti, una serata dedicata alla storia dell’heavy metal in compagnia di una band tanto iconica quanto sottovalutata? Naturalmente no, e in una calda domenica sera di inizio luglio sono i leggendari Iced Earth i prescelti per concludere in bellezza un weekend metallico e memorabile, con la più che rispettabile presenza dei nostrani In.si.dia e Athrox in veste di gruppi spalla. La location designata è il Phenomenon di Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, la cui particolare struttura permette a ogni concerto di avvicinarsi almeno in parte allo spirito degli eventi all’aperto, seppur con la copertura di una location al chiuso; uniche note dolenti, un’affluenza drasticamente inferiore alle aspettative, probabilmente per via dell’eccessiva vicinanza con il Rock The Castle; in compenso, un quantitativo improponibile di zanzare che ha reso relativamente difficile la permanenza all’interno della venue. Detto questo, non possiamo che ringraziare locale e organizzatori e augurarvi una piacevole lettura!

 

ATHROX
Ultimamente abbiamo avuto modo di vedere numerose volte dal vivo i toscani Athrox di supporto ad altre realtà più affermate, e anche questa volta la nostra impressione si manifesta in modo più che positivo sin dai primi rintocchi: il loro sound prevalentemente heavy/thrash è quanto di più azzeccato si potesse scegliere per dare il via alle danze questa sera, e i pezzi provenienti dall’unico (per il momento) full-length “Are You Alive?” rappresentano un ottimo riscaldamento in vista di ciò che verrà dopo, anche grazie a dei suoni magari non ancora particolarmente definiti ma comunque abbastanza ben equalizzati e godibili. La chiusura del loro breve show giunge proprio con la titletrack del suddetto album, permettendo alla band di congedarsi godendosi un discreto applauso da parte dei presenti, molti dei quali hanno indubbiamente apprezzato l’esibizione.

 

IN.SI.DIA
Ancora una band italiana, ancora tanta goduria sin da subito e, per giunta, a questo giro interamente in lingua italiana coi mitici In.si.dia, ancora carichi dopo il loro ritorno sul mercato col nuovo album “Denso Inganno”, dal quale ovviamente vengono proposti alcuni brani quali “Il Mondo Possibile” e “Il Vero Potere”. Chi bazzica l’underground thrash italiano conosce sicuramente bene la grinta e il coinvolgimento che caratterizza i concerti della band bresciana, definiti da numerose sfuriate e dai testi colmi di critica e rabbia nei confronti di numerosi elementi sbagliati del quotidiano. L’unica magagna dell’esibizione giunge nel momento in cui il basso del frontman Fabio Lorini smette di funzionare, costringendolo ad esibirsi per quasi un’intera traccia solo col microfono in mano; fortunatamente lo strumento viene sostituito piuttosto in fretta, permettendo ai Nostri di portare avanti adeguatamente il loro show con tracce quali “Parla, Parla” e “Nulla Cambia”. Possiamo certamente essere fieri di avere una band come gli In.si.dia in Italia, e dopo la seconda dose di mazzate tricolore è finalmente giunto il momento di volgere lo sguardo Oltreoceano per l’esibizione degli Iced Earth.

 

ICED EARTH

L’ingresso on stage di Jon Schaffer e compagni avviene sulle note della recentissima “Great Heathen Army”, con dei suoni inizialmente un po’ impastati ma prontamente aggiustati in vista delle successive “Burning Times” e “Dystopia”, sulle quali il poco nutrito pubblico non perde occasione di cantare insieme al poliedrico vocalist Stu Block, il quale rappresenta senza dubbio uno degli elementi di spicco della nuova formazione degli Iced Earth, insieme ovviamente al giovane virtuoso Jake Dreyer alla sei corde. Sono molti gli estratti dal nuovo album “Incorruptible”, compresa la violenta “Seven Headed Whore”, “Brothers” e la bella e lunghissima “Clear The Way”, che rappresenta anche il primo atto dell’encore finale. Tuttavia, i momenti più esaltanti non possono che giungere con cavalli di battaglia come “Vengeance Is Mine” e, soprattutto, l’accoppiata “Angels Holocaust” e “Travel In Stygian”, prontamente eseguite in occasione del trentesimo anniversario del mitico album “Night Of The Stormrider”. La conclusione dello spettacolo è dedicata interamente al recentemente scomparso Vinnie Paul, e il brano selezionato non poteva che essere la malinconica ed emozionante “Watching Over Me”, la quale chiude in bellezza un concerto con purtroppo moltissime tracce imprescindibili assenti, ma che nonostante ciò potrebbe tranquillamente essere etichettato come una vera e propria lezione di heavy metal fatto come si deve, con cinque musicisti di primissimo livello con ancora tanta passione per il genere musicale più bello del mondo. Peccato per i pochi presenti, ma come ha detto anche il sopracitato Stu Block: “We are few, but we are fucking true and powerful!”.

Setlist:

Great Heathen Army
Burning Times
Dystopia
Black Flag
Seven Headed Whore
I Died For You
Vengeance Is Mine
Brothers
Dracula
Raven Wing
The Hunter
Angels Holocaust
Travel In Stygian
Clear The Way (December 13th, 1862)
Watching Over Me

 

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