10/12/2024 - JAG PANZER + GATECLOSER + HELL RIDERS @ Slaughter Club - Paderno Dugnano (MI)

Pubblicato il 16/12/2024 da

Report di Roberto Guerra 
Fotografie di Pamela Mastrototaro

Il tour per il quarantesimo anniversario di una delle heavy metal band statunitensi più stimate dell’underground è sicuramente un evento da tenere d’occhio, anche se ci rendiamo conto che il combinato disposto tra il giorno infrasettimanale, uno special guest decisamente troppo sconosciuto e ben tre date in territorio italiano non abbia giovato particolarmente all’affluenza, che rimarrà relativamente scarsa fino agli attimi precedenti l’esibizione dei mitici Jag Panzer, pronti a mettere a ferro e fuoco la location dello Slaughter Club di Paderno Dugnano.
Per quanto possa dispiacere notare che nei confronti di certi ingranaggi fondamentali della storia del metal ci sia una soglia d’attenzione non sempre all’altezza, fa comunque sorridere notare che i presenti sembrano conoscersi quasi tutti, a riprova del grande potere che questo genere riesce ancora ad avere per chi davvero lo ama al punto da farne una autentica passione di
culto. Buona lettura!

Ci apprestiamo ad assistere ai due opener della serata, a partire dagli heavy metaller italo-svizzeri HELL RIDERS, che riescono a risultare quantomeno piacevoli e simpatici, nonché coerenti con il tema della serata: questo, grazie ad un heavy metal semplice ed essenziale, oltre ad una vera e propria sfilata di giacche da parte del frontman Davide Girardi, che ci ha ricordato la simile abitudine del mito di noi tutti, Rob Halford.
Peccato per una presenza on stage ancora da affinare, soprattutto nelle pause tra i brani, oltre a dei suoni decisamente problematici, che hanno di fatto messo in risalto una sola delle due chitarre per una buona manciata di minuti, nonché reso meno percettibile gli altri elementi, perlomeno fino ad un sapiente rimaneggiamento.
Tutti elementi su cui questi ragazzi avranno modo di lavorare, ne siamo sicuri.
Decisamente più preparati sul lato tecnico i GATECLOSER da Forlì, soprattutto per quanto riguarda il chitarrista Matteo Corbara.
Più difficile da inquadrare la loro commistione musicale, che pur partendo da una base di heavy/thrash a tinte moderne, sembra far storcere il naso a qualcuno per via di un comparto vocale decisamente più in linea con determinate sonorità contemporanee, non proprio nelle corde degli appassionati di old-school giunti per assistere allo show degli headliner di oggi.
Malgrado ciò, l’impatto sonoro non manca e nemmeno le capacità tecniche, il che è sufficiente a farci comunque promuovere la prova odierna – seppur con qualche riserva, che non escludiamo di poter ridimensionare in futuro.

Ora, la location finalmente sembra finalmente essere in procinto di riempirsi parzialmente, in attesa della salita on stage dei JAG PANZER, guidati come sempre dalla sfavillante ugola del frontman Harry Conklin, che stasera non farà sconti a nessuno, nella maniera più assoluta.
Insieme a lui trovano posto sul palco ben due fondatori, ovvero il chitarrista Mark Brody e il bassista John Tetley, e due figure forse meno note, ma protagoniste ad un livello equiparabile ai loro più navigati compagni: il chitarrista Ken Rodarte è ormai parte della famiglia e la sua spontaneità lo dimostra, senza ovviamente nulla togliere alla sua tecnica solista davvero sopra la media.
Tuttavia, le attenzioni più sbigottite sono tutte per il giovane batterista Jacob Lee Coleman, che alla propria estetica giovanile ed essenziale associa una ‘pacca’ sulla batteria a dir poco fuori scala.
La scaletta è lunga e completa, con una marea di menzioni al capolavoro d’esordio “Ample Destruction”, così come ad alcuni dei loro album più apprezzati degli anni ’90, senza ovviamente trascurare l’ultimo nato “The Hallowed”, i cui estratti dal vivo ci hanno coinvolto molto più che su disco.
L’esecuzione è ottima e la voce di Harry è invecchiata pochissimo, a giudicare dalla sua performance, a scanso di una lieve stanchezza nella seconda metà dello show: impossibile non esaltarsi sui rintocchi di “Licenze To Kill”, “The Watcher”, “Harder Than Steel” e “Symphony Of Terror”, ma anche le varie “Iron Eagle”, “King At A Price” e “Take To The Sky” sortiscono il giusto effetto sugli astanti e sulla loro voglia di cantare.
Il massimo della libidine sopraggiunge nelle fasi finali con il trittico “Cardiac Arrest”, “Warfare” e “Generally Hostile”, in cui ancora una volta quel grande album di quarant’anni fa viene rievocato per il piacere di ogni appassionato che si rispetti, molti dei quali trascorreranno le ore successive al concerto chiacchierando coi propri beniamini sotto al palco, entusiasti almeno quanto loro di essere nella suddetta compagnia.
In breve, possiamo dire di aver assistito ad un’ottima esibizione, ricca di passione e cuore, da parte di una band che non ha ricevuto le dovute gratifiche da parte del pubblico nel corso della carriera, ma che è stata comunque in grado di mantenere un livello inverosimile di coerenza ed estro metallico, e per questo degna di rispetto, nonostante un paio di inciampi.

Setlist:
Chain Of Command
Licensed To Kill
The Watching
Black
Iron Eagle
King At A Price
Onward The Toil
The Mission (1943)
Harder Than Steel
Reign Of The Tyrants
Dark Descent
Stronger Than You Know
Take To The Sky
Cardiac Arrest
Warfare
Generally Hostile

HELL RIDERS

GATECLOSER

JAG PANZER

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