Report di Stefano Protti
Foto di Benedetta Gaiani
Un’anteprima di estate afosa ci accoglie mentre ci avviciniamo ai Magazzini Generali dove poche ore prima è stato confermato il sold-out, il secondo dopo quello registrato il 31 maggio a Padova (Hall), dello show di Jerry Cantrell. Il chitarrista ha mantenuto negli anni una carriera musicale invidiabile, alternandosi tra i dischi degli Alice In Chains post-Layne Staley ed una oculata produzione solista con esiti mai meno che eccellenti – produzione di cui il doppio “Degradation Trip” (2007) rappresenta, a nostro avviso, l’apice qualitativo.
Il tour a supporto del nuovo “I Want Blood” vede Cantrell girare per l’Europa con un quintetto di chiara impronta hard rock, che ha come attrazione principale il poliedrico Greg Puciato nel ruolo di cantante aggiunto, una scelta non del tutto imprevedibile, visto il sound sfoggiato dall’ex The Dillinger Escape Plan, in “Mirrorcell” (2022).
La scaletta, come sanno tutti quelli che non hanno saputo resistere all’attesa, pescherà dalle varie fasi dell’artista, e la curiosità di molti presenti è ovviamente rivolta ai possibili estratti di “Dirt” e ovviamente a come (e se) il vuoto di Staley potrà essere colmato.
Mentre il locale inizia a riempirsi i VOWWS si occupano di scaldare gli animi della platea. Il duo guidato da Matt James Campbell e Rizz Khanjani ha recentemente spezzato un silenzio discografico durato sette anni, tanto è lo iato di tempo intercorso tra “Under The World” (2018) ed il recente EP “Shudder”, con l’industrial rock degli esordi che si è trasformato, col tempo, in un mix intrigante di post-punk e grunge dal sapore notturno, memore del songwriting di Greg Dulli nei The Twilight Singers, un suono che riesce ad affascinare gli avventori.
L’acustica imperfetta del locale questa volta rischia di penalizzare la performance vocale dei due leader, ed è un problema che sarà purtroppo ricorrente nel corso della serata, ma in ogni caso le canzoni più recenti, complice una maggiore attenzione alla melodia mostrata dagli autori, funzionano anche in sede live, dove il gruppo si avvicina, per certi versi, alla pacatezza indie dei Sonic Youth di fine anni ’90, un periodo da cui evidentemente stasera difficilmente usciremo vivi.
Quando JERRY CANTRELL sale sul palco, il locale è ormai colmo, e bastano poche note di “Psychotic Break” per farlo ondeggiare; il chitarrista può servirsi di un repertorio inattaccabile, che oscilla dal più recente “I Want Blood” (da cui spicca l’elegante ballata elettrica “Afterglow”) fino ai ripescaggi obbligati dal canzoniere Alice In Chains, a partire da un’incandescente resa di “Them Bones”, posta al secondo posto in setlist.
A Greg Puciato viene affidato il compito di colmare la dolorosa assenza di Layne Staley, vero convitato di pietra di ogni canzone, e lui risponde con affidabilità, prestando voce ed una presenza scenica discreta, che non ha comunque l’ambizione di sostituire ciò che è francamente irripetibile. Jerry Cantrell dal canto suo percorre con serenità gli anni che l’hanno portato qui, recupera una cangiante “Cut You In” (il singolo mancato al terzo album degli Alice In Chains) dal debutto “Boggy Debot”, si lancia in numeri hard rock dal ritornello infallible (“I Want Blood”), e ci ricorda di essere stato tra gli inventori di quella miscela di alternative rock, doom e blues che tutti chiamiamo grunge (“Vilified”, “Hate To Feel”).
Come già accennato in precedenza, l’acustica dei Magazzini Generali stasera è problematica: così i pezzi più evocativi (“Siren Song”) risultano poco incisivi, penalizzati da un suono oggettivamente troppo compresso. Poco importa in ogni caso, perché quando la band attacca “Man In The Box” in un’esecuzione corale da brividi, il pubblico intero vorrebbe stringere un patto, citando Roberto Vecchioni, chiedendo a Jerry di ridargli indietro Seicento e vent’anni, anni che per una sera non sembrano davvero passati invano, in un finale che annovera sia “Would?” (con Puciato impegnato in una prova vocale di grande livello) che un’irrinunciabile “Rooster”, per chi scrive probabilmente la più bella ballata di quel decennio.
All’uscita ci attende la stessa umidità di poche ore prima, eppure siamo lì con la birra in mano a chiederci il perché di tutti questi brividi. Che dire, sarà l’età?
Setlist:
Psychotic Break
Them Bones
Vilified
Afterglow
Atone
Off the Rails
Siren Song
Cut You In
My Song
I Want Blood
Man in the Box
Had to Know
Angel Eyes
Hate to Feel
Would?
Held Your Tongue
Brighten
Rooster
VOWWS
JERRY CANTRELL