21/10/2011 - LACUNA COIL + CAYNE @ Bloom - Mezzago (MB)

Pubblicato il 29/10/2011 da

Introduzione a cura di Marco Gallarati
Report a cura di Matteo Cereda
Foto di Francesco Castaldo

 

Due giorni soltanto sono passati dal ‘bello pieno’ del concerto dei Sick Of It All e uno solo dallo show dei rocker svedesi Royal Republic, ma rieccoci di nuovo al Bloom di Mezzago – in una settimana in cui il locale pare fulcro dell’autunno concertistico milanese – per documentarvi la data iniziale del ‘tour nei piccoli locali’ dei nostri più famosi espatriati (ex)metallici, i Lacuna Coil from Milano. “Dark Adrenaline”, il prossimo album della formazione di Cristina Scabbia, ha ancora tre mesi di gestazione per venire alla luce, ma quale migliore occasione di questo ri-abbraccio intimo e collettivo per tastare la forma della gothic-rock band? E il Bloom vi assicuriamo che ha straboccato letteralmente di gente! Ma prima occhio ai redivivi Cayne, vecchia conoscenza della scena e degli stessi headliner…

 

CAYNE
Locale già che gremito e bella occasione per i Cayne di mettersi in mostra al rientro con l’EP “Addicted” dopo un silenzio durato dieci anni. La band milanese, nata proprio da una costola dei Lacuna Coil, ne approfitta subito con l’ottimo appeal di “My Damnation”. Il quintetto italiano mostra senza timori reverenziali una buona compattezza e grinta da vendere, certo aiutato dal groove moderno delle nuove composizioni, che oltre all’anima oscura degli esordi aggiunge un tocco di hard rock di ultima generazione al sound globale. Il singer Giordano Adornato tiene ottimamente il palco e si dimostra cantante versatile, convincendo tanto nell’interpretazione ammaliante di “Togheter As One”, quanto sulle note spigolose della titletrack del recente e succitato EP. Nella gradevole mezzora in compagnia dei Cayne, tributati da sinceri applausi da parte del pubblico in sala, segnaliamo anche la riuscita cover dei The Mission a titolo “Deliverance” e “In My Eyes Return” direttamente dal lontano debutto “All Faded Pictures”.

 

LACUNA COIL
Ripartono dall’atmosfera caldissima del Bloom, i Lacuna Coil. La band milanese dopo aver riempito le arene di mezzo mondo si affaccia con umiltà al presente e con la voglia di riscoprire il calore dei piccoli e sudici club di provincia. L’atmosfera all’inizio del concerto in effetti è subito bollente, con un pubblico scatenato che si ritrova pressatissimo all’interno del piccolo locale brianzolo. I Lacuna Coil, dal canto loro, sfornano una prestazione di sostanza in cui la brava Cristina si erge come sempre protagonista, grazie al suo grande talento vocale che le consente di interpretare le varie canzoni in maniera pressoché identica rispetto alle versioni originali. Il fido collega Andrea Ferro invece, al di là della grande simpatia dimostrata in alcuni siparietti tra un pezzo e l’altro, denota sempre qualche limite tecnico di troppo. La resa sonora a dispetto della piccola location appare positiva e ben bilanciata, valorizzando al meglio l’impatto sonoro dei Lacuna. Non essendoci un nuovo disco da promuovere la band italiana si concentra sul repertorio dei dischi precedenti ed in particolare sulle ultime due pubblicazioni, che hanno in qualche modo ridefinito il sound dei nostri, “Karmacode” e “Shallow Life”, dalle quali abbiamo apprezzato le sostanziose versioni di “Fragile”, “Without Fear”, “Fragments Of Faith” da una parte, e “Survive”, “I’m Not Afraid”, “Spellbound” dall’altra. Constatiamo con rammarico che all’interno della setlist vengono completamente ignorate le pubblicazioni più datate, ma allo stesso tempo è innegabile riconoscere l’impatto devastante di autentici singoli quali “Heaven’s A Lie” e “Our Truth”, oltre all’immancabile “Enjoy The Silence”, cantata a squarciagola da tutti i presenti. La positiva performance dei Lacuna Coil acquista infine valore aggiunto con  la proposizione in anteprima di un paio di estratti dalla futura nuova release della band meneghina: vengono eseguite “Kill The Light” e la già edita “Trip The Darkness”, che ben impressionano riportando alla mente un ipotetico mix diabolico fra l’appeal commerciale dell’ultimo “Shallow Life” e le sonorità più bombate e metalliche del precedente “Karmacode”. A gennaio, mese previsto per l’uscita di “Dark Adrenaline”, ne sapremo di più, intanto è stata una bella occasione per ammirare i Lacuna Coil calarsi in una dimensione live più intima, raccolta e forse scomoda; ma molto, molto rock n’ roll.

 

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