Rinsaldata la lineup con l’innesto del batterista Filippo De Pietri, i Logic Of Denial portano finalmente in un tour all’estero le canzoni del loro ultimo “Atonement”, album ormai “vecchio” di un anno. Tre date in terra britannica, fra cui una ovviamente nella capitale Londra, per il quartetto death metal emiliano, che da quando lo avevamo osservato on stage al Neurotic Deathfest del 2011 ha sicuramente fatto dei grandi passi in avanti in termini di maturità e popolarità. I ragazzi si esibiscono con un nugolo di support band nel sempre più noto Unicorn di Camden Town: la serata pre-weekend è perfetta per attirare fuori di casa gli appassionati locali e infatti l’affluenza si rivela più che discreta. Purtroppo per impegni di lavoro ci risulta impossibile arrivare in tempo per assistere agli show dei primi gruppi in cartellone: la prima formazione che vediamo è quindi quella dei Necrosis, giovane realtà che sta muovendo i primi passi nel panorama death metal inglese…
NECROSIS
… e, non a caso, è un suono piuttosto “giovane” quello che il gruppo di Bristol ci offre. Parliamo di un death metal moderno, dai suoni rotondi e dall’impronta groovy. I termini di paragone sono sempre i soliti: Dying Fetus, Devourment, oppure Amputated e Ingested, se si desidera restare in Gran Bretagna. La band ha chiaramente qualcosina da aggiustare in termini di personalità della proposta, tuttavia dimostra di saper tenere il palco già in maniera discreta (soprattutto il frontman fa il suo lavoro muovendosi con decisione e scioltezza) e di avere qualche buon pezzo che si presta ad essere suonato dal vivo. D’altronde, questo tipo di death metal rende al meglio proprio sulle assi di un palco e i giovani Necrosis hanno evidentemente afferrato il concetto. Il loro è uno show senza grandi pretese, ma indubbiamente gradevole.
LOGIC OF DENIAL
Il tasso di tecnica e di intensità si alza con l’arrivo degli headliner. I ragazzi nostrani con “Atonement” hanno dimostrato di avere a cuore il filone più cupo e serrato del genere e ciò viene ovviamente ribadito sul palco dello Unicorn. Tutto sommato, i Logic Of Denial oggi ricordano gli Hour Of Penance di alcuni anni fa nel modo di porsi e di suonare: nel loro death metal c’è tantissima frenesia, ma anche un indubbio afflato epico che dà un pizzico di carattere. Si vede che la band si è preparata a dovere per questo mini-tour e calca il palco carica e vogliosa, compiacendosi della buona risposta del pubblico, ma certamente non scadendo in atteggiamenti da realtà ormai “arrivata”. Il concerto dura poco più di mezzora ed è molto energico, specchio fedele di quanto offerto sull’ultima prova in studio. Qua e là si sente forse la mancanza di una seconda chitarra, soprattutto nei momenti melodici di tracce come “Oracles Of Iniquity”, ma il suono risulta comunque abbastanza chiaro e compatto, sia all’altezza dei riff portanti, sia delle parti soliste. Si potrebbe quindi migliorare ulteriormente la presenza scenica, ma solo tanta attività live potrà incidere su questo aspetto; per ora, comunque, i Logic Of Denial sono già una realtà assolutamente rispettabile, che questa sera ha dato prova di sapersi e di saper diventire. Altre esperienze di questo tipo, oltre alla cura per i dettagli e alla voglia di migliorarsi che i ragazzi hanno sinora sempre messo in mostra, potrebbero regalarci a breve un gruppo rinnovato e pienamente maturo.