Introduzione a cura di Gennaro "DJ Jen" Dileo
Reportage e intervista a cura di Gennaro "DJ Jen" Dileo
BURNING BLACK
L’inaugurazione è affidata al five piece veneto che alle 19:30 circa calca le assi di un club in fase di affollamento. Le coordinate stilistiche della band sono orientate sul metal classico di matrice Judas Priest e Malice, enfatizzate soprattutto dal tagliente guitar riffing delle due asce Eric Antonello e Stephen Moore. Le composizioni si rivelano gradevoli nonostante non facciano gridare al miracolo, e la prestazione dei nostri è tutto sommato discreta, nonostante il suono degli strumenti a tratti appare confuso e poco bilanciato. Queste lacune vengono colmate dal carisma del cantante Dan Ainlay, dotato sì di una voce pulita e potente, ma soprattutto abile nel trascinare la folla che alla fine del concerto si prodiga in applausi e corna rivolte verso il cielo.
THE DOGMA
Davvero notevole la performance offerta dalla band marchigiana, che sin dalle prime battute dimostra di essere affiatata e di avere parecchi assi nella manica da mostrare. L’architettura dei brani è imperniata su un hard rock pregno di molteplici sfaccettature che variano dal gothic metal più catchy al metal di matrice classica, esaltate da una notevole dose di melodia, senza scadere in armonie riciclate e chorus dozzinali. Il tenebroso cantante Daniele Santori riesce con disarmante naturalezza a modulare la propria voce dai toni alti alle frequenze più basse, nonché di magnetizzare il pubblico con il suo carisma per tutta la durata del concerto. Il chitarrista e compositore Cosimo Binetti svolge un lavoro fondamentale in fase ritmica e solista, ricamando con gusto riff incisivi e assoli ispirati, supportati dalle melodie accattivanti e mai invadenti del keyboard player Stefano Smerigli. I pattern di batteria, pur non essendo particolarmente dinamici, sono sufficientemente funzionali al groove dello scatenato bassista Giacomo Astorri, completando il mosaico di una band che a nostro modo di vedere ha tutte le carte in regola per fare il grande salto con “Black Widow”, terzo album in uscita il 3 dicembre.
LORDI
Alle 22:05, con venticinque minuti di ritardo sulla tabella di marcia, finalmente vengono abbassate le luci e dalle casse irrompe a volume sostenuto “God Of Thunder” dei Kiss, prologo ideale per la comparsa dei cinque mostri finnici. L’intro “SCG5: It’s a Boy!” fa da preludio all’uptempo “Babez For Breakfast”, brano ritmato e trascinante, che sfocia in un ritornello ruffiano cantato a gran voce dai presenti. Questa sera la band ha logicamente accantonato gli strepitosi effetti pirotecnici, in favore di un’esibizione meno spettacolare a livello visivo, ma senza lesinare un’oncia di energia nele due ore a disposizione. Il combo appare affiatato sin dalle prime battute nelle quali Mr.Lordi elogia le qualità tecniche del nuovo batterista, indubbiamente capace di imprimere potenza ed un bel groove ai brani. “My Heaven Is Your Hell”, “Rock Police” e “Who’s Your Daddy?” sono buoni esempi di hard rock commerciale composto da guitar riff cromati, spumeggianti tappeti di tastiere e ritornelli studiati per rimanere impressi nella mente dopo solo un ascolto. Ovviamente, non possono mancare i soliti truculenti siparietti, come lo sventramento di un paziente ad opera del Dr.Lordi, intento poi a divorare con gusto le sue viscere, e la tastierista Awa che trafigge impietosamente con una sorta di lancia una coppia dalle sembianze mostruose impegnata a danzare sul palco. “This Is Heavy Metal” è la nuova hit destinata a far buona compagnia a “Devil Is A Loser”, “Hard Rock Hallelujah” e “Would You Love A Monsterman?”, veri e propri inni dedicati agli eroi del metal più glitterato degli anni ’80 che hanno il merito di divertire il pubblico senza avere alcuna pretesa artistica. E non è poco!
A causa di una serie di deliranti scherzi del destino, il sottoscritto si trova catapultato inaspettatamente e senza alcun preavviso nel backstage dei Lordi. Il chitarrista dei The Dogma Cosimo Binetti e la tastierista dei Lordi Awa, priva della maschera e del costume di scena, mi accolgono sorridenti sul divanetto, per improvvisare una breve intervista che tocca entrambe le band…
ALLORA AWA, QUALI SONO LE ASPETTATIVE CHE NUTRI PER IL CONCERTO DI QUESTA SERA?
Awa: “Ieri sera abbiamo suonato a Firenze e ci siamo divertiti molto, la risposta del pubblico è stata molto calorosa e positiva. Oggi siamo a Milano e daremo il massimo sul palco, credimi…”.
COSIMO, VUOI SPENDERE QUALCHE PAROLA PER IL VOSTRO PROSSIMO ALBUM INTITOLATO “BLACK WIDOW”? QUALI SONO LE DIFFERENZE CON IL PRECEDENTE A “GOOD DAY TO DIE”?
Cosimo: “La caratteristica principale dell’album è che ogni brano è completamente diverso dall’altro, anche se abbiamo cercato di mantenere intatto il nostro trademark. Ognuno di noi ascolta generi completamente differenti, infatti passiamo senza problemi dal gothic metal al death metal, dall’hard rock al thrash metal e tutte queste influenze confluiscono nelle canzoni contenute in ‘Black Widow’. Inoltre Awa ha scritto tre brani (‘Dirty Dark Diane’, ‘The Fate Of The Leaders’ e la ballad ‘All Alone’) che sono finiti sul disco”.
COM’E’ NATA QUESTA COLLABORAZIONE?
Cosimo: “Lei è la mia ragazza… viviamo tra la Finlandia e l’Italia e scriviamo parecchie canzoni insieme, ‘Give Your Life for Rock and Roll’ (presente nell’ultimo album ‘Babez For Breakfast’, ndR) l’abbiamo composta assieme a Mr.Lordi e Ox, mentre La ballad ‘All Alone’ è nata in Finlandia durante le mie ferie estive. Dentro quel brano puoi sentire un certo mood malinconico, al contrario ‘Dirty Dark Diane’ ha preso vita in Italia ed il feeling è decisamente più caldo”.
AWA, TI VA DI PRESENTARE AI NOSTRI LETTORI OTUS, IL VOSTRO NUOVO BATTERISTA?
Awa: “Well, è un ragazzo molto professionale ed è molto abile col doppio pedale. Ha imparato molto velocemente le nostre canzoni, apportando un tocco ancora più heavy del precedente drummer”.
DUE PAROLE SU “BABEZ FOR BREAKFAST”?
Awa: “E’un disco più solare del precedente ‘Deadache’, fortemente ispirato dai gruppi hair degli anni ’80. Ragazzi, può essere la vostra colonna sonora ideale del venerdì sera! Abbiamo avuto l’onore di lavorare con Michaek Wagener (prestigioso producer di band come Accept, Dokken e Great White, ndR) e personalmente ritengo che il suo lavoro sia stato grandioso. E’ molto pignolo e non è soddisfatto fino a quando non esce il sound che ha in mente”.
L’ALBUM E’ USCITO A SETTEMBRE. COME STANNO ANDANDO LE VENDITE?
Awa: “Onestamente non lo so, non ho ancora visto i dati ufficiali. Sicuramente, con il filesharing le vendite degli album sono precipitate e questo non è un buon segno…”.
QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA IL PUBBLICO FINLANDESE E QUELLO DELLE ALTRE NAZIONI EUROPEE?
Awa: “Da quando abbiamo vinto il Festival Eurovision nel 2006 con il brano ‘Hard Rock Hallelujah’ il pubblico di casa nostra si aspetta davvero molto da noi. In Finlandia ci considerano delle superstar e seguono ogni nostro concerto con molta attenzione, spingendoci a toccare la perfezione. Nel resto d’Europa siamo una semplice hard rock band e siamo liberi di suonare senza troppe pressioni ed è senz’altro più divertente”.
COSIMO, COME E’NATA LA COLLABORAZIONE CON IL VOSTRO NUOVO BASSISTA GIACOMO ASTORRI?
Cosimo: “Siamo amici da tanto tempo ed avevamo bisogno di un ottimo bassista che avesse esperienza sia in studio che in sede live, e infatti Giacomo suona il basso anche negli Haggard. Inoltre, entrambe le band sono sotto contratto presso la stessa etichetta discografica. Tutti questi eventi hanno favorito la nostra partnership e hanno apportato molto entusiasmo…”.
SIETE IN GIRO DA PARECCHI ANNI, MA IN ITALIA SIETE ANCORA UNA REALTA’ UNDERGROUND. COME VA NEL RESTO D’EUROPA?
Cosimo: “In Germania abbiamo trovato un buon mercato ed un ottimo pubblico che ci accoglie sempre alla grande ogni volta che suoniamo. In Italia la situazione purtroppo è differente: lo scorso anno a Bologna non è andata granché bene e, credimi, è una sensazione molto brutta trovarsi davanti una platea che aspetta soltanto gli headliner. Invece ieri sera a Firenze la risposta è stata molto calorosa, i ragazzi hanno risposto molto bene alle nostre canzoni e mi auguro che con ‘Black Widow’ riusciremo a conquistare una nuova fetta di fan in Italia”.
AWA, QUAL E’ IL TASTIERISTA CHE TI HA SPINTO A PRENDERE IN MANO LO STRUMENTO?
Awa: “Rick Wakeman è il mio eroe, è un musicista incredibilmente bravo ed espressivo. Stimo molto Janne Wirman dei Children Of Bodom, è un musicista incredibilmente preparato, senza dimenticare Martin Gore dei Depeche Mode, una delle mie band preferite in assoluto”.
Cosimo: “Aggiungo che amiamo molto l’hair metal! Le Vixen (chi mi ha tirato fuori! ndR) hanno scritto due album davvero fantastici per il genere. Pensa che quando viaggiamo in auto ascoltiamo molto gruppi come Alice Cooper, Def Leppard e Whitesnake, band che hanno segnato un’epoca fantastica”.
QUAL E’ IL TOUR CHE RICORDI CON MAGGIOR PIACERE?
Awa: “Sicuramente il tour del 2006 con i The Dogma. In quell’anno abbiamo vinto l’Eurovision Festival e di conseguenza i nostri show erano tutti sold out. E’stata un’esperienza memorabile”.
Cosimo: “Era incredibile vedere tutta quella gente in delirio, una sensazione davvero indescrivibile. Inoltre, io e Awa ci siamo conosciuti in quel tour…”.
Awa: “Non ci siamo fidanzati subito, eravamo ottimi amici, poi nel 2008 è scoccata la scintilla (vai di gossip!, ndR)”.
LA SCORSA ESTATE SIETE STATI GLI HEADLINER DEL GODS OF METAL A TORINO…
Awa: “Abbiamo fatto un bello spettacolo con luci, fuochi e giochi pirotecnici, ma avevamo veramente poco tempo per divertirci, perché eravamo impegnati con gli ultimi ritocchi sul nostro nuovo album ‘Babez For Breakfast'”.
UN SALUTO AI NOSTRI LETTORI DI METALITALIA.COM?
Awa: “Grazie per il supporto ragazzi, keep on rockin’!”.
Cosimo: “Ti ringrazio per l’intervista, Gennaro. Ragazzi, andate sul nostro MySpace e ascoltate le nostre canzoni. Se vi piacciono comprate il nostro album, non ne rimarrete delusi!”.