METALITALIA.COM FESTIVAL 2018 – Warm-up
14/09/2018 – Live Music Club – Trezzo sull’Adda (MI)
Running order:
Apertura porte: 19.45
20.20-20.50 – VIDE
21.10-21.40 – SCHELETRO
22.00-22.50 – RAW POWER
23.10-00.00 – CRIPPLE BASTARDS (30 years special show)
Crediti di Redazione:
Alessandro Corno – produzione e organizzazione generale
Andrea Intacchi – report in diretta (Vide, Raw Power)
Enrico Dal Boni – fotografie report in diretta
Giacomo Slongo – report in diretta (Scheletro, Cripple Bastards)
Luca Corbetta – produzione e organizzazione generale
Luca Pessina – produzione e organizzazione generale
Marco Gallarati – postazione stand e coordinamento report in diretta + introduzione
Roberto Guerra – runner
Introduzione
Settima edizione del Metalitalia.com Festival ai nastri di partenza, per la prima volta con un settaggio di due giornate piene ed una serata dedicata ad un warm-up letteralmente infuocato e spaccadenti, come del resto la locandina dedicata – che vedete qui sopra – ben mostra.
Ad un prezzo assolutamente popolare (10 Euro, oppure gratis per chi ha già acquistato l’abbonamento per i successivi giorni), la possibilità di gustarsi quattro band di valore, chi esordiente o nuova promessa, chi ormai pezzo di Storia, non è così scontata. Sul palco di un Live Music Club ancora una volta pittato di nero-verde per ospitarci nel nostro evento annuale, si alterneranno infatti due formazioni a tutti gli effetti di recente nascita, ma formate da musicisti per anni nella scena hardcore-metal-punk, e due compagini oggettivamente assurte a simboli di un certo modo di intendere la cultura metal underground in Italia e rispettate oltremodo all’estero: stiamo parlando ovviamente dei milanesi Vide e dei romani Scheletro, da una parte, e delle leggende Raw Power e Cripple Bastards dall’altra. Groovecore tra Hatebreed e Pantera; un hardcore belluino e urticante cantato in italiano, sulla scia di Negazione e stessi (primi) Cripple Bastards; un punk-hardcore che attraversa decenni di attività musicale; il grindcore devastante e caustico, brutale, degli headliner: queste, in breve, le sonorità che si apriranno brecce tra i padiglioni auricolari dei presenti stasera. Per gli amanti dei succitati generi e sottogeneri, davvero un’occasione speciale per scatenarsi e iniziare il weekend nel migliore dei modi.
Da parte nostra e da quella di tutti gli addetti ai lavori, questo pomeriggio-sera, pur essendo tutto funzionante a partire dalle ottime offerte culinarie, si conforma esattamente per quello che è, ovvero un prologo più che interessante per prepararsi al meglio alle due prossime giornate, ricche di avvenimenti e, si spera, concerti sempre professionali e piacevoli.
Ci assentiamo per andare a mangiare un boccone e poi si parte con la diretta del Warm-up del Metalitalia.com Festival 2018. Buon divertimento!
(Marco Gallarati)
VIDE – 20.20-20.50
Provenienza: Milano, Italia
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Tre, due, uno… via! Il Metalitalia.com Festival ha ufficialmente aperto i battenti. E se la giornata di domani sarà dedicata ai cori e alle braccia al cielo, quella di domenica riservata alle anime più intime ed oscure, questa sera il fatidico Warm-up è dedicato esclusivamente agli scavezzacollo. Sul palco, per inserire il jack nelle dannate casse di un Live in fase di riempimento ma con l’audience ridotta ancora alle primissime file, ci pensano i Vide. Dopo averla vista in azione non meno di tre settimane fa in occasione del tradizionale Biker Fest di Cologno al Serio, la band milanese torna di nuovo on stage con la sua mole di metal/hardcore dalle forti tinte Panteriane, fatto di rabbia, ferocia e frustrazione. Una scarica di adrenalina sparata sui presenti dal frontman Daniel Brignoli che, senza fronzoli, fa partire la macchina tutto -core e groove. Con “Last Breath” e soprattutto la successiva “I’m The Enemy” anche lo sparuto pubblico inizia ad avvicinarsi alle transenne interagendo con la band lanciata dritta-dritta sulle note tracciate a suo tempo da Phil Anselmo & Co. (con i dovuti paragoni, chiaro). La grinta sfoderata dai Vide aumenta decisamente con “Obliterate”, sicuramente il pezzo migliore proposto dal gruppo lombardo che, in attesa del nuovo album di prossima uscita, saluta il Live Music Club con “The Fool” e “The Achieve Of Hate”, innalzando il motto ‘hate and attitude’ a simboleggiare appunto l’attitudine del quartetto. Il Metalitalia.com Festival è iniziato; ed ora sotto con gli Scheletro!
(Andrea Intacchi)
SCHELETRO – 21.10-21.40
Provenienza: Roma, Italia
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“Farfalle Dentro Al Vomito”, recita la loro prima prova sulla ‘lunga’ distanza. Un’immagine che ben si presterebbe a descrivere quanto offerto dagli Scheletro questa sera, non fosse che di idilliaco nella musica fuoriuscita dall’impianto del Live Music Club non vi è praticamente traccia. Neppure per sbaglio. Restano solo lo schifo, la sporcizia e un’atmosfera da bassifondi pressoché tangibile, tradotta in una miscela di hardcore, metal e proto-grind che pesca sì a piene mani dalla tradizione degli anni Ottanta, ma che non per questo risulta essere un tributo anacronistico o fuori tempo massimo. A conti fatti, siamo di fronte ad una formazione esordiente soltanto sulla carta: la militanza di alcuni membri in realtà storiche come Airlines Of Terror e Inferno si sente tutta, e fin dalla doppietta d’apertura “Lo Schifo Normale” / “Blatte Morte” si traduce in un rapidissimo assalto che, per quanto sguaiato e durante meno del tempo previsto, non può fare a meno di ostentare sicurezza e assoluta padronanza della situazione. Basterebbero le sole invettive urlate dall’omonimo frontman, oltre agli intermezzi di delicatissimo intrattenimento sciorinati tra un pezzo e l’altro (‘Siete tutti delle merde’, la prima frase pronunciata on stage da Lo Scheletro), per assicurare al quartetto romano una facile vittoria – da annali l’ormai celebre refrain blasfemo di “Quando Rimani Solo” -, ma a queste ecco aggiungersi riff e ritmiche mutuati dai migliori Negazione, Nerorgasmo e primi Cripple Bastards, resi ancora più devastanti dalla buona cura nei suoni. Una ventina di minuti volgarissimi che danno definitivamente il la alla serata.
(Giacomo Slongo)
RAW POWER – 22.00-22.50
Provenienza: Reggio Emilia, Italia
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“Grande show, Mauro!” – “Grazie, abbiamo fatto cagare come al solito…”. Uno scambio di battute ironico tra il sottoscritto e lo storico leader Mauro Codeluppi, alla fine del concerto di stasera, che testimonia ancor di più l’attitudine dei Raw Power. Senza fronzoli, genuina, reale. Hardcore dal 1981. Così recita il telo srotolato dietro il quartetto emiliano; così è stato durante i cinquanta minuti a disposizione della band di Poviglio. Ventisette inni al vetriolo sparati sulla folla senza soste, senza respiro, senza remore; ad ulteriore conferma della sfrontatezza da sempre sfoggiata dalla band italiana. Ed è senza la benché minima presentazione che prende avvio la denuncia globale: si parte con “Certain Kind Of Killer” ma è con la successiva “You Are The Victim” che qualcosa, o meglio qualcuno, inizia a smuoversi tra le prime fila. Poche parole, pochi commenti, un treno in corsa su quei binari punk che per oltre trent’anni hanno contraddistinto la carriera dei Raw Power. Definirla una setlist ‘greatest hits’ risulta quasi riduttivo, o meglio stucchevole, se raffrontata alle accuse di “Bastard”, “My Boss” o “Joe’s The Best”. Gli animi si scaldano ed il pogo prende vita nei movimenti esagitati dei primi esperti nella pratica, mentre là sopra si continua a pestare di brutto: dallo storico “Screams From The Gutter” vengono lanciate “Police, Police”, “Politicians”, “Nihilist” e ancora “Raw Power”, mentre dall’ultimo “Inferno” vengono proposte “You Don’t Know Your Enemy” e “Sono Morto”. Codeluppi guarda l’orologio, è ora di chiudere; la denuncia è terminata. E allora, prima di salutare tutti, parte una corale “State Oppression”. Onore ai Raw Power, sano hardcore dal 1981.
(Andrea Intacchi)
CRIPPLE BASTARDS – 23.10-00.00
Provenienza: Asti, Italia
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Si chiude quindi in grande stile con l’arrivo degli headliner, nel vivo dei festeggiamenti del loro trentesimo anno di carriera. Trovare parole nuove per descrivere una performance dell’Italy’s purest personification of hate, dopo un simile lasso di tempo, comincia a diventare impresa ardua, e infatti questa sera non ci resta che ripetere concetti già espressi in passato, fortunatamente non privati della loro connotazione spietata e ultra-negativa. Anche ridotti a quartetto, con il guitarwork nelle sole mani di Der Kommissar, i Cripple Bastards si confermano un tritacarne inarrestabile, forti di un affiatamento che non pare conoscere il significato del termine ‘resa’ e di un batterista (l’italo-brasiliano Raphael Saini) in grado di far deragliare da solo la setlist oltre il punto di non ritorno. Come al solito, vista la breve durata dei singoli episodi, il gruppo spara raffiche di tre/quattro pezzi alla volta, in modo da contenere le pause e mantenere elevato il livello di intensità. Gli strumentisti, come appena accennato, non perdono un colpo, mentre Giulio The Bastard conferma le sue doti di frontman di livello con una prestazione invasata nelle movenze e ferocissima nelle linee vocali, distribuite fra growl, scream e tutto ciò che passa nel mezzo. Notevolissima, come dovrebbe sempre essere per un’occasione tanto speciale, la setlist: dalle ‘recenti’ hit di “Nero In Metastasi” ai tanti cavalli di battaglia contenuti in “Misantropo A Senso Unico”, passando per le antiche e altrettanto fondamentali “Polizia, Una Razza Da Estinguere” e “Stimmung”, i cinquanta minuti di show scorrono in un susseguirsi di visioni imbevute di odio e negazione di qualsivoglia sentimento positivo. La riprova di come, in fin dei conti, ‘non importa se la gente muore’.
A domani, per il kick-off ufficiale del Metalitalia.com Festival 2018!
(Giacomo Slongo)