“Le stelle sono velate. Qualcosa si scuote a Est. Un insonne malanimo. L’Occhio del nemico si muove”. Come al solito, i preparativi sono stati fatti in assoluto silenzio, ma, molto probabilmente, il 2019 ci consegnerà un nuovo album marchiato Mgla. Il gruppo polacco non è solito annunciare in pompa magna le proprie pubblicazioni, ma la ripresa dell’attività live fa presupporre che l’uscita di una nuova fatica discografica sia imminente. Ritroviamo il misterioso quartetto in quel di Londra alcuni anni dopo il fortunatissimo show in compagnia di One Tail One Head e Misþyrming. Questa volta è lo storico Underworld ad ospitare l’evento: la cornice è un locale sold-out e una corsa al bagarinaggio per accaparrarsi un biglietto sia davanti alle porte che sull’evento Facebook del concerto fino a pochi minuti dall’inizio. Constatiamo dunque come l’hype attorno alla formazione sia ben lungi dall’appassire: i Mgla sono ormai una realtà affermata e popolarissima, nonostante rifiutino l’appoggio di grosse case discografiche e operino sempre in punta di piedi. La qualità della proposta e il fitto passaparola tra gli appassionati stanno facendo miracoli, tanto che il gruppo è ormai in grado di tenere concerti da headliner in ogni dove e di fare registrare regolarmente il tutto esaurito, come in questo caso.
LVCIFYRE
Per impegni di lavoro arriviamo all’Underworld troppo tardi per assistere al concerto degli opener – i black metaller belgi Soul Grip – ma fortunatamente non ci perdiamo nemmeno un minuto del set dei Lvcifyre, supporter ufficiali dei Mgla in questo mini-tour britannico. La death metal band ha base proprio nella capitale, quindi non stupisce vederla calcare il palco con notevole confidenza, quasi come se si trattasse di un concerto da headliner. Il quartetto ha da pochissimo annunciato l’imminente pubblicazione di un nuovo EP, “Sacrament”, su Dark Descent Records, ma questa sera la parte del leone la fanno i brani del repertorio ‘classico’, con ampio spazio per le trame parossistiche di “Svn Eater”, disco ormai piuttosto datato, ma dal sound ancora attuale ed efficace. Purtroppo in più momenti i suoni risultano parecchio sbilanciati, con la batteria troppo predominante e delle chitarre zanzarose; serve dunque conoscere bene le canzoni per farsi coinvolgere a pieno dalla performance: molti fra i presenti sembrano infatti guardarsi attorno attoniti, più stregati dai volumi e dall’imponente presenza del cantante/chitarrista T. Kaos che dall’effettivo tiro dei riff. In ogni caso, la prova del gruppo può dirsi positiva: i Lvcifyre riescono a creare un’atmosfera estremamente densa, non mollando la presa sul pubblico nemmeno per un secondo. Forse non hanno ancora il carisma dei vicini di casa Grave Miasma, ma vederli interpretare con tale foga il loro perfido death metal resta un piccolo grande evento per tutti coloro che hanno a cuore il sound coniato in origine da formazioni come primi Morbid Angel ed Angelcorpse.
MGLA
Le luci da rosse diventano blu, un po’ di fumo viene propagato all’interno della sala, e gli headliner fanno il loro ingresso sul palco. Poco prima, il soundcheck è stato curato dalla band stessa, quindi tutti gli astanti hanno avuto modo di vedere i musicisti senza maschere. Eppure, l’alone di mistero che da sempre avvolge i polacchi non sembra venire meno. Con cappucci e drappi neri a nascondere i volti, i Mgla fanno sempre la loro figura: il loro carisma è inesauribile.
Il grosso del lavoro comunque la fa la musica, come al solito. Questa volta si può rimproverare ai Mgla di fare il minimo indispensabile in termini di durata dello spettacolo, con solo otto pezzi suonati, ma presenza ed esecuzione meritano solo plausi. Ancora una volta, non si può fare a meno di constatare un magnetismo innato nel modo di porsi dei musicisti, immobili eppure incantatori con le loro sagome nere fasciate di luci fredde. Il black metal del gruppo, affilato ma sempre estremamente agile e melodico, senza mai scadere in pacchianerie, ha il pregio di sapere comunicare e coinvolgere senza sforzo alcuno. Vi è una cura nelle dinamiche delle canzoni che non è proprio da tutti in questo panorama e la folla reagisce di conseguenza, con persone che sembrano addirittura sul punto di ballare e cori che vanno a sottolineare certi motivi strumentali. Anche i Mgla, come i Lvcifyre, devono fare i conti con dei suoni vagamente impastati, ma le loro linee melodiche e il chirurgico lavoro di chitarra e di batteria riescono comunque a farsi largo e a toccare il cuore dei presenti. Poteva magari starci la presentazione di un nuovo brano, oppure il ripescaggio di qualche episodio dai primi album, ma forse per la band questa va considerata una data di riscaldamento in attesa di impegni più grandi e speciali. I Mgla saranno in tour in Europa in primavera (con i Revenge) e in inverno (con i Mayhem): cercate di non perderli, distanze permettendo.
Setlist:
Exercises in Futility I
Exercises in Futility IV
Mdłości II
With Hearts Toward None I
Groza III
Exercises in Futility VI
With Hearts Toward None VII
Exercises in Futility V