03/04/2024 - MR. BIG + JARED JAMES NICHOLS @ Live Music Club - Trezzo Sull'Adda (MI)

Pubblicato il 06/04/2024 da

Report di Dario Onofrio
Fotografie di Simona Luchini

Quando una formazione storica annuncia un ritiro, si sa già che diverse occasioni per vederli un’ultima volta dal vivo diventeranno assolutamente imperdibili. Figuriamoci, poi, se questa band chiamata Mr. Big annuncia che suonerà tutto il loro capolavoro “Lean Into It”: il sold out ben due mesi prima del concerto non è quindi stato un fulmine a ciel sereno e ha caricato di aspettative chi si è messo in viaggio lo scorso 3 aprile per raggiungere il Live di Trezzo.
Moltissimi appassionati di rock, musicisti e persino famiglie con prole al seguito si sono radunati per salutare uno dei più grandi supergruppi del nostro genere di riferimento, stracolmando il locale con una bella atmosfera di attesa ed emozione. Paul Gilbert, Billy Sheenan, Eric Martin e Nick D’Virgilio si sono anche portati in tour un amico di vecchia data: il rocker Jared James Nichols con il suo power trio, che ha costituito una solida apertura per una data assolutamente imperdibile. Scopriamo quindi come è andata!

Appena arriviamo al Live notiamo subito che il parcheggio del locale è già pieno, segno che la sala seguirà la stessa sorte nel giro di qualche istante. Il tempo di entrare ed è già il turno di JARED JAMES NICHOLS di salire sul palco con il suo power trio dedito a un hard rock blueseggiante e caratterizzato dall’indubbio talento da virtuoso dello statuario chitarrista. Il calore del pubblico non tarda a farsi sentire con persone che cantano senza problema fra i ritmi voodoo di “Down The Rain” e “Threw Me To The Wolves”, mentre Nichols si esibisce in dei contrappunti suonati con una delicatezza incredibile, come se fra le mani avesse un violino piuttosto che una chitarra. Non mancano però ovviamente le schitarrate hard rock accompagnate dalla batteria cadenzata di Ryan Rice, talentuoso batterista, mentre Brian Weaver sfoggia con orgoglio una maglietta dei Motörhead martellandoci con il suo basso. La chiusura, che fa esplodere il Live in un boato, è affidata alla cover di “War Pigs” dei Black Sabbath: non il pezzo che ci saremmo aspettati da un progetto di questo tipo, ma un regalo graditissimo per tutti i presenti.

A quel punto il locale ha raggiunto la massima capienza e la tensione si taglia col coltello, quando sul palco salgono i MR. BIG, che esordiscono con “Addicted To That Rush”, dal primo disco della super formazione. Notiamo purtroppo subito che Eric Martin farà un po’ fatica a reggere due ore di concerto, visti anche le ultime news – per sua stessa ammissione – sulle condizioni della sua ugola, ma giocando un po’ con i cori cantati da Gilbert e Sheenan il nostro riuscirà comunque a portarsi a casa un gran bel concerto. Dopo “Take Cover” e “Price You Gotta Pay”, infatti, Eric Martin ci chiede se siamo pronti: è il momento che tutti noi stavamo aspettando, ovvero l’esecuzione integrale di “Lean Into It”.
A questo punto gli astanti si dimenticano delle condizioni di voce del mai troppo invecchiato cantante: l’unico obiettivo è ripetere a squarciagola tutti i testi di questa pietra miliare della storia del rock, a cominciare dall’immancabile “Daddy, Brother, Lover, Little Boy”, insieme all’altrettanto immancabile ‘assolo di trapano’ di Paul Gilbert.
Sembra incredibile pensare che, nel 2018, la band ha registrato proprio qui al Live l’ultimo disco dal vivo con il compianto Pat Torpey, al quale D’Virgilio rende il giusto omaggio, sui ritmi di “Alive And Kickin'” e su pezzi più cadenzati come “Voodoo Kiss”. Ascoltare questo disco suonato tutto dal vivo è un’esperienza incredibile, sembra di tornare indietro di trent’anni per riascoltare ancora una volta quel colpo di genio di “Green-Tinted Sixties Mind”, con le sue atmosfere da film retrò, o l’inno “Never Say Never”, suonate da una band che in questo “Big Finish” Tour ce la sta mettendo tutta per divertirsi e farci divertire con loro.
Gilbert continua a cambiare chitarra, spunta un doppio basso: è tutto bellissimo, anche quando viene suonata per la prima volta in Italia “My Kinda Woman”, che Martin ci racconta essere stata una delle prime canzoni mai scritte dalla band. Siamo agli sgoccioli: la blueseggiante “A Little Too Loose” e l’incalzante “Road To Ruin” ci accompagnano ad un altro dei pezzi più noti della formazione, cioè la ballad “To Be With You”, ovviamente cantata da chiunque sia presente. Ma i Mr. Big hanno un modo speciale di volerci salutare, come solo loro sanno fare nella loro impredivibilità e autoironia: inizia una seconda parte di setlist quasi esclusivamente dedicata a cover, assoli, battute, scambi di strumenti ed altre pazzie, introdotta da “Wild World” di Cat Stevens. E che concerto con Paul Gilbert sarebbe, senza un suo assolo? Magari che richiami anche il tema di Rocky e “Ain’t Talkin’ ‘Bout Love” del compianto Van Halen? C’è anche quello, prima dell’esecuzione di “Colorado Bulldog”, di fatto l’ultimo pezzo composto dai presenti prima di un rush finale introdotto da un altro assolo… Di basso, suonato da Billy Sheenan con la sua tecnica incredibile che ci lascia tutti incantati come serpenti davanti a un fachiro.
Come da tradizione, la chiusura è affidata a una serie di cover, a cominciare da “Shy Boy” dei Talas e “30 Days In The Hole” degli Humble Pie, e non può nemmeno mancare lo scambio di strumenti con un Paul Gilbert alla batteria, Eric Martin al basso, Nick D’Virgilio alla chitarra e Billy Sheenan alla voce, per suonare “Good Lovin'” dei The Olympics. Ma, ahimè, tutte le feste a un certo punto finisco, ed è il momento di salutarci con “Baba O’Riley” dei The Who, sulla quale abbiamo visto più di un occhietto lucido. La band si intrattiene sul palco per salutarci e ringraziarci della nostra numerosa presenza: nonostante i problemi vocali di Eric Martin, possiamo dire tranquillamente che i Mr. Big si stanno chiudendo dietro il sipario in modo più che degno, e chissà se qualcuno dei giovani virgulti presenti prima o poi non prenderà mai in mano la chitarra fischiettando qualche pezzo di “Lean Into It”…

Setlist Mr. Big:
Addicted to That Rush
Take Cover
Price You Gotta Pay

Lean Into In:
Daddy, Brother, Lover, Little Boy (The Electric Drill Song)
Alive and Kickin’
Green-Tinted Sixties Mind
CDFF-Lucky This Time
Voodoo Kiss
Never Say Never
Just Take My Heart
My Kinda Woman
A Little Too Loose
Road To Ruin
To Be With You

Wild World (Cat Stevens cover)
Colorado Bulldog
Shy Boy (Talas cover)
30 Days In The Hole (Humble Pie cover)
Good Lovin’ (The Olympics cover)
Baba O’Riley (The Who cover)

JARED JAMES NICHOLS

MR. BIG

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