A cura di William Crippa
Fotografie di Francesco Castaldo
Imperdibile concerto stasera per tutti gli amanti del rock e della tecnica: sono di scena infatti i Mr. Big, vere e proprie icone del lato più tecnico del rock. Arriviamo molto presto al locale di Trezzo sull’Adda, ma già ci troviamo di fronte ad un vero e proprio muro di fan, per un Live Music Club quasi esaurito. Colpisce constatare la presenza di fan di ogni età ed estrazione, e sono numerosi anche i bambini molto piccoli qui con i genitori, così come i fan molto anziani. Ma vediamo come è andata la serata.
SIMONE PIROLA & THE BLACK PHOENIX
Ad aprire la serata ecco Simone Pirola & The Black Phoenix, questa sera qui per un set unplugged ed in formazione ridotta a due elementi, ovvero tastiera e chitarra acustica. Nella mezzora a loro disposizione, Simone Pirola ed Alberto Sonzogni ammaliano il foltissimo pubblico presente con il loro rock-blues ed i loro chorus estremamente catchy. Tecnica ottima per entrambi e grandi doti vocali sono ben apprezzate dall’audience, che accompagna il duo con grandi applausi alla fine di ogni brano. Solo una mezzora per loro, ma che basta per accendere in molti la curiosità di vedere la formazione completa a quattro elementi, magari alla prova con un set completo. Apprezzatissimi, Simone Pirola ed Alberto Sonzogni scendono dal palco da vincitori.
MR. BIG
In anticipo sull’ora prevista per l’inizio set, i Mr. Big salgono sul palco del Live accolti da un boato da parte del pubblico sulle note di “Daddy, Brother, Lover, Little Boy”, per la gioia dei fan quando Paul Gilbert e Billy Sheehan estraggono i trapani per l’assolo classico di questa canzone. Alla batteria, stasera, troviamo Matt Starr in sostituzione del titolare Pat Torpey, che come tutti ormai sanno è purtroppo stato colpito dal morbo di Parkinson e non può più affrontare un intero concerto. “Gotta Love The Ride”, opener del nuovo album, “…The Stories We Could Tell” e “American Beauty”, prima di una “Undertow” accolta molto bene dal pubblico; i suoni stasera sono davvero perfetti e questo premia ancora di più l’enorme tecnica del quartetto. La cosa che più salta all’orecchio in questo inizio di concerto è che Eric Martin ha radicalmente cambiato il proprio approccio vocale ai brani, abbassando notevolmente e con mestiere la propria linea melodica, per un effetto stranissimo sulle canzoni. Sheehan e Gilbert si lanciano in un duello di assoli, che converge nell’attacco di “Alive And Kickin’”, sul quale, accolto da un grande applauso, Pat Torpey fa il suo ingresso on stage per poi posizionarsi al fianco di Starr per accompagnare il gruppo alle percussioni. Ancora dal nuovo disco, uscito a settembre, “I Forget To Breathe”, prima dell’accoppiata apprezzatissima “Take Cover”/“Green-Tinted Sixties Mind”; “Out Of The Underground” vira nel solo di Paul Gilbert, che tiene letteralmente il pubblico con il fiato sospeso, prima di “The Monster In Me” e “Rock And Roll Over”, dal debut targato 1989. “As Far I Can See”, da “What If…”, prima che Martin imbracci la chitarra acustica e la band si lanci in una versione leggermente distorta di “Wild World”, per la gioia dei fan. Si torna al nuovo album con “East/West”, prima che Pat Torpey salga alla batteria accompagnato dalle grida di incoraggiamento del pubblico per la dolce “Just Take My Heart”. “Fragile”, ancora dal nuovo album, e “Around The World”, che porta al lunghissimo solo di Billy Sheehan, accolto da un vero e proprio boato da parte del pubblico, solo che termina sull’attacco di “Addicted To That Rush”, che tra i cori dei fan porta alla pausa. La band si ripresenta sul palco con la grandissima hit “To Be With You”, cantata a squarciagola da tutti i presenti, e con la grandiosa “Colorado Bulldog”, che lascia i fan senza fiato. Dopo un concerto davvero intenso e lunghissimo ci può stare una gag anche da una band come i Mr. Big, ed i membri del gruppo si mischiano: Torpey alla voce, Martin al basso, Sheehan e Starr alle chitarre e Gilbert alla batteria, per una simpaticissima cover di “Living After Midnight” dei Judas Priest. L’omonima “Mr. Big” chiude il concerto dopo quasi due ore e mezzo di musica e manda i fan a casa felici e soddisfatti.