A cura di Luca Pessina
Ormai una realtà dell’organizzazione concerti in Italia, Nihil Zine è riuscita a regalarsi/ci anche il suo primo vero e proprio festival, ovviamente dedicato in toto al metal estremo! Due dolorose defezioni dell’ultima ora (Defleshed e Red Harvest) non hanno compromesso la riuscita di questo bell’evento, che grazie anche alla presenza di numerosi stand di label e distro ha dato ai numerosi presenti l’opportunità di ingannare nel migliore dei modi il tempo tra un’esibizione e l’altra. Esibizioni che sono state per lo più degne di nota ed estremamente ben accolte da tutto il pubblico. Appuntamento all’anno prossimo!
NORTHERN TOD
L’onere e l’onore di aprire le danze (con tanto di numeri da sputafuoco!) in quel del Thunder Road è toccato ai laziali Northern Tod, che in una ventina di minuti hanno proposto i brani migliori dei loro demo, all’insegna di un sound notevolmente devoto al black norvegese più primitivo. Il pubblico era ancora esiguo ma, nonostante una presenza scenica senza dubbio migliorabile, il gruppo ha portato a casa un nutrito numero di applausi.
THE TOMBERS
Che dire dei The Tombers? Era la prima volta che li vedevo all’opera e sicuramente si è trattata di un’esibizione che difficilmente riuscirò a dimenticare. Se pensate alla musica proposta, però, sbagliate di grosso. Il loro death’n’roll è infatti piuttosto scolastico, quello che colpisce davvero è l’atteggiamento on stage del frontman, il quale si presenta truccato in modo pseudo black metal, agita delle frattaglie di animale, si taglia con un rasoio e conclude la sua prova sfoderando una motosega. Divertimento più per gli occhi (ovviamente solo di coloro non facilmente impressionabili) che per l’udito!
KENOS
Complici dei suoni decisamente impastati ed un’esecuzione un po’ svogliata (almeno secondo chi scrive) lo show odierno dei techno-death metaller Kenos ha lasciato un po’ a desiderare. La band purtroppo non ha replicato la buonissima prova offerta lo scorso giugno nel medesimo luogo, quando aprirono per Novembre ed Entombed, ma i loro pezzi restano comunque assai interessanti e cresce l’attesa di ascoltare il loro album di debutto, in preparazione già da tempo.
FUNERUS
La prima band straniera a calcare il palco è stata quella dei Funeros, formazione che vede all’opera batterista e chitarrista degli Incantation la cui proposta è un death metal che più classico non si può, che attinge a piene mani da Bolt Thrower, Entombed e Possessed. La performance, durata una mezz’ora scarsa, non è stata affatto malvagia, totalmente incentrata su possenti rallentamenti, repentini stop’n’go ed headbanging a volontà ma, se si pensa che al loro posto dovevano originariamente esibirsi gli ottimi Defleshed, sopraggiunge un po’ di amaro in bocca.
SETH
Il primo vero, grande, concerto della giornata è stato offerto dai bravi black metaller francesi Seth, una band che forse non ha ancora raccolto ciò che merita. La presenza scenica del quintetto, frontman in primis, è stata di prim’ordine, per non parlare dell’esecuzione, precisissima e coinvolgente. La scaletta ha pescato soprattutto dagli ultimi “Divine X” e “The Excellence” ma non è mancata una chicca, ovvero un nuovissimo brano destinato ad apparire sul prossimo album, fuori tra alcuni mesi per la nostrana Avantgarde Music. La nuova composizione pare segnare un ulteriore indurimento del sound dei nostri, sempre più vicino a sonorità death-black metal sulle quali incombe lo spettro dei Dissection. Si aspetta con impazienza!
ENTHRONED
Sinceramente non sapevo che la band belga degli Enthroned potesse vantare una così nutrita schiera di sostenitori in terra italica! Quando il quintetto ha calcato il palco mi ha davvero sorpreso la partecipazione del pubblico, che ha seguito lo show e sostenuto i musicisti in modo sino ad allora inedito. Sicuramente ha giovato ai nostri il fatto di avere i suoni migliori della giornata e un repertorio di brani efficacissimi che dal vivo fanno realmente scintille. Il black-thrash degli Enthroned sembra infatti fatto apposta per essere eseguito on stage e non si contano le volte che i riff alla Sodom/Kreator partoriti dalle due asce hanno scatenato vortici di pogo furioso sotto al palco. Grezzi, monotoni se volete… ma dal vivo una gran bella sorpresa!
ZYKLON
Il concerto migliore della giornata, almeno a parere di chi scrive, è stato però quello dei norvegesi Zyklon, che in circa cinquanta minuti hanno davvero messo a ferro e fuoco il Thunder Road! Il moderno death-black del quartetto è stata la proposta che ha più coinvolto l’audience, letteralmente rapita dalla verve dei nostri. Il nuovo bassista/cantante Sechtdaemon si è dimostrato un ottimo acquisto per la band, vantando una buona presenza scenica e una altrettanto buona capacità di interagire col pubblico. Questo a differenza dei suoi compagni e in particolare di Zamoth, che praticamente non si è mosso di un centimetro dalla sua posizione e non ha staccato gli occhi un momento dalla sua chitarra! Poco male comunque, l’esecuzione è stata sopra le righe e una menzione la merita sicuramente la conclusiva “Hammer Revelation”, pietra miliare del loro ancora esiguo songbook che dal vivo si è confermata uno schiacciasassi!
INCANTATION
Purtroppo non ho potuto godere pienamente lo show degli Incantation perché letteralmente stravolto dall’intera giornata (senza contare i giorni appena precedenti al festival… passati, credo come tutti, tra mangiate e libagioni assortite!). Resta il fatto però che il terzetto statunitense si sia reso protagonista di una prova pienamente all’altezza della propria fama, violentissima e a tratti quasi mistica! Sono stati eseguiti brani estratti da ogni release, suonati in modo ineccepibile e baciati da suoni consoni alla situazione. Onestamente non era facile salire sul palco dopo lo show mostruoso degli Zyklon ma i nostri death metaller non hanno sfigurato, anche dal punto di vista del feedback. Questo grazie alla presenza di autentici fanatici della band, uno dei quali non ha smesso un attimo di salire sul palco, complimentarsi coi vari membri e ributtarsi di sotto nel pogo! Un bel concerto per una band che si farà sempre bene a seguire con attenzione.