L’ennesima dimostrazione che in Italia di band valide ne abbiamo… eccome!!!
LIFEND
Aprono il concerto i Lifend che, in circa mezz’ora, sciorinano il materiale migliore del loro repertorio tra cui una cover, stravolta ma non troppo, di “Enjoy The Silence” dei Depeche Mode. Avendoli già visti dal vivo lo scorso anno, ho avuto modo di confermare la bella impressione avuta la prima volta, in particolare sull’ottima prova della cantante, perfettamente a suo agio sul palco e vera trascinatrice del gruppo, i cui restanti membri restano un po’ in disparte nonostante la loro prova strumentale sia senz’altro di prim’ordine. I nuovi brani presentati mi sono parsi come un deciso passo in avanti rispetto a quelli presenti sul loro vecchio promo “Entwined Emotions” (recensito tempo fa) e lasciano ben sperare sulle sorti della band, in cerca di un contratto discografico. Una formazione da tenere d’occhio oggi più che mai, quindi.
NECROART
Non mi hanno iinvece impressionato granché i *Necroart*, fautori di un thrash/death, condito da tastiere, molto efficace e di impatto ma anche parecchio prevedibile. Nulla da dire sulla presenza scenica dei nostri né sulla qualità dei singoli riff e stacchi ma, pur divertenti, non mi hanno dato l’impressione di essere un gruppo sopra la media o comunque dotato di un sound riconoscibile e personale. Nonostante ciò mi riservo di ascoltare una loro prova in studio per esprimere un giudizio definitivo.
ENSOPH
Di tutt’altro livello il concerto dei veneziani Ensoph, vera rivelazione della serata, band fautrice di un suono personalissimo a cavallo tra goth, doom ed elettronica e trascinata in sede live da un istrionico e bravissimo vocalist, tra l’altro sosia di Johan Edlund dei Tiamat! Penalizzati su disco da una produzione piuttosto debole, i nostri hanno invece dimostrato di saperci fare dal vivo, eseguendo i brani del loro debut album, uscito circa un anno e mezzo fa su Beyond, con una carica impressionante coronando lo show con una bella cover di “Shout” dei Tears For Fears. Aspetto con ansia il loro prossimo lavoro visto che di band dotate di una tale personalità si sente un profondo bisogno.
NOVEMBRE
Davvero pregevole, poi, lo show degli headliner Novembre i quali mi hanno davvero impressionato pur avendo avuto la possibilità di vederli dal vivo in moltissime altre occasioni. I brani, estratti equamente da ogni loro pubblicazione, sono stati eseguiti con una precisione impressionante, e anche la prova vocale di Carmelo è stata senz’ombra di dubbio all’altezza della situazione, andando oltre ogni mia più rosea aspettativa. La band è apparsa molto compatta ed affiatata, e le singole prestazioni sono state come sempre sopra le righe, in particolare per quanto riguarda il solito tentacolare Giuseppe, vero punto forte dei nostri in sede live, che ha messo in mostra tutta la sua immensa tecnica dietro il drum kit. Come dicevo, la scaletta ha pescato da tutti gli album pubblicati e ho particolarmente gradito l’inclusione di perle da troppo tempo dimenticate come “A Memory”, “Swim Seagull In The Sky” e “Behind My Window/My Seas Of South”. Un ottimo concerto quindi, peccato solo per la scarsa affluenza di pubblico. Un appuntamento del genere, vista poi anche la buonissima prova di tutte le band presenti, avrebbe meritato ben altra cornice.