14/02/2020 - RAGE + SERENITY + SAVAGE MESSIAH @ Legend Club - Milano

Pubblicato il 23/02/2020 da

Report a cura di Roberto Guerra

Un tour piuttosto particolare, quello che fa tappa la sera di San Valentino in quel del Legend Club di Milano, con i teutonici Rage intenti a guidare la carica ancora freschi dell’uscita del nuovo album “Wings Of Rage”, accompagnati per l’occasione dagli austriaci Serenity e dai britannici Savage Messiah. Tre realtà alquanto diverse tra loro sul versante puramente musicale, ma accomunate da determinati stilemi che, tuttavia, ognuna di esse propone ed interpreta a modo proprio, con tutta la convinzione necessaria a mettere in evidenza la propria identità artistica. Ci auguriamo che tutto questo possa permettere a un pubblico magari non al top, ma comunque relativamente numeroso, di passare un piacevole San Valentino alternativo, a prevalenza metallica. Buona lettura!

 


SAVAGE MESSIAH

Dal thrash melodico e moderno degli inizi, la proposta dei londinesi Savage Messiah ha subito più di qualche variazione, anche se col recente “Demons” è stato trovato un giusto compromesso in favore di qualcosa di personale e tutto sommato riconoscibile all’interno del mercato. Eccezion fatta per una “Hands Of Fate” che si sarebbe anche potuta evitare, constatiamo con piacere che la setlist pesca esclusivamente dal sopracitato ultimo lavoro in studio e da quell’apprezzatissimo “The Fateful Dark”, datato 2013, che molti ritengono ancora oggi la vera e propria opera magna di Dave Silver e soci. Quest’ultimo rappresenta il vero astro della band, soprattutto dalle nostre parti, considerando la sua discreta capacità di interfacciarsi col pubblico rigorosamente in lingua italiana, al momento di annunciare il prossimo brano presente in scaletta. Anche il ritorno in formazione di Joff Bailey ci fa enormemente piacere, alla luce delle sue indiscutibili capacità come chitarrista, il che dona un ulteriore senso di compattezza ad un concerto con qualche incertezza ma comunque solido ed efficace nel suo ruolo. Dopo le attese “Hellblazer” e “Down And Out” arriva il momento dei saluti e adesso tocca spostarsi in territorio austriaco.

Setlist: 
Virtue Signal
Scavenger Of Mercy
Under No Illusions
Hands Of Fate
Live As One Already Dead
Solar Corona
The Fateful Dark
Hellblazer
Down And Out

SERENITY

I Serenity rappresentano un’altra di quelle formazioni che, al di fuori del territorio germanico, sono sempre rimaste parzialmente nascoste all’interno del sottobosco, anche a causa di una proposta musicale in realtà abbastanza meditata a livello compositivo, ma anche molto basilare al momento di giungere all’orecchio dell’ascoltatore. Anche qui troviamo qualcosa di italiano, data la provenienza friulana del bassista Fabio D’Amore, il quale si assume più volte la responsabilità di interagire col pubblico, scambiandosi anche qualche battuta col simpatico vocalist Georg Neuhauser. La setlist si compone di alti e bassi, come si suol dire, in quanto provvista sicuramente di momenti anche coinvolgenti, seppur un po’ ridondanti, nel caso ad esempio di “Set The World On Fire”, il cui ritornello viene esasperato forse un po’ troppo; tuttavia, risultano anche un paio di punti morti isolati in cui il clima sembra in parte raffreddarsi, come ben riconoscibile anche da una reazione abbastanza scostante da parte dei presenti. Inoltre, dal nostro punto di vista, l’assenza di una seconda chitarra alleggerisce troppo il muro sonoro durante le fasi soliste. In ogni caso, con “Lionheart”, la band azzecca in pieno la fase conclusiva, trattandosi di uno degli estratti più riusciti e fomentanti, per lasciare così il posto al loro nerboruto collega Peavy Wagner e ai suoi Rage.

Setlist: 
My Kingdom Comes
Reduced To Nothingness
Iniquity
Set The World On Fire
Souls And Sins
United
Spirit In The Flesh
Legacy Of Tudors
Follow Me
Lionheart

RAGE

Dopo essere giunta al terzo album, l’ultima incarnazione dei Rage passa prontamente anche dalle nostre parti, esordendo ovviamente con le grintosissime “True” e “Chasing The Twilight Zone”, dal nuovo e fiammante “Wings Of Rage”, per poi fare un bel balzo indietro nel tempo con “Shadow Out Of Time”. Il massiccio frontman Peavy Wagner, con la sua presenza, rappresenta sempre e comunque una vera e propria istituzione, senza nulla togliere all’accoppiata di musicisti che lo accompagnano ormai da cinque anni; in particolar modo il chitarrista Marcos Rodriguez con la sua simpatia riesce a donare al palco un’aria di grinta mista a goliardia che fa sempre piacere respirare. Inoltre, col passare della scaletta, non possiamo non accorgerci della quantità di chicche che la band ha deciso di proporre in questo tour: da “Deep In The Blackest Hole” e “Heartblood” fino a giungere a “Shame On You” e ad una “Invisible Horizons” per la quale bisogna retrocedere fino alla fine degli anni ’80. Certo, ci si potrebbe lamentare dell’assenza di alcuni inni, immancabili a parere di molti, ma con il giusto livello di obiettività ci si rende conto che anche questi non mancano: basti pensare a “Refuge”, “Don’t Fear The Winter” e “Straight To Hell”, fra cui le ultime due precedono anche quella “Higher Than The Sky” cantata a gran voce da ogni singolo presente in sala e prontamente arricchita dall’ormai immancabile medley di classici rock/metal prima dell’ultimo ritornello.
Nulla viene lasciato al caso per il concerto al Legend e uno dei terzetti heavy/power più iconici d’Europa riesce perfettamente a confezionare uno show all’altezza delle aspettative, con in più una sana dose di gradite sorprese volte anche a spezzare un’aria di monotonia spesso presente. Con ciò, ricollegandoci a quanto detto nell’introduzione, possiamo dire che sì, il San Valentino heavy metal è stato portato a casa con ottimi voti.

Setlist: 
True
Chasing The Twilight Zone
Shadow Out Of Time
The Devil Strikes Again
Deep In The Blackest Hole
Until I Die
Set This World On Fire
Wings Of Rage
Heartblood
Season Of The Black
Refuge
Shame On You
Invisible Horizons
Let Them Rest In Peace
Don’t Fear The Winter
Straight To Hell
Higher Than The Sky

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