24/02/2018 - RHAPSODY Reunion + BEAST IN BLACK + SCARLET AURA – Anversa (BEL) @ Trix - Anversa (Belgio)

Pubblicato il 04/03/2018 da

Report a cura di Lorenzo Santamaria

Migliaia di parole e fiumi d’inchiostro sono stati spesi per questo tour d’addio dei Rhapsody e noi della redazione, dopo averli visti all’opera in casa, non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di saggiare la resa della band friulana in trasferta. In questo caso, abbiamo intercettato i Nostri ad Anversa, per una data di questo finora incredibilmente positivo tour che vede come ospiti i rumeni Scarlet Aura e i finnici power heroes Beast In Black. In una serata fredda come poche, ci accingiamo ad entrare nella venue deputata per l’occasione, il Trix Muziekcentrum, situato poco fuori dal centro, ed arrivando in buon orario ai cancelli notiamo già una fila considerevole ad attenderci, che ci dimostra in qualche modo come l’eccitazione nei confronti di questo evento sia palpabile anche a queste latitudini.


SCARLET AURA

La band rumena, capitanata dalla decisamente piacente Aura, apre le danze leggermente in anticipo rispetto all’orario prestabilito, ma poco importa visto che la sala è già presidiata da svariate decine di persone, con il numero che sembra continuare ad aumentare durante il progredire della performance dei Nostri, i quali ci allietano con un heavy metal abbastanza moderno e catchy, corroborato dall’ugola e dalla buona presenza scenica della cantante. La proposta non è assolutamente niente di trascendentale, ma intrattiene e diverte, riuscendo magistralmente nello scopo di scaldare il pubblico. Come per la data di Milano, gli Scarlet Aura si giocano la carta nostalgia proponendo la cover di “Zombie” dei Cranberries della recentemente scomparsa Dolores O’Riordan, riuscendo ad ottenere un responso assolutamente positivo da parte del pubblico di questa sera. Dopo questa breve e piacevole parentesi, è adesso il turno dei Beast In Black, band di ben altra caratura.

BEAST IN BLACK
I ragazzi di Helsinki, nati da una costola dei Battlebeast, sono reduci da un successo strepitoso grazie all’ottimo “Berserker”, un solidissimo lavoro di power metal pacchiano, catchy e irresistibile, che li ha portati pressoché immediatamente sotto le luci della ribalta. Da notare come questa sera ci siano molte persone venute specificatamente per loro, anche gente con più di qualche primavera sul groppone, il che è già un grande attestato di stima nei confronti della bontà della proposta del quintetto. La scaletta vede un primo omaggio ai Priest di Rob Halford & Co. con “Night Crawler”, la quale tira fuori tutto il meglio dal frontman Yannis Papadopoulos e dal suo falsetto frangi-vetri. Il collettivo finnico tiene incredibilmente bene il palco, risultando sempre fiero e credibile, e i pezzi suonati, saccheggiando a piene mani l’album di debutto, dimostrano di avere un tiro addirittura maggiore live rispetto alla già ottima prova su disco. Ecco quindi che abbiamo “Beast In Black”, perfetto biglietto da visita della band; il taglio epico di “Blood Of A Lion”, che trascina il sing along in scioltezza; il gustoso afrore 80’s di “Born Again”, che rende lo stare fermi pressoché impossibile; le tamarrate di “Crazy, Mad, Insane” con occhiali a led e installazioni cyber; e l’immancabile singolone “Blind And Frozen”, pezzo più atteso della serata a giudicare dal boato unanime che ha scaturito. Performance davvero maiuscola dei finlandesi, con una menzione doverosa per la prestazione dietro il microfono di Yannis, il quale ha un’ugola che decisamente in pochi possono eguagliare nella scena odierna, in termini di versatilità e potenza. Non nascondiamo che in più di un acuto abbiamo temuto per la salute dei vetri della venue.

Setlist:
Night Crawler (Judas Priest cover)
Beast In Black
Eternal Fire
Blood Of A Lion
The Fifth Angel
Born Again
Crazy, Mad, Insane
Blind And Frozen
End Of The World

RHAPSODY
Ora, dopo un breve cambio palco, è finalmente il turno dei nostri headliner di casa e la sala risulta decisamente stracolma, con un nutrito gruppo composto dallo zoccolo duro dei supporter dei Rhapsody in prima fila ad invocarli a gran voce mentre fanno capolino le note di “In Tenebris”. L’eccitazione è palpabile nell’aria e quando parte il riff di “Dawn Of Victory” ecco il Trix di Anversa scoppiare in un fragoroso boato di liberazione. Da subito si nota come i tecnici abbiano fatto un ottimo lavoro, dai volumi perfetti del comparto strumentale, coadiuvati da un’acustica molto buona della sala, passando per l’illuminazione sontuosa e sempre in sincrono con la musica. I vari componenti della band sembrano davvero divertirsi, ma nessuno quanto l’istrionico Luca Turilli, il quale passa l’intera serata saltellando da una parte all’altra del palco come un indemoniato, trascinando il pubblico con una prestazione davvero intensa, dando tutto quello che poteva dare. Dall’altro lato, Fabio Lione adempie diligentemente ai suoi doveri di frontman regalando una prestazione senza macchia dall’inizio alla fine, interagendo sovente con il pubblico, che sembra non avere occhi che per lui, a dispetto del non proprio mediterraneo trasporto dei belgi. La setlist non riserba grandi sorprese, essendo stata piuttosto costante nel corso di tutte le date del tour finora, quindi troviamo una suddivisione assolutamente preponderante verso “Symphony Of Enchanted Lands” (“Wisdom Of The Kings”, “Wings Of Destiny”, “Beyond The Gates Of Infinity”, la titletrack e “ Riding The Wings Of Eternity”), con una buona selezione di pezzi dal resto della discografia fino al 2002, coprendo i restanti “Dawn Of Victory”, “Rain Of A Thousand Flames”, “Power Of The Dragonflame” e la prima gemma “Legendary Tales”, anche se anche stavolta piuttosto rimaneggiata con solo “Land Of Immortals” rievocata sul finire delle danze. Trova anche spazio un momento piuttosto romantico in questa fredda serata nelle Fiandre quando, durante l’esecuzione di “Con Te Partirò” di Andrea Bocelli, una ragazza tra il pubblico scoppia in lacrime per l’emozione, poi prontamente e teneramente consolata da un paterno Fabio Lione. Ça va sans dire, l’encore in un tour d’anniversario non è assolutamente una cosa opzionale, di conseguenza i Nostri tornano prepotentemente con “Rain Of A Thousand Flames”, “Lamento Eroico” e l’inprescindibile “Emeral Sword”, richiesta a gran voce dall’audience. Un’altra volta una splendida prova dei Rhapsody, che nonostante le varie e variegate vicissitudini che li hanno azzoppati nel corso degli anni, sono e resteranno sempre una stella nel firmamento del metallo europeo, ed un vero e proprio orgoglio tutto italiano. La band sembra essere inamovibile sulla scelta presa di chiudere definitivamente i battenti, ma in fondo al nostro cuore di adolescenti, una flebile speranza ci piace tenerla viva.

Setlist:
In Tenebris
Dawn Of Victory
Wisdom Of The Kings
The Village Of Dwarves
Power Of The Dragonflame
Beyond The Gates Of Infinity
Knightrider Of Doom
Wings Of Destiny
Riding The Winds Of Eternity
Symphony Of Enchanted Lands
Drum solo
Land Of Immortals
The Wizard’s Last Rhymes
Bass solo
Con Te Partirò (Andrea Bocelli cover)
Holy Thunderforce
Encore:
Rain Of A Thousand Flames
Lamento Eroico
Emerald Sword

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.