A cura di Marco Gallarati
Si traduce in un gran casino metallico l’ultima serata concertistica dedicata all’avvicinamento al Metalitalia.com Festival 2015, evento in programma il 30 maggio prossimo al Live Music Club di Trezzo sull’Adda (MI). Testament, Exodus, Fleshgod Apocalypse, Dark Lunacy, Sinister, Onslaught, Ultra-Violence e Ulvedharr – in rigoroso ordine sparso – stanno scaldando i motori per la quarta edizione della nostra manifestazione in continua crescita, ma intanto, al Centrale Rock Pub di Erba, cittadina posta a metà strada tra Como e Lecco, due agguerrite compagini si sono date battaglia a suon di technical thrash-death metal: Node e Ira sono accomunate da tante cose, a partire dalla fondazione, per entrambe avvenuta negli anni Novanta, passando per il genere proposto e la provenienza (Milano), fino ad arrivare ad amici ed ex-membri in comune. Certo, i Node sono decisamente più noti e sono stati decisamente più prolifici negli anni degli Ira, ma ciò non toglie che la combo proposta al Centrale sia di una belluinità pressoché equivalente. Ma bando alle ciance, perché arriviamo al locale proprio mentre l’opening band della serata è salita on stage…
IRA
Gli Ira di Giuseppe ‘Rex’ Caruso – vocalist dei Node sull’ultimo, ormai vecchiotto, lavoro “In The End, Everything Is A Gag” – hanno all’attivo tre demo e il full “The Syndrome Of Decline”, uscito nel 2012 e proponente quello che è il sale del discorso musicale intrapreso dalla band meneghina, ovvero la rilettura di un technical death metal con spunti melodici che, inevitabilmente, odora di Death lontano quindici miglia. Rispetto alla formazione che ha registrato il disco d’esordio, la sezione ritmica è diversa e presenta Alessandro Caruso alla batteria e Gigi Corinto al basso, quest’ultimo attivo anche nei Drown In Blood e nei Torment, coi quali, proprio questa sera, dovrà esibirsi al Mortesana Metal Fest di Cassano d’Adda. E’ perciò uno show troncato in due parti, quello offerto dagli Ira, con i primi quaranta minuti effettuati regolarmente da quartetto e con gli ultimi venticinque circa in modalità power-trio, senza il groove sotterraneo fornito dalla chitarra a quattro corde. I suoni sono già buoni fin da subito, sebbene non perfetti e dai volumi troppo alti, cosa, quest’ultima, che scoraggia un po’ il pubblico presente dall’avventurarsi troppo sotto palco. I Nostri però sono affiatati e scatenati, triturano il loro death metal dal difficile appeal con gran foga e buona presenza scenica, impostando la setlist, ovviamente, su “The Syndrome Of Decline” – “Lost In Pain” e “Occult Doctrine Pt. 4 (Past Returns)” fra i brani eseguiti – ma senza dimenticare anche il passato più lontano, come ad esempio dimostra l’esecuzione di “Other Dimension Of Reality”. Forse più di un’ora di death metal tecnico e poco catchy è troppo da reggere anche per un pubblico preparato, quindi fanno bene gli Ira ad inserire qualche cover nella setlist: “Overactive Imagination” e l’immortale “Symbolic” (entrambe dei Death) svolgono bene il loro compito, come divertente è il reprise sincopato eseguito sulle note del finale di “Deliverance” degli Opeth, un divertissement che qualcuno avrà certo riconosciuto. Tirando le somme di un’esibizione che si può definire convincente – anche in versione terzetto, la band non ha perso più di tanto in impatto e aggressività – ma un po’ prolissa, ci concediamo una pausa birra e attendiamo i Node sul palco…
NODE
Dai Node, diciamolo chiaramente, ci saremmo aspettati di più. Conosciamo bene le vicissitudini che i milanesi hanno dovuto attraversare negli ultimi anni, con gli innumerevoli cambi di line-up sopportati, le pause, le morti apparenti e la complessiva instabilità che ormai regna(va) in casa Node da tempo, da quando la solida formazione composta da Daniel Botti, Gary D’Eramo, Klaus Mariani e Marco Di Salvia si è pian piano sgretolata per diversi motivi. La stolida e ammirevole tempra di Gary ha mandato (e manda tuttora!) avanti la band, tanto che un nuovo album è in fase di registrazione proprio in questo periodo e i ragazzi arrivano al Centrale in tempo perfetto per prendersi una boccata d’aria live e fare bordello sul palco, in un locale che quasi un anno fa ha ospitato anche il loro ventesimo anniversario della nascita. Dicevamo all’inizio di aspettarci di più, però, dai Node… La prestazione in generale non è stata malvagia, sia chiaro: i ragazzi sono andati in crescendo, l’audience si è divertita, ha riso e ha apprezzato lo show, che nel finale ha anche visto un’overdose di ospitate di amici, con due brani eseguiti con ‘Rex’ Caruso alla voce, la cover di “Rebel Yell” di Billy Idol con Erika ‘Aeon’ Ferraris degli Holy Shire, e infine la guestata di Davide Cicalese, cantante dei Furor Gallico, visti solo due giorni fa al Keller di Curno. Quello che non ci è piaciuto molto è stata la carenza di professionalità del nuovo vocalist dei Node CN Sid, presentatosi on stage visibilmente ubriaco, barcollante e biascicante fin dall’apertura di “Redrum”. Ora, non siamo in chiesa, si è fra amici e l’evento è gratuito, ma chiaro è che avremmo voluto sentire i pezzi, soprattutto quelli del potentissimo “As God Kills”, sul quale si è basata la setlist del gruppo, eseguiti in modo più educato e pulito, magari mettendoci meno foga e bestialità e un pelo più di ragione. Così, invece, la prestazione del singer dreadlockato è praticamente ingiudicabile, se non scrivendo che la sua impostazione vocale death-grind per ora non ci ha convinto del tutto sul materiale scream-oriented del passato Node. Suoni confusi e un’uscita dalle casse fin troppo compatta hanno creato un wall-of-sound notevole, sì, ma anche poca definizione sulle partiture complesse di brani ostici come ad esempio “Jerry Mander”; meglio è andata sui vari “Hellywood”, “Watcher Of A Failed Generation” e “Shotgun Blast Propaganda” ma spesso, pur da onesti conoscitori della discografia della formazione, abbiamo faticato a distinguere riff e note. Quindi, come riportato nell’introduzione, è più che lecito scrivere che un gran casino metallico ha posto fine al nostro Road To Metalitalia.com Festival 2015, chiudendo in festa le serate d’anticipazione previste. Vi aspettiamo ora il 30 maggio a Trezzo sull’Adda, per una giornata di musica, metallo, stand e meet&greet da trascorrere tra birra e pogo.
La Redazione di Metalitalia.com ringrazia per il supporto offerto:
Eagle Booking Live Promotion
Bagana Rock Agency
gli staff dell’Honky Tonky di Seregno (MB), del Keller Live Pub di Curno (BG) e del Centrale Rock Pub di Erba (CO)
Node
Furor Gallico
Hideous Divinity
Ira
Black Rage
Helion
Drown In Blood