23/05/2022 - SCORPIONS @ Arena Di Verona - Verona

Pubblicato il 29/05/2022 da

Report a cura di Federico Orano
Foto di Enrico Dal Boni

Se dopo cinquant’anni di onorata carriera gli Scorpions sono ancora in grado di salutare, a fine show, un pubblico pienamente soddisfatto ed appagato, allora significa che la band tedesca possiede tuttora qualcosa di speciale. Quel qualcosa che ha consentito a Klaus Meine e soci di pubblicare un gran bel disco come il recente “Rock Believer” e di intraprendere un tour che li ha portati di nuovo – così come nel 2018 – a far tappa all’Arena di Verona, location che è sinonimo di gran fascino, dove ogni spettacolo che ha luogo all’interno delle sue storiche mura è sempre circondato da un’aurea magica. Giunti nella città di Giulietta e Romeo con largo anticipo, è stata incantevole l’atmosfera che si respirava aggirandosi tra le strade del centro, dove si potevano incontrare decine e centinaia di rocker di ogni età, amici e famiglie con la t-shirt firmata Scorpions, in preparazione dellla performance dei propri beniamini. Una situazione che, a seguito dei due anni di stop forzati, quasi non sembra vera e che ci ha riportato alla mente i grandi eventi del passato legati a questa musica. Lo show degli Scorpions si è tenuto finalmente senza alcun tipo di distanziamenti e restrizioni, creando così l’ambiente e le condizioni perfette per regalare ai presenti una serata da ricordare per lungo tempo.

Artista: Scorpions | Fotografo: Enrico Dal Boni | Data: 23 maggio 2022 | Venue: Arena | Città: Verona

E’ un’arena gremita quella che attende lo show degli SCORPIONS. Sono ampiamente passate le ore 21 quando le prime note si scatenano dalle casse con ancora un telone griffato dal logo della band a coprire il palco. Ma bastano alcuni secondi, quando esplodono i riff di “Gas In The Tank”, per liberare la visuale mostrando i cinque musicisti al loro posto a suonare l’opener del nuovo full-length. Subito alla sinistra si scorge un Rudolf Schenker in forma smagliante, mentre al centro Klaus Meine dimostra di avere già l’ugola caldissima e saluta il pubblico italiano con qualche frase ad effetto prima di partire con due estratti dallo storico disco “Animal Magnetism”: la rocciosa “Make It Real” fa muovere le prime teste e subito dopo ecco la grintosa “The Zoo”, con il suo refrain sempre d’effetto. I presenti possono già tirare un sospiro di sollievo: l’audio è pressoché perfetto ed il gruppo, che sembrava un po’ statico all’inizio, si è acceso subito dopo scatenandosi e aizzando la folla in particolare con il lavoro dei due chitarristi, Matthias Jabs ed il già citato Rudolf a scambiarsi riff ed assoli correndo su e giù per il palco. Quest’ultimo non avrà il tocco sopraffino del fratello (Michael) ma in fatto di leadership e presenza scenica è secondo a pochi. La strumentale “Coast to Coast” funziona bene ed è inserita, con furbizia, per far subito rifiatare il settantaquattrenne (anni compiuti esattamente due giorni dopo lo show) cantante tedesco. Ci saranno altre brevi pause tra assoli di basso, chitarre e batteria, poste in maniera funzionale all’interno di una non lunghissima scaletta (e forse è questo l’unico appunto che si può fare ad una performance altresì perfetta). Lo show riparte piazzando due brani recenti ma già entrati nel cuore di molti fan: “Seventh Sun”, un midtempo cadenzato che funziona grazie a melodie canticchiabili e la più rockeggiante “Peacemaker”. Basta nominarne il titolo per sentire subito un gran boato di approvazione: “Bad Boys Running Wild” è una autentica hit che colpisce con bordate di classico ed esuberante hard rock, cantato da tutti i presenti. Ancora una piccola pausa strumentale e via con le atmosfere magiche di “Send Me An Angel” prima e “Wind Of Change” poco dopo. Difficile descrivere a parole le emozioni che quest’ultimo, leggendario pezzo riesce a creare in sede live dove tutti i presenti alzano la voce per sovrastare il cantato di Klaus. Insomma il classico brano che vale l’acquisto del biglietto! “Tease Me Please Me” è adrenalina allo stato puro e la successiva “Rock Believer”, titletrack del recente disco, è già diventata in pochissimo tempo un classico che credo continueremo ad ascoltare in futuro; testo e melodie sono infatti perfetti per poterlo diventare. Mikkey Dee è un batterista dal curriculum infinito (Motorhead, King Diamond, Helloween e tanti altri nel suo passato) un vero e proprio santone dietro le pelli. La sua prestazione è esaltante ed il suo assolo di batteria è stato un autentico spettacolo ben accompagnato dalle immagini che, sincronizzate, venivano proiettate sullo schermo alle sue spalle. La ripartenza è segnata dall’immancabile e tuonante inno “Blackout” subito pareggiata, in termini di esaltazione, da un altro classico come “Big City Nights”. Solamente un accenno di andarsene ma il ritorno sul palco è stato immediato dopo gli applausi ed i richiami di tutto il pubblico. Anche i rocker più datati non hanno resistito e si saranno lasciati andare a qualche lacrimuccia durante l’esecuzione della formidabile e sognante ballata “Still Loving You” mentre per la chiusura, tutti si sono alzati in piedi per danzare e cantare a squarciagola il ritornello di un altro storico ed immancabile inno firmato dalla band: “Rock You Like A Hurricane”.
Oltre cinquant’anni di carriera, una vita dedicata all’hard rock ma ancora una passione che arde forte e che è ben visibile anche nei volti dei musicisti durante e dopo lo show che si conclude tra gli applausi di tutti i presenti, i quali possono dire di aver vissuto una serata che resterà, almeno per un po’ di tempo, nella memoria.

Setlist:
Gas In The Tank
Make It Real
The Zoo
Coast To Coast
Seventh Sun
Peacemaker
Bad Boys Running Wild
Delicate Dance
Send Me An Angel
Wind Of Change
Tease Me Please Me
Rock Believer
Assolo di basso e batteria
Blackout
Big City Nights
Still Loving You
Rock You Like A Hurricane

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