Report a cura di Dario Onofrio
Una bellissima festa all’insegna del power/prog metal made in Italy: questo è ciò che il pubblico si è trovato davanti partecipando all’ultima data italiana del Triumvirate Tour, composto da Secret Sphere, DGM e Trick Or Treat, più i novelli Skeletoon. La location sono state le Officine Sonore di Vercelli, locale situato non troppo lontano dall’autostrada e facilmente raggiungibile: sarà per questo che il posto era veramente gremito di gente, cosa che fa ben sperare per il futuro di questo genere in Italia.
SKELETOON
La prima cosa da far notare, scrivendo questo live report, è come il clima fosse proprio quello di un grosso party di ascoltatori di power e fan delle band: l’atmosfera, infatti, ha giocato un ruolo importante sin dall’esibizione degli Skeletoon, band ormai in giro da sei anni fondata dall’eclettico Tomi Fooler. La loro performance è stata piena di allegria e spensieratezza, tant’è che ci è scappata pure una cover di “The Trooper” tra una “Heroes Don’t Complain” e i pezzi del nuovo “Ticking Clock”. Alla fine sono salite sul palco tutte le altre band per una allegra invasione a suon di alcool, mentre al povero Henry Sidoti è stata addirittura smontata la batteria da letteralmente sotto le bacchette! Insomma, già dall’opening band le cose hanno cominciato a farsi estremamente divertenti e interessanti.
TRICK OR TREAT
Nulla da obiettare sui Trick Or Treat di Ale Conti, band che ormai chiunque ascolti power conosce. Il quintetto modenese ha impostato la scaletta sull’ultimo “Rabbit’s Hill Part. 2”, senza dimenticare le vecchie glorie come “Evil Needs Candy Too”, “The Loser Song” e l’immancabile “Girls Just Want To Have Fun”. Non è poi mancato uno stacchetto demenziale con “No Pago Afito” di Bello Figo Gu, che siamo stati costretti a ballare dabbando… L’atmosfera è stata caldissima e scanzonata: metà scaletta è andata praticamente via in gag e battute (immancabili i loro scherzi sulla SIAE e sui grassi guadagni che se ne ricavano). Anche qui un’invasione di palco dopo l’altra: prima Tomi Fooler, poi Michele Luppi, che addirittura si è lanciato sul pubblico, mentre Mark Basile ha chiuso insieme ai ragazzi la scaletta con la bellissima “United”, dalla loro ultima fatica in studio.
DGM
Quando sono saliti sul palco i DGM l’atmosfera è stata diversa per tutta la durata del loro show. Sarà stata la loro preparazione tecnica mostruosa, ma i Nostri hanno davvero dominato la serata: tutte le due parti di “The Secret”, dal nuovo “The Passage”, ci hanno introdotti in una scaletta dedicata proprio all’ultimo disco, per la gioia di chi li conosceva da poco. Dall’album sono state infatti suonate anche il singolone “Animals” e la tiratissima “Fallen”, sulla quale chi era sotto al palco non ha disdegnato di lanciarsi in un po’ di sano pogo. I bellissimi assoli di Simone Mularoni sono stati emozionanti pure dal vivo, cosa non così banale da considerare in sede live. Con la tecnica è salito direttamente anche il tasso alcolico, visto che non sono mancate anche qui invasioni di palco e momenti di puro delirio tra roadie e musicisti. Ma la sostanza è rimasta la stessa: un ottimo concerto, chiuso dall’immancabile “Hereafter”.
Setlist:
The Secret (Part I)
The Secret (Part II)
Animals
Reason
Repay
Fallen
Ghost Of Insanity
Trust
Hereafter
SECRET SPHERE
Ripartendo dal succitato tasso alcolico, questo ha raggiunto livelli inenarrabili quando è toccato salire sul palco ai Secret Sphere, visibilmente provati dal tour (in senso positivo) e con un Michele Luppi che sin da subito si è divertito a fare l’imitazione di Re Julien di Madagascar, chiamando pure il povero tastierista Gabriele Ciaccia ‘Mortino’! La prestazione della band è stata comunque fenomenale: una dietro l’altra sono arrivate le canzoni del bellissimo “Portrait Of A Dying Heart”, mentre le gag diventavano sempre di più e anche le ospitate, tra cui una bellissima “Lie To Me” con Mark Basile. Peccato che non sia stato neanche proposto un pezzo dal nuovo album in uscita a luglio, anche se quando è stata letteralmente improvvisata “Wait For Sleep” dei Dream Theater il pubblico è esploso in un boato. Alle due di notte i Nostri erano ancora ben lontani dallo smettere ma, dopo qualche cabaret e un momento di vera acclamazione per il grande Aldo Lonobile, storica ascia della band che ha dominato il palco coi suoi assoli, lo show è terminato con “Lady Of Silence” e “The Fall”. Per tirare le somme: è stata una serata bellissima in cui nessuno si è annoiato, i concerti sono stati tutti tecnicamente ineccepibili (eccezion fatta solo per le canzoni che subivano l’invasione di palco, dove giustamente un errore o due ci sono stati) e l’atmosfera di divertimento e di ‘facce note’ che ci ha accompagnati dalle 22 alle 2.30 è stata molto sentita da tutti i partecipanti. Speriamo che la Frontiers Records abbia in mente altri bei tour di questo tipo: è raro trovare uno spirito di amicizia, complicità e condivisione così forte tra ben quattro gruppi.
Setlist:
X
Healing
Union
Wish & Steadiness
Lie To Me
Legend
The Scars That You Can’t See
Mr. Sin
Lady Of Silence
The Fall