Articolo a cura di Andrea Raffaldini
Foto di Enrico Dal Boni
Serata all’insegna della musica raffinata al Gran Teatro Geox, che ospita per l’occasione Serj Tankian, frontman dei System Of A Down, insieme all’Orchestra Filarmonica Italiana per proporre la sua nuova sinfonia “Orca” insieme ai brani del suo disco solista “Elect The Dead”. Al nostro arrivo troviamo la venue già piena di fan, giovani e meno giovani, i posti sono praticamente tutti esauriti e l’enorme palco è già pronto per l’ingresso dei musicisti. Il freddo della giornata non ha certo intimorito il pubblico italiano, sempre pronto a supportare un evento particolare come questo. Il teatro Geox per l’occasione ha ospitato giovani metallari con le t-shirt dei System Of A Down, signori di mezz’età probabilmente più interessati a vedere all’opera l’Orchestra Filarmonica, un discreto numero di giovanissimi e rocker senza particolare “etichetta”. Un buon segno, questo, perché di fronte alla buona musica gli italiani sono sempre presenti.
I primi ad entrare sono i musicisti dell’orchestra, seguiti da Tankian che si presenta in giacca e jeans. Prima di iniziare lo show, il cantante di origini armene dedica un minuto di silenzio alle vittime di Lampedusa decedute a seguito di un incendio scoppiato sul barcone che li stava trasportando in Italia. Con “ORCA Act 1 – Victorious Orcinus” lo spettacolo ha finalmente inizio, l’acustica è perfetta e l’Orchestra Filarmonica dà prova di grande bravura nel suonare la musica atmosferica e vivace di Tankian. Serj rientra sul palco per eseguire “Feed Us” e “Blue” , in un crescendo di emozioni che fa il botto nel gran finale. La successiva “Sky Is Over” scatena gli applausi ed il consenso del numeroso pubblico che, anche grazie al carisma del cantante, viene coinvolto dalla prima all’ultima nota. Il piano suggestivo e le struggenti atmosfere del brano si adattano alla perfezione con la sontuosità dell’Orchestra, che senza strafare dona alle melodie corpo e anima nuovi. Tankian appare in grande forma vocale, dopo qualche lievissima incertezza sulle tonalità più basse durante i primi minuti, la voce si scalda e la performance si manterrà su altissimi livelli per tutto lo spettacolo. Nonostante il poco tempo a disposizione per le prove, l’alchimia tra cantante ed Orchestra Filarmonica lascia senza parole, ci troviamo di fronte a musicisti di primissimo livello capaci di creare vera magia sul palco. Il secondo capitolo strumentale ”ORCA Act 2 – Oceanic Subterfuge” è seguita da “Lie Lie Lie” e “Money”, canzoni di denuncia che i presenti apprezzano calorosamente. I fan italiani adorano Serj che, tra applausi e cori di sostegno, appare visibilmente emozionato. “Baby” ed “Elect The Dead” precedono il terzo atto di Orca, “Delphinus Capensis”, otto intensi minuti di musica classica. Per coinvolgere il pubblico, Serj fa annunciare al primo violinista il titolo di un brano tradotto in lingua italiana, e al grido di “La F**a di Beethoven” (“Beethoven’s Cunt”), tutti i presenti scoppiano in una grassa risata. Gran finale con “Orca Act 4 – Lamentation Of The Beached”, ultimo atto della sinfonia, e con la roccheggiante “Empty Walls”, cantata insieme al pubblico. L’unica canzone concessa come bis, “Gate 21” segna la fine di un grande concerto per intensità ed emozioni, ma soprattutto verrà ricordato il gran lavoro fatto dall’Orchestra Filarmonica Italiana, che si è meritata ogni singolo applauso. Un’ora e mezza di grande musica e la conferma di un artista poliedrico che ad ogni sua calata in territorio italiano trova sempre grande supporto dai fan.
Scaletta:
ORCA Act I – Victorious Orcinus
Feed Us
Blue
Sky Is Over
ORCA Act II – Oceanic Subterfuge
Lie Lie Lie
Money
Baby
Elect the Dead
ORCA Act III – Delphinus Capensis
Honking Antelope
Falling Stars
Beethoven’s Cunt
ORCA Act IV – Lamentation of the Beached
Empty Walls
Gate 21