A cura di Andrea Raffaldini
Foto di Francesco Castaldo
Dopo l’ottimo concerto al Gods Of Metal 2012, il ritorno di Slash sul suolo italico era un evento molto atteso dai fan di tutto il Paese. L’Unipol Arena di Bologna non ha segnato il tutto esaurito, ma moltissimi rocker di tutte le età sono giunti per vedere in azione l’ex-chitarrista dei Guns N’ Roses. Nonostante alcuni iniziali problemi di acustica, il concerto si è svolto nel migliore dei modi e l’organizzazione si è rivelata eccelsa, grazie ai molti punti di ristoro e a svariati servizi che hanno impedito l’accumularsi di code chilometriche per bersi una birra in santa pace. L’onore di aprire lo show é spettato al navigato Ginger Wildheart, un rocker dalla lunga carriera che ha dimostrato di sapere il fatto suo…
GINGER WILDHEART
Ginger Wildheart e la sua band si presentano compatti e carichi sullo stage, con il compito nemmeno troppo difficile di gasare i presenti per l’arrivo di Slash, l’headliner indiscusso della serata. La scaletta del buon Ginger ovviamente pesca per gran parte del breve repertorio dalla musica dei The Wildhearts: “Suckerpunch”, “Mazel Tov Cocktail” e “Do The Channel Bop” convincono grazie a riff stradaioli e ritornelli pieni zeppi di cori melodici. Certo, il concerto di questo rocker non verrà ricordato negli annali, ma diamo atto al cantante/chitarrista di averci scaldato a dovere. Nota finale, il brano “Crazy Horses” dei The Osmonds eseguito insieme a Todd Kerns, direttamente dalla band di Slash.
SLASH
All’arrivo di Slash, dentro l’Unipol Arena si scatena l’inferno e il pubblico inizia a cantare, urlare e dare di matto. Dopo l’iniziale “Halo”, le note di “Nightrain”, classico immortale dei Guns N’ Roses, vengono suonate a tutto volume. Slash si dimostra sempre in forma smagliante per fluidità e gusto melodico, supportato dal fido Myles Kennedy che non ha fatto rimpiangere l’ugola di Axl Rose. Mentre il chitarrista americano suona pieno di grinta e carisma, ci sembra di essere catapultati nei fumosi anni Ottanta, quando i Guns stavano per compiere la loro scalata al successo. “Standing In The Sun” e “Back From Cali” precedono “Been There Lately”, killer track proveniente dagli Slash’s Snakepit, un brano diretto e potente che lascia il segno. “Mr. Brownstone” e “Rocket Queen” spazzano via tutto ciò che si pone sulla loro strada, segno indelebile che i Guns N’ Roses sono ancora nel cuore dei presenti. La band suona inoltre una riuscita versione di “Dr. Alibi” con Todd Kerns al microfono. Con “Starlight” possiamo gustarci un momento più melodico ed intenso, grazie a Kennedy ed alla sua voce ispirata, sempre sopra le righe ed in grado di raggiungere facilmente alte tonalità. Tutta la band di Slash suona in modo sicuro e dinamico, finalmente a proprio agio sul palco senza denotare timore reverenziale nei confronti del loro leader. Ancora una volta l’axeman delizia le nostre orecchie prima con la stupenda “Anastacia”, poi con la lunga strumentale “Blues Jam” in cui tutto il gusto di Slash può esplodere. Quando vengono intonate le note di “Sweet Child O’ Mine” il delirio impazza per l’arena, tutti i presenti saltano e cantano in coro uno degli inni rock più famosi mai usciti negli ultimi venticinque anni. “Slither” dei Velvet Revolver scrive la parola fine ad un concerto immenso per tecnica, feeling ed emozioni. C’è ancora tempo per un paio di bis: “Fall To Pieces”, sempre dei Velvet Revolver, e l’immancabile “Paradise City”, che conclude lo show a suon di adrenalina pura. Ormai Slash non ha più nulla da invidiare al suo amico/rivale Axl Rose, perché la sua nuova identità solista anno dopo anno diventa più grande e solida. Dopo un concerto così ispirato in molti sono a chiedersi se c’è davvero il bisogno indispensabile di una reunion, quando possiamo deliziare i nostri padiglioni auricolari con brani che tengono alta la bandiera del rock. Slash si è dimostrato davvero uno dei più grandi guitar hero viventi, ci auguriamo torni presto a scaldare i nostri cuori.
Setlist:
Halo
Nightrain
Ghost
Standing In The Sun
Back From Cali
Been There Lately
Mr. Brownstone
Rocket Queen
Bad Rain
Far And Away
Doctor Alibi
You’re Crazy
No More Heroes
Starlight
Blues Jam / Guitar Solo
Anastacia
You’re A Lie
Sweet Child O’ Mine
Slither
Encore:
Fall To Pieces
Paradise City