20/09/2019 - SOTO + BIG CLYDE + JD MILLER @ Legend Club - Milano

Pubblicato il 23/09/2019 da

Report a cura di Elio Ferrara

Jeff Scott Soto è un nome di quelli che hanno davvero fatto la storia del metal e dell’hard rock: se pensiamo che ha cantato con Y. J. Malmsteen, W.E.T., Talisman, Sons Of Apollo, Trans-Siberian Orchestra, Axel Rudi Pell e chi più ne ha più ne metta, possiamo dire che non sono moltissimi a poter vantare un curriculum paragonabile al suo. I Soto sono la versione forse un po’ più metal rispetto al monicker JSS e vantano la presenza di un grande chitarrista come Jorge Salàn, oltre a comprimari di grande affidabilità quali il bassista/songwriter Tony Dickinson, il batterista di origini italiane Edu Cominato e il brasiliano BJ, chitarra ritmica e voce. Qui al Legend Club di Milano il gruppo si esibisce per la tredicesima tappa europea del tour, l’unica in Italia.


BIG CLYDE

Arriviamo al Legend Club con un leggero ritardo, ma stranamente è già finita l’esibizione di JD Miller e stanno iniziando i Big Clyde, quindi supponiamo che siano partiti un po’ prima dell’orario indicato in programma. Ad ogni modo, quest’ultima è una band svizzera che ha pubblicato solo un ep, intitolato “One”, ma che dispone già di un buon repertorio. Si parte con la scanzonata “Coffee To Go”, per poi passare ad un hard rock robusto con “Heartbreaker”. Niente male neanche “Where The Sun Goes Down”, tratta dal sopra citato ep, e il loro show prosegue su buoni livelli, con il cantante che cerca di dialogare molto con il pubblico, promuovendo il merchandise (quasi fossimo su voli di certe compagnie low cost…), lanciando baci e regalando magliette alle ragazze o raccontando la storia dietro a qualche canzone, come nel caso di “She Was Sitting…”, dedicata, sempre a suo dire, ad una donna con ‘gli occhi più belli che abbia mai visto’, oppure di “Kick Off My Boots”, perfetta per essere canticchiata al rientro dopo una giornata di lavoro. Buon gruppo, con un’ottima lead guitar, che si è prodigato con grande impegno a riscaldare il pubblico in attesa degli headliner.

Setlist:
Coffee To Go
Heartbreaker
When The Sun Goes Down
She Was Sitting…
Loony Bin Preacher
Bragger
Kick Off My Boots
Roll The Dice

SOTO
Il tour è volto a promuovere soprattutto l’ultimo album “Origami”, ma in fondo cambia poco, perchè è talmente vasto il repertorio del singer americano da poter spaziare tra metal, hard rock e AOR senza problemi, ed è ovvio aspettarsi che venga proposta qualcosa anche al di fuori dei Soto. In effetti la scaletta prevede canzoni del gruppo accanto a diversi classici senza tempo, che fanno parte ormai del patrimonio collettivo di chi ascolta questa musica. Non a caso Jeff ha citato spesso, anche indirettamente con allusioni, alcuni suoi ex colleghi o compagni di band scomparsi, ricordando in modo particolare e con grande affetto Marcel Jacob, a cui ha dedicato infatti la seconda parte del concerto; per quanto comunque, già nella prima parte, più rivolta ai suoi progetti solisti, vi fosse anche un accenno a “21st Century” e “Colour My XTC” dei Talisman. Bisogna riconoscere al cantante americano grandi doti di intrattenitore, perchè in effetti ha inserito nel concerto una serie continua di scherzi, gag e battute, che hanno davvero fatto divertire il pubblico, con autentiche improvvisazioni, come quando ha cercato di duettare con una bambina in videochiamata, acciuffando lo smartphone di uno spettatore, oppure situazioni già preparate, come quando si è lanciato in una sfida canora con il chitarrista/cantante BJ. In scaletta anche un pezzo dell’altro chitarrista, il virtuoso spagnolo Jorge Salàn, autore del brano “Risk”, mentre, come accennato, non mancano canzoni tratte dal repertorio di Soto: dei Talisman, oltre a quelle già citate, vengono proposte in chiusura “Tears In The Sky” e “I’ll Be Waiting”, ma anche una cover di Madonna di quel periodo, ovvero “Frozen”, unita ad un’altra cover già in passato reinterpretata da Soto, “Crazy” di Seal. Dei W.E.T. viene offerto al pubblico un medley molto apprezzato, composto da “Watch The Fire”, “Learn To Live Again” e “One Love”, ma Soto e compagni vanno addirittura a recuperare un paio di pezzi degli Steel Dragon (come si ricorderà, trattasi della finta band heavy metal del film “Rock Star”, dal quale poi scaturirono realmente dei brani che sono andati a formarne la colonna sonora). Ecco quindi che il gruppo interpreta un brano molto celebre e spesso riproposto da Soto, ovvero “Livin’ The Life”, mentre nel bis viene riproposta la partecipatissima (dal pubblico e dalle band di supporto salite sul palco) “Stand Up”. Un gran bello spettacolo!

Setlist:
Hypermania
Freakshow
21st Century / Colour My XTC
Wrath
Drowning
Weight Of The World
Soul Divine
The Fall
W.E.T. medley
Origami
Detonate
Eyes Of Love
Torn / When I’m Older
Frozen / Crazy / Give It To Me
Cyber Masquerade
Livin’ The Life
Risk
World Gone Colder / Tears In The Sky / I’ll Be Waiting

Encore:
Stand Up

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