Report di David Scatigna
Foto di Fabio Livoti
Puntuale come un temporale estivo quando si è senza ombrello, torna a calcare il palco dell’Alcatraz il quartetto più irriverente di Los Angeles, gli Steel Panther.
La band californiana torna ad esibirsi davanti al loro fedelissimo pubblico che riempie ancora una volta il palco B dell’Alcatraz nel tour che prende il nome dal loro ultimo album, “On The Prowl” e se siete a caccia di risate, divertimento e glam rock anni ’80, loro riescono sempre nell’impresa, grazie ad un mix di musica e graffiante stand-up comedy che si prende gioco del fenomeno musicale, di alcuni dei loro protagonisti e ovviamente di loro stessi.
A voi il resoconto di come è andata.
Purtroppo per impegni inderogabili arriviamo all’Alcatraz quando gli opener nostrani NASTYVILLE stanno già lasciando il palco con il loro hard rock dalle sfumature metallizzate, e aspettando gli headliner ci concentriamo sul pubblico che si sta radunando numero, festoso e con quella sottile (o meno) autoironia che porta qualcuno ad arrivare agghindato in tema.
Finalmente arrivano sul palco i losangelini STEEL PANTHER, che partono carichi con due classici come “Eyes of a Panther” e “Tomorrow Night”: la musica fa subito scaldare il pubblico, che risponde alla grande infiammando il locale con tanto di un inaspettato crowdsurfing.
Terminati i due brani inizia l’immancabile (e attesa) stand-up comedy che vede protagonisti come sempre il duo Michael e Satchel, oramai perfettamente a proprio agio nel prendersi il palco tutto per loro scambiandosi battute graffianti; certo, purtroppo il repertorio non è stato rinnovato e lo spettacolo sa di già visto, con le solite gag che comunque strappano sempre ampie risate tra il pubblico.
Tutta questa parte ‘comica’ risente anche della mancanza dell’ex bassista Lexxi, sostituito già nel tour precedente da Spyder: Lexxi infatti era un ottimo sparring partner, mentre il nuovo bassista si limita a pochi interventi.
Dopo questa lunga prima parentesi torna protagonista la musica, e la combo californiana snocciola una scaletta molto varia, alternando brani storici – vedere alla voce “Asian Hooker” e “Just Like Tiger Woods” – a quelli nuovi presi dalla loro ultima fatica in studio, come “Friends with Benefits”, che sicuramente diventerà un classico riproposto nei prossimi tour.
La serata scorre velocemente, con canzoni alternate agli sketch del cantante e del chitarrista; arrivano anche gli altri due ‘soliti’ momenti clou, in cui viene prima invitata sul palco una ragazza per essere ‘corteggiata’ a suon di serenate sconce interpretate dai vari musicisti, per poi sfociare infine nel brano “Weenie Ride”, ed il celeberrimo “tutte sul palco” in cui la band invita le donne del pubblico a salire sul palco per eseguire il ‘numero spettacolare’ di ’17 Girls in a Row’.
Sgomberato il palco, la band conclude la serata con due grandi classici, capaci di scatenare un’ultima volta il pubblico: “Party Like Tomorrow Is the End of the World” e il gran finale con “Gloryhole”. Ancora una volta gli Steel Panther dimostrano di essere non solo dei gran intrattenitori, ma anche dei musicisti di prim’ordine, eseguendo il proprio repertorio sempre in modo impeccabile e lasciando il pubblico festante e divertito.
Setlist:
Eyes of a Panther
Tomorrow Night
Asian Hooker
Just Like Tiger Woods
Friends With Benefits
Guitar Solo
Death to All but Metal
1987
Ain’t Dead Yet
Impromptu Song for a Girl
Weenie Ride
17 Girls in a Row
Party Like Tomorrow Is the End of the World
Gloryhole
NASTYVILLE
STEEL PANTHER