Report a cura di Carlo Paleari
Con ben ventisei album alle spalle, Steve Hackett ha solo l’imbarazzo della scelta quando, puntuale come un orologio svizzero, si imbarca anno dopo anno in tournée intorno al mondo. Per l’occasione, il leggendario chitarrista inglese ha deciso di piegarsi alla moda del momento, celebrando due capisaldi della sua discografia: “Spectral Mornings”, uno dei suoi lavori solisti più apprezzati, giunto al traguardo del quarantennale; e, soprattutto, quel “Selling England By The Pound” che rappresenta uno dei vertici della produzione dei Genesis. L’iniziativa in sé non sarà originale ma, d’altra parte, come potremmo lamentarci? Già solo questi due dischi raccolgono un numero impressionante di brani eccellenti, a cui si aggiunge qualche classico e, naturalmente, qualche estratto dall’ultimo “At The Edge Of Light”. Vi raccontiamo, quindi, la tappa bergamasca del tour, tenutasi al Teatro Creberg.
Steve e la sua band salgono sul palco e attaccano subito con “Every Day”, coinvolgente e suonata con la solita maestria da una band parzialmente rinnovata. Oltre ai fedelissimi Rob Townsend (fiati e ammennicoli vari) e Roger King (tastiere), Hackett questa volta si avvale di una nuova sezione ritmica, composta da Craig Blundell alla batteria, che abbiamo già avuto occasione di vedere dal vivo assieme a Steven Wilson, ed un professionista affermato come Jonas Reingold al basso. L’alchimia della nuova formazione appare fin da subito altissima ed il quintetto (coadiuvato saltuariamente dai cori di Nad Sylvan) ci guida attraverso la carriera solista dell’ex-Genesis: lo stile di Reingold, così versatile, caratterizza l’ossatura di un brano come “Under The Eye Of The Sun”, mentre le tastiere cristalline di Roger King disegnano paesaggi scintillanti in “Fallen Walls And Pedestals”; “The Virgin And The Gypsy” immerge il pubblico verso atmosfere sognanti e acustiche; mentre “The Red Flower Of Tachai Blooms Everywhere” ci trasporta nell’Estremo Oriente, tra giardini in fiore e meditazioni spirituali. Splendida la rilettura in chiave strumentale di “Tigermoth”, mentre sono sempre entusiasmanti gli intrecci progressive di “Spectral Morning” e “Clocks”, che chiude il primo set tra gli applausi del pubblico.
Dopo una ventina di minuti di pausa, il palcoscenico si apre sull’esecuzione integrale di “Selling England By The Pound”. Steve Hackett, da quando ha iniziato a portare in giro il suo progetto Genesis Revisited, non ha certo lesinato nel riproporre il materiale della sua vecchia band; tuttavia è un piacere non da poco quando, ad affiancare composizioni già proposte in molteplici occasioni, come “Dancing With The Moonlit Knight”, “The Cinema Show” e l’immancabile (ma sempre divina) “Firth Of Fifth”, troviamo anche episodi meno abusati come “The Battle Of Epping Forest”, “More Fool Me” o “Aisle Of Plenty”. Steve e la sua band, come di consueto, rileggono il materiale in maniera rispettosa, senza mai stravolgere le partiture originali, ma inserendole in un contesto adatto al 2019. Ancora una volta si segnala un eclettico Reingold, capace di passare con sicurezza tra i due manici del suo basso/chitarra; uno stratosferico Rob Townsend, abile nel punteggiare le composizioni con interventi sempre diversi e precisi; mentre si conferma maestro di teatralità ed interpretazione l’ottimo Nad Sylvan, ormai sempre più a suo agio nei panni di Peter Gabriel. Hackett, da parte sua, svetta ricamando con la sua chitarra, dividendosi tra elettrica, classica e dodici corde, dimostrandosi ancora chitarrista e interprete sopraffino, capace di riproporre le partiture articolate dei Genesis come se il tempo non fosse mai passato. Lo spettacolo si conclude quindi con “Deja Vu”, brano proveniente dalle sessioni di “Selling England By The Pound”, completato e pubblicato dal solo Steve Hackett nel 1996, e con una doppietta da capogiro formata da “Dance On A Volcano” e “Los Endos”, che congeda un pubblico assolutamente soddisfatto. Per chi se lo fosse perso, l’invito si rinnova quest’estate, quando, nel mese di luglio, Steve e la sua band torneranno in Italia per riproporre questo raffinato show a Genova, Pordenone, Mantova e Firenze.