18/01/2010 - STRYPER @ Alcatraz - Milano

Pubblicato il 25/01/2010 da

Live report a cura di Raffaele Salomoni
Foto a cura di Raffaele Salomoni

 

L’occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire: gli storici Stryper per la prima volta in Italia! La band christian rock per eccellenza, dopo aver sfiorato la penisola in varie occasioni, ha deciso di provarci anche da noi in occasione del venticinquesimo anniversario, ricevendo fortunatamente un ottimo responso di pubblico, accorso numeroso all’Alcatraz in un freddo martedì milanese.

STRYPER

Arriviamo all’Alcatraz in tempo per goderci l’arrivo di pittoreschi figuri appena usciti dagli anni ’80, e già l’atmosfera si fa calda in attesa della ‘prima volta’ per i quattro americani. Scendono le luci, e si parte subito con il classico “Soldiers Under Command”: che dire, l’emozione è alle stelle, in tanti abbiamo sognato questo concerto per anni. La band appare da subito in forma, su tutti il grandioso Michael Sweet, cantante e chitarrista di prim’ordine, nonché ottimo frontman, che con la sua classe ha letteralmente stregato i presenti. I suoni sono molto buoni (anche se avremmo gradito sentire la voce meravigliosa di Sweet ad un volume leggermente più alto), permettendoci di godere appieno dei duetti di chitarra, da sempre trademark della band. Dopo la botta iniziale arriviamo al presente con la valida “Murder By Pride”, estratta dall’ottimo album omonimo di recente pubblicazione. Qui come comprensibile l’accoglienza del pubblico si fa un po’ meno calda, trattandosi di un album ancora fresco, ma niente paura, ci sono altri classici in arrivo: “Loud N Clear”, “Reach Out”, “Calling On You”, “Free”, “More Than A Man”, “Honestly”, “My Love (I’ll Always Show)”. Pezzi assolutamente imprescindibili, che hanno scandito la storia della band nel corso degli anni ’80, periodo florido, fino a “Against The Law”, l’album della discordia, dopo il quale la band si è presa una pausa di ben 15 anni. Anni in cui i ragazzi non sono rimasti a riposare, concentrandosi su episodi solistici di grande valore (specialmente Michael Sweet, di cui vi consigliamo l’ottimo “Truth” del 1998), forse inconsapevolmente preparandosi per il ritorno in grande stile, che culmina proprio nella grande performance regalataci in questa occasione. Grandi emozioni per noi spettatori, che abbiamo potuto constatare il grado di perfezione raggiunto dalla band, impeccabile su disco e sul palco in egual misura. E come potete vedere, tutto questo avviene assolutamente a prescindere dalle tematiche dei testi, da cui molti di noi prendono comprensibilmente le distanze.

 

Setlist:

Soldiers Under Command
Murder By Pride
Loud N Clear
The Rock That Makes Me Roll
Reach Out
Calling on You
Free
More Than a Man
Breaking The Law (Judas Priest cover,partial)
Peace of Mind @Cover[Boston]4 Leaf Clover
Honestly (acoustic)
Open Your Eyes
All For One
My Love (I’ll Always Show)
The Way

Sing-Along Song
Abyss
To Hell With the Devil

 

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