SUFFOCATION
Gli attesissimi Suffocation hanno calcato il palco senza farsi annunciare da alcun tipo di intro, hanno imbracciato gli strumenti e dopo aver appena accennato un saluto alla folla hanno attaccato con “Infecting The Crypts”, brano che ha mandato tutti i fan assiepati sotto al palco completamente fuori di testa. Si è acceso subito un gran bel pogo, poi ulteriormente alimentato dall’arrivo di “Thrones Of Blood”, senza dubbio uno dei pezzi più amati del repertorio della band! Annichiliti da una tale partenza e incantati dal modo in cui i Suffocation suonavano e tenevano il palco, i presenti hanno poi iniziato a scandire il moniker del gruppo, che ovviamente ha ringraziato calorosamente. Il frontman Frank Mullen è apparso molto felice e ha iniziato ad incitare i fan e a parlar loro della sua passione per il cibo e le donne italiane… bisogna dire che si è dilungato un po’ troppo però si è di certo reso simpatico a tutti, e quando ha annunciato “Subconsciously Enslaved” il pit è esploso nuovamente! Terrance Hobbs non ha davvero sbagliato una nota ma anche lo stesso Frank Mullen e gli altri musicisti hanno letteralmente impressionato: sembrava di avere a che fare con una band in attività da sempre… una coesione e un impatto allucinanti! I suoni poi erano più che buoni e hanno conferito a tutte le song proposte una carica ancora più micidiale. Con “Subconsciously Enslaved” sono arrivate anche, tra le altre, “Demise Of The Clone”, “Pierced From Within”, “Deceit”, “Breeeding The Spawn” e “Effigy Of The Forgotten” e il pubblico ha reagito ancora una volta alla grande, ammazzandosi di pogo e arrivando persino a cantare i versi dei brani! Mullen ha continuato a parlare per minuti tra una song e l’altra ma nella seconda metà del concerto il ritmo è aumentato e durante “Funeral Inception” e “Souls To Deny” a tratti è quasi venuto a mancare il respiro! Dopo quest’ultimo brano i Suffocation hanno lasciato il palco ma è stato subito evidente che sarebbero tornati di lì a breve: le luci sono rimaste spente e la porta per il backstage socchiusa. Dopo un paio di minuti infatti Mullen è riapparso e ha annunciato l’esecuzione di altri due pezzi! Il pubblico (che comprendeva anche gli Hatesphere al completo, tutti esaltatissimi) ha quindi iniziato a prepararsi e nel giro di pochi secondi è stato investito da quella mattonata di “Despise The Sun”! Ci si chiedeva a questo punto quale sarebbe stata la canzone conclusiva ma c’è stato ben poco tempo per riflettere, subito dopo “Despise…” è arrivata come un treno in corsa la mitica “Suspended In Tribulation”! Di nuovo i fan hanno dato vita ad un mosh pit selvaggio e a song conclusa ad un lunghissimo applauso, che ha accompagnato i Suffocation sino al loro definitivo congedo. Ma il gruppo, anziché rintanarsi sul tour bus, ha poi deciso di trascorrere la serata tra la gente, chiacchierando e stringendo decine di mani, una scelta ovviamente apprezzata da tutti i presenti! Non c’è che dire… una serata grandiosa con, come protagonista, una band grandiosa.