Live report a cura di Luca Mashour
Nel tour che festeggia i 10 anni di uscita delle “Grimmrobe Demos”, i Sunn O))) toccano anche la nostra penisola; noi, da buoni amanti degli amplificatori e dei decibel, non ci lasciamo sfuggire l’occasione per venire letteralmente disintegrati dai drone del duo statunitense…
SUNN O)))
Scendiamo alla fermata del bus a cinquanta metri dal locale e già sentiamo le note del duo piuttosto chiaramente. Sono le 22.26, sul biglietto c’è scritto che il concerto sarebbe iniziato 22.30 ma, ci assicura il tizio alla cassa, "hanno iniziato da due minuti". Ci fanno firmare una liberatoria che scarica il locale da qualsiasi danno che il nostro udito potrebbe ricevere: indossiamo i tappi ed entriamo. Questo è quello che ci farà compagnia per circa un’ora: otto amplificatori, due chitarre, un muro di nebbia. Accordi suonati e tenuti per secondi, forse addirittura minuti in alcuni casi, con le code delle note che entrano in risonanza e fanno vibrare qualsiasi cosa possa vibrare all’interno del Locomotiv. L’impressione, a volte, è quella che anche le pareti del posto facciano fatica a sostenere una tale pressione. Quello dei Sunn O))) è un mantra che strania, intontisce e rapisce, il tutto usando i nostri corpi come casse di risonanza. C’è chi si lamenta della monotonia, dell’insensatezza della proposta dei nostri: prendere o lasciare, questi sono Greg Anderson e Stephen O’ Malley, e fanno quello che sanno fare molto bene.