SYSTEM OF A DOWN + DEFTONES + LACUNA COIL
27/08/2013 – Fiera Milano Live – Rho (MI)
Running order:
Apertura porte: 16.00
18.30 – LACUNA COIL
19.45 – DEFTONES
21.15 – SYSTEM OF A DOWN
Introduzione e coordinamento a cura di Riccardo Plata
Report in diretta a cura di Dario Cattaneo (Lacuna Coil, System Of A Down) e Riccardo Plata (Deftones)
Foto a cura di Francesco Castaldo
INTRODUZIONE
Arena Fiera Milano, Rho: due anni dopo il trionfale tour di reunion, e molti rumors dopo, i System Of A Down tornano a calcare l’asfalto meneghino, per inaugurare nel migliore dei modi la nuova stagione concertistica – e anche stavolta Metalitalia.com è presente, per raccontarvi l’evento in diretta!
Il bill è decisamente meno folto rispetto al 2011 – e, di conseguenza, i cancelli si aprono solo a metà pomeriggio – e la città non si è ancora riempita dopo le vacanze estive, ma la presenza di un supporter di lusso come i Deftones, oltre ai milanesissimi Lacuna Coil, è sufficiente per riempire in buona parte la venue già dalle prime ore del pomeriggio; ecco dunque la folla prendere lentamente possesso dello spiazzo, superando le varie barriere all’ingresso (ne abbiamo contate almeno quattro, come in un videogioco…) e sfidando le avverse condizioni atmosferiche, anche loro evidentemente rimaste bloccate ai cancelli finora. Se infatti le nuvole pomeridiane hanno evitato la cottura a fuoco lento, proprio mentre vi scriviamo si è scatenato il più classico dei temporali estivi, costringendo il già numeroso pubblico a cercare riparo all’ombra degli stand e sotto gli ombrelli. Per fortuna l’asfalto non si può trasformare in fango e il boato del pubblico riecheggia più potente dei tuoni, mentre Cristina Scabbia & Co. si preparano a fare il loro ingresso on stage.
A voi dunque il resoconto in diretta dell’evento, partendo dall’esibizione dei Lacuna Coil, cui spetta alle 18.30 l’arduo compito di fare gli onori di casa per una serata che ci auguriamo possa essere iscritta negli annali dell’alternative metal!
LACUNA COIL – 18.30
Provenienza: Milano, Italia
Sito ufficiale
Una buona conferma questa serata per i Lacuna Coil… non tanto per la prestazione in generale dei Nostri, quanto per la tutto sommato buona riuscita di un concerto che è parso fin da subito funestato da ogni sorta di sfortuna. Le nuvole che si addensavano già da prima su Rho pensano bene di scaricare secchiate di pioggia subito prima del concerto, costringendo la crew a coprire tutto sotto orridi sacchi neri, che rimarranno anche durante il concerto rovinando lo scenario su cui la band milanese dovrà poi esibirsi. La pioggia maledetta continua poi anche durante tutta l’esibizione, ma per fortuna questo non scoraggia i fan presenti, che comunque si affollano sotto il palco, arrivando a creare massa fino al traguardo mixer, segno appunto di una buona affluenza e partecipazione, nonostante tutto. A parte i problemi ambientali, anche il suono inizialmente non è dei migliori, con le chitarre che risultano bassissime sulla batteria e la voce di Ferro non adeguatamente supportata. L’introduttiva “I Don’t Believe In Tomorrow” risente appieno di tutti questi problemi, che danno l’idea di una band in forma opaca…ma i temuti fischi non arrivano, anzi, dopo le prime due canzoni sono gli applausi e le urla a rappresentare la maggioranza. Al che le cose comnciano a cambiare: la successiva “Kill The Light” strappa applausi con volumi decisamente migliori ed una grande partecipazione dei due cantanti, scaldando la folla prima della buona performance di Cristina su “Our Truth”, che riscuote ancora più consensi. “Fragile” entra nel vivo del concerto, fornendo ai fan assiepati sotto al pit più di una buona ragione per muoversi e saltare, grazie al suo tirato finale. A questo punto, siamo sicuri che, nonostante la pioggia sempre battente, i Nostri la serata possano portarla a casa senza problemi: con “Spellbound” si suona sul velluto, mettendo sugli scudi una grande Cristina, e “Enjoy The Silence” è solo l’atteso e dovuto tributo ai Depeche Mode, pezzo che fa cantare tutti i fan. “Trip The Darkness” chiude uno show iniziato male ma concluso bene, che ha visto i presenti reagire positivamente anche ai problemi iniziali e supportare fino in fondo una band che alla fine ha saputo regalarci tre quarti d’ora di buon divertimento.
(Dario Cattaneo)
DEFTONES – 19.45
Provenienza: Stati Uniti
Sito ufficiale
Le nuvole temporalesche si allontano all’orizzonte mentre le luci del tramonto avvolgono l’arena di Rho, creando l’atmosfera ambientale ideale per l’esibizione di Chino Moreno e soci. Sono passate da poco le 20, ed il colpo d’occhio è di quelli che lasciano il segno anche in termini di affluenza, quando finalmente la band di Sacramento sale sul palco, incendiando subito l’atmosfera sulle note di “Diamond Eyes”. Nonostante il poco tempo a loro disposizione – ed un pubblico, a giudicare dal numero di magliette e dai cori provenienti dal pit, decisamente sbilanciato verso gli headliner – Chino, Abe e soci non lesinano una sola goccia di sudore, andando a ripescare subito due classici del calibro di “Be Quite And Drive (Far Away)” e “My Own Summer (Shove It)”, sulle cui note la folla inizia lentamente a scaldarsi. Alternando saggiamente pezzi più atmosferici e datati – “Digital Bath” e “Change (In The House Of Flies)”, accolti per la verità in maniera abbastanza tiepida da una buona parte del pubblico – ad altri più recenti e movimentati – “Swerve City”, “Poltergeist” – i Nostri riescono a concentrare in poco più di un’ora il meglio della loro pur corposa discografia, anche se i momenti di maggior partecipazione corrispondono all’ingresso sul palco di Shavo dei SOAD, impegnato in un siparietto tabagistico con Chino e Stephen. Il finale affidato alla furia primogenia di “Engine No.9” e “7 Words” – in pratica l’ABC del nu-metal – non fa che confermare le capacità del poliedrico frontman e dei suoi compagni – in grado sempre e comunque di generare forti emozioni, siano esse malinconiche o adrenaliniche – e chiude in crescendo un’esibizione comunque positiva, anche se penalizzata da un ruolo da comprimari che, ad una band come i Deftones del 2013, non può che stare stretto.
(Riccardo Plata)
SYSTEM OF A DOWN – 21.15
Provenienza: Stati Uniti
Sito ufficiale
Alle volte, il nostro lavoro di giornalisti musicali, quando si tratta di report dei concerti, si riduce a cercare di tradurre in parole e immagini una serie di scene. Scene che dipingono qualcosa di più vivo, che si è visto, si è sentito, si è ascoltato. Mentre le note di “Toxicity” si spengono nelle nostre orecchie e la folle “Sugar” si appresta a chiudere il concerto dei System Of A Down, di immagini davanti agli occhi ne abbiamo tante. Possono essere le mani alzate (migliaia) su “Lost In Hollywood”, o Serj Tankian che aizza la folla su “Psycho”, o ancora i cori urlati di “I-E-I-A-I-A-I-O”, ma le immagini sono davvero tante. Segno e testimonianza di un concerto diverso dagli altri, unico nel suo genere, capace appunto di intrattenerci non con una o due, ma con mille sensazioni diverse. “Aerials” è la degna partenza di novanta minuti folli, imprevedibili, che rimbalzano sballottati dai mille ritmi proposti dalla band statunitense tra cento generi diversi, non risultando mai noiosi. A conti fatti, valutando la reazione del pubblico intorno a noi, pensiamo che la forza di questa serata (e di riflesso anche della band) sia rappresentata proprio da questo: una serie di canzoni corte, varie, coinvolgenti, che arrivano dirette al punto e colpiscono in modo diverso la fantasia di diverse persone, con diversi gusti. “Prison Song”, “Psycho”, “Chop Suey!” sono gli squarci di folle genialità che fanno muovere in danze sfrenate tutti i presenti, mentre “Hypnotize”, “Lonely Days” e anche la già citata “Lost In Hollywood” sembrano essere messe lì proprio per chi invece da questa serata cerca un po’ di melodie sulle quali muoversi in un pogo non così sfrenato ma sicuramente altrettanto coinvolgente. Più che un concerto alternative metal, l’idea che viene trasmessa dalle quattro figure sul palco è quella di una festa, dove ognuno dei presenti è invitato per passare del tempo divertendosi, piuttosto che assistere ad uno show musicale come siamo abituati. Descrivervi altre canzoni, un report seguendo una scaletta precisa, o raccontarvi minuto per minuto l’esecuzione dei System, sarebbe quindi un lavoro inutile, che finirebbe per togliere impatto a queste immagini che abbiamo ancora negli occhi, e che alla fine di questa diretta abbiamo cercato di dipingervi. A questo punto, intorno a noi, si sta creando il vuoto, con tutti gli stand che stanno impacchettando le loro cose… Per fortuna, siamo sicuri che il divertimento di questa serata rimarrà impresso a lungo nelle menti dei presenti. Bravi, decisamente. Un bel regalo da parte di una band che, esibendosi, riesce ancora a coinvolgere il pubblico, mettendolo al primo posto.
(Dario Cattaneo)
SETLIST:
Aerials
Suite-Pee
Prison Song
I-E-A-I-A-I-O
Soldier Side – Intro
B.Y.O.B.
Deer Dance
Radio/Video
Hypnotize
Needles
DDDevil
Lost In Hollywood
X
Suggestions
Psycho
Chop Suey!
Lonely Day
Question!
A.D.D.
Spiders
Cigaro
Toxicity
Sugar