16/11/2019 - THE 69 EYES + SPEED STROKE @ Campus Industry Music - Parma

Pubblicato il 24/11/2019 da

A cura di Andrea Raffaldini

La pioggia cade impietosa e batte sulle nostre teste mentre ci accingiamo a raggiungere il Campus Music Industry di Parma, dove in serata si esibiranno gli Speed Stroke e i The 69 Eyes, leggendaria band finlandese attualmente in tour per festeggiare i trent’anni di onorata carriera. Inoltre, da un paio di mesi, i rocker finnici hanno pubblicato “West End”, il loro disco in studio numero dodici, motivo in più per vedere quanto i nuovi pezzi funzionino in sede live. Il freddo e le intemperie non spaventano la frangia più irriducibile di fan, pronti a supportare le due formazioni, anche se – duole ammetterlo – all’inizio dello spettacolo l’affluenza è sotto le aspettative. Il tempo di salutare vecchi amici e musicisti giunti in loco per divertirsi grazie alla musica di Jyrki 69 e compagni, ed eccoci subito conquistare la prima fila per poter assistere nel migliore dei modi ad un evento che si rivelerà di prima categoria.

 

SPEED STROKE
L’ultima volta che il sottoscritto ha visto gli Speed Stroke è stata lo scorso giugno al Metalitalia.com Festival, occasione in cui la band italiana ha piacevolmente colpito grazie ad un glam/hard rock molto energico e coinvolgente. Questo seconda occasione ci ha dato la conferma di essere di fronte ad un gruppo pieno di potenziale e meritevole di successo, perché oggi più che mai una band dimostra di avere gli attributi soprattutto dal vivo, grazie alla sua capacità di elettrizzare i presenti e di suonare brani che entrino subito in testa. Insomma, gli Speed Stroke hanno lasciato il segno. I pezzi proposti in scaletta, tra cui un estratto dal prossimo disco, sono stati eseguiti con grande carica senza però dimenticarsi dell’appeal. I ritornelli corali ed ammiccanti hanno fatto breccia nel pubblico ed anche chi assisteva ad un concerto degli Speed Stroke per la prima volta non ha potuto fare a meno di lasciarsi coinvolgere dal rock’n’roll della band. Il tempo scorre in fretta e in un batter d’occhio arriva inesorabilmente il momento dei saluti finali. Come show di riscaldamento non avremmo davvero potuto chiedere di meglio.

THE 69 EYES
Durante il set degli Speed Stroke il pubblico ha continuato lentamente ad aumentare, tanto che durante la pausa di cambio palco abbiamo fatto una breve perlustrazione notando che il locale era arrivato, a occhio, a circa il 70/80% della capienza. Finalmente passano i trenta minuti necessari per tutti i check del caso, ed ecco i The 69 Eyes salutare Parma e attaccare il loro show. Tocca a “Two Horns Up”, frizzante canzone di apertura del nuovo disco, il compito di accendere la miccia a suon di bordate rock’n’roll e riff coriacei a supporto della voce cupa e profonda di Jyrki 69. La prima impressione è una conferma di quanto i finlandesi siano compatti nel suonare, un tuttuno, non a caso stanno insieme da una vita e ormai si conoscono a menadito. Seguono a ruota “Never Say Die” e “Black Orchid”, in cui forza, atmosfere dark e livore viaggiano a pari passo, con grande gioia dei presenti. Bazie e Timo-Timo suonano sempre concentrati sulle loro chitarre, ma ci pensa Jussi 69 a dare spettacolo. Il batterista, che a torso nudo sfoggia i suoi addominali in bella vista per la gioia delle quote rosa all’interno del Campus, picchia come un forsennato, è incontenibile con le sue mosse giocose e spettacolari, dal roteare le braccia sopra il capo mentre suona all’alzarsi spesso in piedi per incitare tutti a far casino. Un vero animale da palcoscenico! Jyrki 69 invece si mantiene più introverso nel dialogare con la gente, ma sul palco nemmeno lui lesina energie ed ipnotizza grazie alla sua voce sensuale. E’ sempre un piacere ascoltare dal vivo “Hell Has No Mercy”, “Borderline”, “Wasting The Dawn” e tutti quei brani che hanno consolidato una carriera trentennale ricca di soddisfazioni. Dopo poco più di un’ora di concerto i Nostri terminano con “Feel Berlin” e “Brandon Lee” e apparentemente si congedano. E’ palese che invece ritorneranno sul palco e, dopo una manciata di minuti, Jyrki prende il microfono e scherza affettuosamente per la mancanza di entusiasmo del pubblico, invitandolo a fare più rumore e a dimostrare tutto il suo calore. La formazione di Helsinki ha tempo per suonare altri quattro brani, tra cui l’interessante “Wrap Your Trouble In Dreams” e la conclusiva “Lost Boys”, dove tinte goth e rock vanno avanti a braccetto. Quando le luci si spengono, un’ultima birra e ci si confronta con la gente: le due band hanno pienamente soddisfatto le aspettative e, nonostante le condizioni del tempo non proprio favorevoli, di gente a supportare Speed Stroke e The 69 Eyes ne è venuta. Chi invece ha disertato, si è perso una bella serata, un’occasione a cui non dovrà più mancare in futuro.

Setlist:
Two Horns Up
Never Say Die
Black Orchid
Perfect Skin
Betty Blue
Borderline
Hell Has No Mercy
Crashing High
The Chair
Cheyenna
Wasting The Dawn
27 & Done
Feel Berlin
Brandon Lee

Encore:
Framed In Blood
Dance d’Amour
Wrap Your Troubles In Dreams
Lost Boys

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