22/02/2008 - The Dillinger Escape Plan + Between The Buried And Me + Stolen Babies @ Astoria 2 - Londra (Gran Bretagna)

Pubblicato il 26/02/2008 da
A cura di Luca Pessina
 
Tutto esaurito a Londra per lo show post metal/hardcore dell’anno! The Dillinger Escape Plan, Between The Buried And Me e Stolen Babies in tour in lungo e in largo per la Gran Bretagna non si vedono certo tutti i giorni e, ovviamente, non si è fatta fatica a raggiungere il sold out, addirittura diverse settimane prima dell’evento. Un’ottima risposta di pubblico per una serata che ha visto protagoniste tre formazioni molto diverse fra loro, tutte però esibitesi su livelli buoni se non ottimi.

STOLEN BABIES

Soltanto venti minuti per gli Stolen Babies, tuttavia in questo breve tempo il gruppo è comunque riuscito a dire la sua. Soltanto una manciata di brani nella setlist, ma dei suoni decenti, una buona presenza scenica (tutti i membri della band sono agghindati in abiti pseudo-circensi e truccati pesantemente) e, soprattutto, il carisma della piccola frontgirl Dominique Lenore Persi – anche impegnata alla fisarmonica – hanno fatto in modo che il pubblico prestasse una certa attenzione alla loro performance. Uno show, come prevedibile, completamente incentrato sul recente “There Be Squabbles Ahead”, le cui intricate e a volte bizzarre trame sono state riproposte con discreta perizia dai nostri. Aspettiamo però di vederli suonare più a lungo per esprimere un giudizio definitivo su di loro.

BETWEEN THE BURIED AND ME

Alla luce del trionfale show di circa un anno fa, era normale attendersi un’accoglienza da eroi per per i Between The Buried And Me. E, infatti, dei cori di incitamento per il quintetto sono partiti persino mentre quest’ultimo era ancora impegnato nel sound check. Poi ai nostri ci è voluto pochissimo per diventare i definitivi paladini della serata. Attaccando con “Informal Gluttony” e proponendo senza alcuna interruzione sia “Sun Of Nothing” che “Ants Of The Sky” (quindi l’intera parte centrale dello stupendo “Colors”), i nostri hanno rapito la folla per quasi mezz’ora, facendo parlare solo ed esclusivamente la loro musica. A livello di presenza scenica, non ci sono stati miglioramenti rispetto a un anno fa. Giusto il cantante/tastierista Tommy Rogers si è mosso un po’ sul palco, mentre il resto della formazione non ha compiuto un singolo passo. Poco male, comunque… non è certo da band come i BTBAM che ci si aspetta salti mortali o chissà quali forme di intrattenimento. La musica è molto complessa, quindi capiamo benissimo che i ragazzi preferiscano concentrarsi sugli strumenti. In ogni caso, lo show è stato di altissima qualità: ancora una volta ci è quasi sembrato di trovarci di fronte a una band che suonava in playback tanto l’esecuzione dei pezzi è stata fedele. Ci si è inoltre divertiti un mondo nel finale concitato e country-oriented della suddetta “Ants Of The Sky” e durante i cori da stadio di “Mordecai”, suonata appena dopo la suite, a chiusura del set. Insomma, non possiamo fare a meno che confermare il giudizio espresso nel dicembre 2006… questa band è incredibile sia su CD che dal vivo. Speriamo che venga presto invitata a suonare in Italia.

THE DILLINGER ESCAPE PLAN

Il concerto dei The Dillinger Escape Plan avrebbe potuto concludersi dopo meno di dieci minuti. Questo perchè dopo aver attaccato con “Panasonic Youth” e “43% Burnt”, i nostri hanno proposto la nuova “Fix Your Face”, e il palestratissimo frontman Greg Puciato, letteralmente in preda all’entusiasmo (o all’isteria), si è arrampicato sull’impalcatura che reggeva l’impianto luci al di sopra del palco, lasciandosi pericolosamente ondeggiare sopra il pubblico per diversi secondi. Terminato il pezzo – che ovviamente Puciato non ha cantato! – dei membri dell’organizzazione si sono avvicinati e hanno minacciato l’intera band di staccare la corrente se il cantante o qualsiasi altro membro del gruppo avesse nuovamente messo a repentaglio l’incolumità dell’audience. Dopo aver pubblicamente deriso le suddette persone, Puciato è tornato al suo posto in mezzo al palco e il concerto è proseguito su livelli sempre molto intensi, senza comunque far registrare alcun altro comportamento eccentrico. In ogni caso, è stato interessante constatare come gli astanti fossero preparatissimi sul repertorio dei TDEP: sia i nuovi pezzi che quelli ben più schizzati e aggressivi degli esordi sono stati accolti molto calorosamente, tanto che ci risulta difficile segnalare un brano piuttosto che un altro. Brava comunque la band a proporre un po’ di tutto nei cinquanta minuti a sua disposizione… giusto il primo omonimo EP è stato ignorato. Lo show è dunque risultato molto gradevole… era dura riuscire a competere con i BTBAM, ma i The Dillinger Escape Plan hanno tuttavia fatto la loro bella figura, puntando, a differenza dei loro amici/colleghi, molto sul fisico e sull’impatto. Dal vivo, sempre una garanzia.

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