19/11/2007 - The Ocean + Intronaut + War From A Harlots Mouth @ London Underworld - Londra (Gran Bretagna)

Pubblicato il 22/11/2007 da
A cura di Luca Pessina
 
Primo tour europeo di supporto al nuovissimo “Precambrian” per i berlinesi The Ocean, i quali, per l’occasione, hanno deciso di allestire un bill d’eccezione, comprendente la rivelazione Intronaut e i concittadini War From A Harlots Mouth, questi ultimi già visti in tour qualche mese fa di spalla ai Dying Fetus. Stranamente, l’Underworld non era pieno come al solito, ma ciò è con tutta probabilità da imputarsi al concerto di Mono + Jesu che stava avendo luogo sempre a Londra la sera stessa… le band si rivolgono, a grandi linee, allo stesso pubblico e pare che molti londinesi abbiano preferito seguire la performance del gruppo giapponese, il quale passa da queste parti solo di rado. Lo show dei The Ocean e dei loro compagni di tour è stato comunque decisamente interessante… tutte le band hanno fatto la loro bella figura e il centinaio di fan presenti è rimasto altamente soddisfatto.

WAR FROM A HARLOTS MOUTH

Appena il gruppo tedesco ha calcato il palco, ci si è accorti che alla voce c’era Nico dei The Ocean: a quanto pare, i nostri hanno litigato con il vecchio frontman alcune sere prima e quest’ultimo ha deciso di lasciare la band nel bel mezzo del tour. Poco male, perchè Nico ha dimostrato di essere un rimpiazzo più che adeguato, mettendo in mostra anche una presenza scenica molto più matura ed efficace. Ovviamente la band ha messo le cosiddette mani avanti all’inizio della performance, scusandosi per la situazione di emergenza, tuttavia l’esibizione alla fine non è risultata per nulla scadente. Pezzi come “Riding Dead Horses Is A Fucking Curse” o “Fighting Wars With Keyboards” non hanno perso un briciolo del loro impatto e il pubblico ha gradito molto quanto proposto dal quintetto, complessivamente non ancora sui livelli dei più quotati colleghi The Red Chord e Ion Dissonance, ma in evidente crescita. Teniamoli d’occhio.

INTRONAUT

Da gente che ha militato in formazioni come Exhumed e Uphill Battle ci si aspettava uno show molto fisico, invece gli Intronaut sono parsi una band che non ama troppo faticare on stage. Suonano perfettamente e, senza dubbio, trasmettono emozioni, ma sembra che a nessuno dei musicisti interessi dialogare più di tanto con il pubblico o muoversi sulle assi del palco. Pazienza… la musica è sempre la cosa più importante, e su quella non c’è stato proprio nulla da ridire. Sorta di Mastodon più complessi e cerebrali, gli Intronaut avrebbero potuto risultare un po’ indigesti in sede live, soprattutto a chi non aveva mai avuto modo di ascoltarli su CD, invece dei suoni splendidi hanno agevolato di molto il compito del quartetto, che ha riproposto i brani più significativi del debut “Void” e la nuova composizione “The Challenger” in maniera assai efficace e coinvolgente. Gli astanti hanno gradito molto e un lungo applauso – indirizzato soprattutto all’ottimo bassista – ha sancito la fine del loro show.

THE OCEAN

Ci è voluto un bel po’ per preparare il palco per i The Ocean: il collettivo è in tour con ben sei dei suoi elementi e il sound check ovviamente richiede tempo. Inoltre, non vanno sottovalutati l’allestimento e la messa a punto di un notevole impianto luci che i nostri sono soliti portare con loro ad ogni tour. Dopo quasi mezz’ora di “lavori in corso”, le luci si sono però finalmente spente e i musicisti hanno fatto il loro ingresso sulle note di un intro molto evocativo. Lo spazio per tutti, come previsto, era striminzito, quindi i The Ocean hanno cercato di limitarsi nei movimenti per evitare che qualcuno si prendesse una chitarrata in testa! Giusto i due frontman – Nico Webers e il nuovo arrivato Mike Pilat – hanno avuto maggiore libertà d’azione, esibendosi a strettissimo contatto con le prime file e lasciandosi sovente andare a del sano headbanging, mentre i chitarristi e il bassista non hanno fatto altro che suonare, svolgendo, tra l’altro, un lavoro egregio. Nonostante le sue composizioni siano molto intricate, la band è infatti davvero abile in sede live: riesce a riproporre ogni passaggio quasi come su CD e conferisce alle tracce più heavy un impatto decisamente notevole, a tratti quasi da gruppo metal-core. Come ovvio, le orchestrazioni incluse nei pezzi di “Precambrian” o i vari inserti di tastiera erano pre-registrati, tuttavia nessun brano è risultato troppo freddo al nostro orecchio. “Orosirian”, “Hadean” e “The City In The Sea” sono stati, a nostro avviso, i momenti migliori dell’esibizione, ma ci sentiamo di affermare che l’intera ora di musica offerta dai The Ocean sia stata veramente di alta qualità. La band è cerebrale, ma dal vivo – coadiuvata anche da un gioco di luci magnifico – riesce ad offrire uno spettacolo intenso e sempre coinvolgente. Pollice in sù, quindi… ora speriamo di poter riammirare il collettivo su un palco più grande e magari con un vero quartetto d’archi al seguito: si tratterebbe di un’esperienza indimenticabile!

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.