A cura di Maurizio Borghi
Foto di Riccardo Plata
Assenti da molto sui palchi italiani, i Trivium tornano con un sold out assicurato in una data anomala: strano che capiti un concerto il sabato sera, ancor più strano vederli in una location così poco capiente, che come da copione ha esaurito tutti i biglietti disponibili. Sarebbe stato bello vederli con In Flames e Ghost, ma questo privilegio spetterà ad altre nazioni in altro periodo. L’atmosfera, in ogni caso, è assolutamente elettrica, e si respira distintamente non appena il pubblico affezionato valca le soglie del locale, dopo aver aspettato educatamente e sotto la pioggia una ritardata apertura dei cancelli. Se in passato abbiamo visto i Trivium esibirsi in pacchetti importanti, accanto a band davvero significative, gli opener di questa data da headliner del “Defenders Of The Faith III” sono i nostrani Deva, formazione tra gothic metal e progressive che incuriosisce i presenti e offre uno spettacolo interessante, per quanto distante dai gusti della massa. Anche se abbiamo potuto assistere alla loro esibizione solo per pochi minuti, in quanto impegnati a coadiuvare il meet’n’greet con gli headliner, possiamo spendere solo parole positive per la potente voce di Beatrice Palumbo, in contrasto spiazzante con le partiture musicali davvero ardite della formazione.
TRIVIUM
L’orologio segna le 20:40 quando parte l’intro “Capsizing The Sea”, sulla quale i Trivium salgono sul palco, accompagnati da un boato di entusiasmo. Incredibilmente, contro ogni pregiudizio ricorrente verso il club milanese, i suoni sono da subito perfetti: sarà perchè siamo proprio dietro al mixer, ma ogni strumento è perfettamente distinguibile e il mixaggio è potente, preciso e cristallino, proprio come nell’eccellente risultato in studio dell’album “In Waves”. Con la successiva “Drowned And Torn Asunder” viene invece reso evidente come, in contrario alla recente esibizione al Wacken Open Air, i ragazzi di Orlando hanno deciso di pescare uniformemente dalla propria discografia per realizzare una setlist molto varia, capace anche di tralasciare qualche singolo importante (come la richiestissima “Anthem”). Di certo non rinunciano ai pezzi più riusciti dell’ultimo album, come le super ficcanti “Dusk Dismantled”, “Built To Fall”, “Black”, ma siam lontani dai noti sbilanciamenti di alcuni gruppi noti a tutti. Nick Augusto viene presentato al pubblico come parte della metà italoamericana della band, ma i cori sono tutti per Paolo Gregoletto, il minuto bassista che ha ufficialmente abbandonato il broncio degli esordi per diventare il membro della formazione di Orlando più simpatico al pubblico del BelPaese. Ma parliamo del batterista: di sicuro il sostituto di Travis Smith deve terminare la fase di rodaggio considerando le imprecisioni durante il concerto, è altrettanto vero però che il ragazzo ha saputo iniettare davvero tanta energia all’interno del gruppo, arrivando addirittura a velocizzare molti dei pezzi in scaletta, rendendoli di fatto più feroci ed efficaci in nostra modesta opinione. Lo show procede senza sbavature, sorretto da un pubblico decisamente presente, fino al finale affidato a “Pull Harder On The Strings Of Your Martyr”. Ovviamente nessuno crede all’uscita di palco simulata, e nell’attesa degli encore, a sorpresa, viene richiesta a gran voce “Shattered The Skies Above”, inedito composto per il videogame “God Of War III”: Heafy non coglie la richiesta però, chiedendo a Paolo di tradurre il coro a lui indecifrabile, che di fatto cade nel nulla. Poco male in ogni caso, “Kirisute Gomen” e “Throes Of Perdition” chiudono degnamente il concerto, che decreta l’ottimo stato di salute della band di Orlando: i Trivium sono sempre più uniti e solidi, hanno una base di fan fedelissimi e in crescita, si son fatti scivolare addosso chi li bollava come cover band dei Metallica, e soprattutto hanno abbandonato definitivamente quel broncio che, in passato, ha attirato le antipatie di molti tra appassionati, colleghi e addetti ai lavori. La prossima volta li attenderà un club decisamente più capiente!
Setlist:
Capsizing The Sea
In Waves
Drowned and Torn Asunder
A Gunshot to the Head of Trepidation
Dusk Dismantled
The Deceived
Built to Fall
Ignition
Detonation
Down From the Sky
Departure
Like Light to the Flies
Black
Caustic Are the Ties That Bind
Pull Harder on the Strings of Your Martyr
Encore:
Kirisute Gomen
Throes of Perdition
Leaving This World Behind