Report a cura di Davide Romagnoli
Fotografie di Daria Manganaro
In ambito Ulver, sembra ormai onnipresente l’immaginario di “The Assassination Of Julius Caesar”, non solo per le b-side dell’album contenute nel nuovo ep “Sic Transit Gloria Mundi”, ma anche per quanto riguarda le numerose date di questo tour che continua a protrarsi oltre quello slancio iniziale che aveva fatto storcere il naso a molti, per uno stile che in parecchi non avrebbero voluto legare ad un nome di questo calibro. Lo show depechemodiano degli Ulver fa tappa, dunque, anche al Santeria di Milano, dove i norvegesi vengono presentati opportunamente dal fido Westerhus, ormai membro fisso sul palco. Ancora una volta insieme per uno show che non smette di intrigare.
Artista: Ulver| Fotagrafo: Daria Manganaro | Data: 22 novembre 2017 | Venue: Santeria Social Club | Città: Milano
STIAN WESTERHUS
Non deve essere facile per uno come Westerhus presentarsi ad un pubblico che ama sì la sperimentalità, ma fino ad un certo punto. Il chitarrista dell’album, ancora oggi ispiratore di “The Matriarch And The Wrong Kind Of Flowers”, registrato al Vigiland Mausoleum di Oslo, con una temperatura e un riverbero unici, non sembra convincere appieno il pubblico del Santeria. Complici forse dei suoni un po’ sbilanciati e complice anche l’atmosfera molto rilassata e godereccia della situazione, la chitarra del norvegese richiama le tonalità del suo ultimo “Amputation”, uscito per la House Of Mythology, senza riservare forse quella sperimentazione più melliflua dei lavori precedenti, ma procedendo verso un piano più standard (ormai) à la Jonsi. Naturalmente tenuto conto delle grandi qualità di interpretazione e approccio allo strumento che hanno sicuramente sempre contraddistinto il suo modus operandi. Non una serata perfetta per farsi scoprire, almeno nel ruolo di apertura solista, e per fare in modo al pubblico di apprezzare un musicista così profondo come i suoi lavori mostrano senza ombra di dubbio.
ULVER
Interessantissimo (ancora una volta, per chi li aveva già visti in questo tour) il contatto tra la presentazione di Westerhus e l’incipit di “Nemoralia”, capace di cambiare repentinamente le carte in tavola e fare avvicinare l’ormai ricco pubblico sempre più vicino al palco. Il dark pop di “The Assassination Of Julius Caesar” prende ancora una volta la meglio sulla scaletta, presentando ormai una setlist rodata e capace di fissarsi a meraviglia nei suoi momenti più rappresentativi. L’impianto luci e visual non cambia, come una squadra ormai consolidatasi vincente, e così pure il finalone di diciotto minuti di “Coming Home”, iniettato nei cuori dei fan come uno degli esperimenti di stile minimalista più funzionante (e se non ci citano i Depeche Mode si devono tirare in ballo i Nine Inch Nails), o il tormentone di “So Falls The World”, con tanto di lyric video alle spalle. Ma agli Ulver – si sa – non piace ripetersi pedissequamente, ed ecco infatti spuntare, in questa branchia protratta del tour, anche i tre pezzi del nuovo ep, che si integrano naturalmente (per concepimento) nella setlist della serata. Vera chicca è sicuramente l’encore con la cover dei Frankie Goes To Hollywood “The Power Of Love”, reminescenza di un’intera decade, oltre che di un tipo di situazione reinterpretativa che i norvegesi sono ben capaci di offrire (ancora presente, al banchetto del merch, il live al Roadburn del 2013). Westerhus risulta sicuramente una delle carte vincenti, al fianco di Garm, ormai paladino di un’ampia schiera di fan, indomiti a difenderlo anche nei momenti in cui l’intonazione sembra vacillare. Poco importa ai fini della perfezione formale, quando un album come questo riesce a venire eseguito così egregiamente, seppur con le varie mancanze rispetto alla versione in studio. Gli Ulver rimangono una sicurezza e speriamo, anche dopo così tante presenze, di vederli ancora presto sui nostri palchi. Magari con una nuova veste.
Setlist:
Nemoralia
Southern Gothic
1969
So Falls The World
Rolling Stone
Echo Chamber (Room Of Tears)
Transverberation
Angelus Novus
Bring Out Your Dead
Coming Home
The Power Of Love