21/10/2018 - VADER + ENTOMBED A.D. + RESUMED + MORTUARY @ Legend Club - Milano

Pubblicato il 02/11/2018 da

Introduzione e report a cura di Roberto Guerra

Ci troviamo decisamente in un periodo favorevole per tutti gli estimatori del metal estremo e, tra i numerosi eventi dedicati alle sonorità più macabre e sanguinolente, non potevamo assolutamente permetterci di lasciarci sfuggire la serata, prevista in quel del Legend Club di Milano, con protagoniste ben due tra le entità più iconiche e rappresentative del death metal vecchia scuola di matrice tipicamente europea. Dalla Svezia alla Polonia il tragitto è lungo, ma quando si tratta della condivisione di un ruolo di rilievo all’interno della storia di un filone tanto caro a una folta schiera di appassionati, decisamente due band non potrebbero essere più vicine di così. Purtroppo, possiamo anticiparlo senza problemi, della suddetta folta schiera non vi sarà poi molta traccia, considerando che, al momento del picco massimo, l’affluenza rimarrà comunque relativamente distante da un possibile sold out, nonostante le dimensioni non particolarmente fuori scala del locale in questione; ciò causato, fors’anche, dall’atteso derby Inter-Milan previsto all’incirca per il medesimo orario. Aldilà di ciò, le premesse per un evento da promuovere e ricordare con entusiasmo ci sono tutte, perciò bando alle ciance e cominciamo subito con il primo dei quattro atti previsti per la serata, ma non prima di aver nuovamente ringraziato il Legend Club per l’ospitalità e per l’ottimo lavoro svolto. Buona lettura!


MORTUARY

Tanto per cambiare, partiamo già con gli imprevisti: a quanto risulta, infatti, sarebbero dovuti essere gli italiani Resumed a dare il via alla danza macabra, ma a quanto pare, per motivi non meglio chiariti, è stata necessaria un’inversione in corsa che ha costretto i francesi Mortuary ad anticipare il loro breve show, destinato ahinoi a tenersi di fronte ad un pubblico di appena una decina di persone, a dir tanto. Date le circostanze, spendiamo poche parole per questa esibizione iniziale ad opera di una sottovalutatissima realtà francese, la cui carriera prosegue in verità da quasi trent’anni, durante i quali è stata in grado di immettere sul mercato appena cinque full-length a base di purissimo death metal old school. La breve scaletta odierna rispecchia perfettamente il filone di appartenenza, trattandosi di pochi estratti dotati comunque della giusta dose di violenza, abbinata anche a una presenza scenica di discreto livello, nonostante una affluenza attuale pressoché inesistente. Generalmente, quando assistiamo a uno show a base di ruggiti in growl e sfuriate chitarristiche, seppur un po’ pasticciate in questo caso, soprattutto in fase solista, sono il moshpit e l’energia a farla da padrone, ma è evidente che con un locale praticamente vuoto non ci si potesse aspettare nulla di diverso da ciò che alla fine è effettivamente stato.

RESUMED

Passiamo ora da una proposta dal sapore old school ad una decisamente al passo coi tempi e orientata verso un utilizzo più marcato della tecnica strumentale; il secondo album degli abruzzesi Resumed è uscito sul mercato pochissimi giorni fa, e quale miglior occasione per fare un po’ di sana promozione in sede live? Sebbene buona parte dell’ancora poco numeroso pubblico presente sia tendenzialmente più orientato su stilemi meno elaborati, bisogna ammettere che il talento di questi quattro ragazzi risulta perfettamente riconoscibile sin dai primi rintocchi, anche se il sound inizialmente equalizzato in maniera a tratti approssimativa ha reso abbastanza difficile fruire al meglio dei singoli elementi che compongono la loro proposta: in particolar modo la voce del frontman Daniele Presutti si è rivelata piuttosto ostica da distinguere all’interno di un muro sonoro discretamente solido, ma anche relativamente confuso e non sempre dotato del giusto impatto. Per il resto, come dicevamo, il songwriting si attesta su buoni livelli, così come anche l’esecuzione tecnica di una band che da questo punto di vista sa decisamente il fatto suo. Per questo ci sentiamo comunque di dire che i Resumed abbiano recitato bene la loro parte, riuscendo a farci scaldare adeguatamente prima dei due principali atti dello spettacolo odierno.

ENTOMBED A.D.

Si potrebbero fare numerose critiche sull’attuale formazione che porta il nome di Entombed A.D., soprattutto tenendo conto della presenza del solo vocalist Lars-Goran Petrov in veste di unico membro originale di una delle realtà che più di tutte hanno permesso al death metal di affermarsi sul territorio europeo; noi però non siamo qui per alimentare polemiche o riflessioni di sorta, quanto più per analizzare un’esibizione che promette forti dosi di violenza e nostalgia per tutti gli amanti dell’iconica band svedese. La recente “Midas In Reverse” è rappresentativa, insieme alle successive “Second To None”, “Dead Dawn” e “Fit For A King”, della volontà della formazione odierna di proporre nuovo materiale dal vivo tanto quanto su disco, anche se era tutto sommato prevedibile che il fomento maggiore si potesse manifestare in concomitanza delle varie “Stranger Aeons”, “Eyemaster”, “Living Dead”, “Out Of Hand”; tutte risalenti a quel periodo tanto amato in cui gli Entombed avevano pochi rivali in Europa in termini di qualità del prodotto e capacità di coinvolgimento. Seppur la line-up, al di fuori ovviamente del sopracitato vocalist, sia differente da quella che tutti noi abbiamo imparato ad amare, bisogna comunque ammettere che ogni singolo musicista svolge perfettamente il suo compito, riuscendo a rendere quasi a puntino persino il poker d’assi finale a base di “Revel In Flesh”, “Wolverine Blues”, “Left Hand Path” e “Supposed To Rot”. Alla luce di ciò, pur con ogni possibile critica da tenere in considerazione, possiamo ritenerci comunque più che soddisfatti da questa incarnazione di una band da noi così amata, in grado ancora di tenere dei concerti esaltanti e adrenalinici, come si può ben notare da una reazione finalmente degna di questo nome da parte di un pubblico decisamente più nutrito che in precedenza. La speranza di avere nuovamente gli Entombed originali chiaramente rimane, ma nel frattempo di show come questo possiamo farne tranquillamente una bella scorpacciata.

Setlist:

Midas In Reverse
Stranger Aeons
Second To None
Eyemaster
Dead Dawn
Living Dead
Out Of Hand
Fit For A King
Revel In Flesh
Wolverine Blues
Left Hand Path
Supposed To Rot

VADER

Sulle note furenti dell’immortale “Ace Of Spades” fanno il loro ingresso sul palco i bardatissimi membri di una delle band che ha permesso alla Polonia di diventare un paese di riferimento per tutti coloro che a colazione mangiano pane e metal estremo della natura più oscura e blasfema. Quest’oggi i Vader hanno in programma di proiettare tutti i presenti lungo l’intero corso della propria lunga carriera, con una setlist ampia e variegata, in grado di spaziare tra classici come le iniziali “Dark Age”, “Vicious Circle” e “Sothis”, fino anche a estratti più recenti e ugualmente apprezzati, tra cui spiccano senza dubbio le varie “Never Say My Name”, “Prayer To The God Of War” e “Triumph Of Death”. Se si è degli amanti del genere in questione, si può tranquillamente affermare che Piotr e compagni abbiano messo in piedi uno spettacolo memorabile e caratterizzato da forti dosi di esaltazione e collera, in cui l’unica intenzione è quella di fornire un’ora e mezza al limite dell’impeccabile per ogni fan, senza ovviamente lasciare nulla al caso. L’intera band è in forma smagliante, tanto da permettere al carismatico frontman di dare il meglio di sé mentre il suo socio Marek ‘Spider’ Pajak fa sfoggio di tutta la sua tecnica sulla sei-corde, mentre ovviamente Tomasz ‘Hal’ Halicki e James Stewart reggono un comparto ritmico incrollabile e da moshpit sfrenato. Forse qualche leggero problema tecnico ha inizialmente reso meno semplice un prosieguo perfetto dello show, ma in nessun modo ci sentiamo di giustificare i gravi insulti a sangue freddo provenienti da un paio di elementi del pubblico ai danni di roadie e tecnici (o più che altro alle loro madri); vogliamo anzi approfittare per ricordare ai gentili lettori che le persone che lavorano possono anche intercorrere in complicazioni, ma non per questo risulta necessario diventare degli incivili, per non dire anche di peggio. Allo stesso modo, vogliamo invitare alcuni estimatori a non prendersi troppo sul serio, tentando addirittura di impedire ad altre persone paganti di divertirsi con tanto di minacce e sguardi truci. In questi momenti purtroppo ci dimentichiamo che l’importante dovrebbe essere la musica e la passione per essa; quella stessa passione che i Vader stanno riversando su tutti noi, toccando il picco massimo nell’encore con la attesissima “Helleluyah!! (God Is Dead)”, dopo la quale il massacro giunge al termine tra le ovazioni e gli applausi di un pubblico che ha decisamente esaurito la propria scorta di adrenalina, e che ora si appresta a tornare a casa in vista del maledetto lunedì mattina imminente.

Setlist:

Dark Age
Vicious Circle
Sothis
Silent Empire
Black To The Blind
Testimony
Kingdom
Fractal Light
Carnal
Wings
Epitaph
Never Say My Name
The Red Passage
Prayer To The God Of War
Triumph Of Death
Cold Demons
Helleluyah!!! (God Is Dead)

 

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.