30/10/2025 - W.A.S.P. @ Live Music Club - Trezzo Sull'Adda (MI)

Pubblicato il 03/11/2025 da

Da sempre ci sono concerti più chiacchierati di altri: possiamo tranquillamente considerare questa ultima calata degli W.A.S.P. sul territorio italiano come uno dei più discussi degli ultimi anni, almeno dalle nostre parti.
Sicuramente per i due rinvii, di cui uno risalente solamente alla scorsa estate – con solo ventiquattro ore di preavviso – a causa di un traghetto cancellato che avrebbe impedito all’attrezzatura da palco di arrivare in tempo. Sbuffi degli appassionati a parte e conseguenti rimborsi, la data è stata poi riprogrammata per il 30 ottobre e stavolta non c’è stato bisogno di gesti scaramantici particolari per farla realizzare nella maniera più consona.

Ritornando a questioni magari più ‘spinose’, il buon Blackie Lawless negli anni ha fatto parlare di sé anche per dichiarazioni politiche che non sono piaciute a tutti – visto il suo endorsement pubblico al presidente Trump – e ha anche affrontato una ricorrente polemica silenziosa sull’utilizzo di basi e aiutini vari durante le esibizioni dal vivo, a cui ha risposto pubblicamente in alcune interviste.
Dobbiamo comunque dire che quest’ultimo tema non è propriamente una novità e non riguarda solo gli WASP: risulta invece sempre più spesso trasversale a molte delle grandi realtà del passato che si ritrovano ad affrontare l’inesorabile avanzare dell’età.
Tornando all’aspetto più strettamente musicale (e decisamente più interessante), negli ultimi due anni Blackie Lawless sta portando in giro uno spettacolo chiamato “Album One Alive”, celebrando il quarantesimo compleanno di uno dei debutti più importanti di sempre nell’hard rock/heavy metal statunitense degli anni Ottanta.
La scaletta, ormai decisamente pubblica, prevede l’esecuzione per intero del disco più una seconda parte con diversi classici. Nel guardare vari video in rete e recensioni varie, le nostre aspettative erano abbastanza alte e ci siamo quindi recati al Live Club di Trezzo, con la speranza di confermarle. 

Entriamo poco dopo le nove al Live Club, visto che non sono previste band di supporto e l’arrivo degli W.A.S.P. è fissato da lì ad una mezz’ora. Ci accoglie un locale già quasi pieno, a conferma che i fan italiani non si sono allontanati dalla band di Blackie, nonostante tutto. Non ci risulta che sia stato poi dichiarato il sold-out, ma il locale risulterà decisamente affollato, anche se mai invivibile.
I quattro prendono possesso del palco in orario e le prime impressioni sono sicuramente positive, grazie ad una installazione di palco con pannelli e maxischermi che aiutano ad immergersi in un’atmosfera rètro. I video e le immagini in rotazione (alcuni sono proprio i videoclip realizzati negli anni) sono proprio indovinati e fanno da contraltare adeguato all’esibizione dei nostri.

W.A.S.P. – Live Club – 30 ottobre 2025 – foto Pamela Mastrototaro

La qualità di un palco adeguato nei tour celebrativi a volte fa davvero la differenza, e nel tempo abbiamo visto anche cose non propriamente accettabili: nonostante sia stato un grandissimo concerto, il recente passaggio dei Savatage aveva utilizzato animazioni piuttosto discutibili e semplicistiche.
Il buon Blackie invece sembra ancora avere il buon gusto necessario, e infatti l’atmosfera che si crea in pochi minuti è quella giusta. I suoni sono buonissimi fin dall’inizio e resteranno tali, almeno dalla nostra posizione un po’ arretrata ma centrale, dietro al banco mixer.

L’esecuzione del disco include ovviamente classici senza tempo come “Hellion”, “I Wanna Be Somebody”, “L.O.V.E. Machine”, “Tormentor” ma soprattutto una delle più belle ballad mai concepite, quella “Sleeping In The Fire” che non sembra essere invecchiata di un giorno.
E’ proprio in questa sede, dopo tanti anni, che riascoltiamo con piacere anche il resto della tracklist, con brani rimasti minori come “School Daze” o “B.A.D.”, avendo la conferma che gli W.A.S.P. hanno meritato tutto il successo avuto al tempo.

Blackie Lawless conferma uno stato di forma notevole, lontano dai chili di troppo che avevamo osservato in più occasioni nella scorsa decade: tra l’altro non si perde tanto in chiacchiere, ringrazia il pubblico italiano e snocciola qualche brevissimo aneddoto che non stona.
Finita la prima parte, i nostri si congedano per ritornare con un medley di “Inside The Electric Circus/I Don’t Need No Doctor/Scream Until You Like It” e altre perle come “Forever Free”, una versione asciugata di “The Headless Children”, “Wild Child” con una introduzione chitarra/voce parecchio bluesy e la conclusiva, rituale “Blind In Texas”.

W.A.S.P. – Live Club – 30 ottobre 2025 – foto Pamela Mastrototaro


L’esibizione non è stata lunghissima, ma si è rivelata soddisfacente: Blackie sembra essere ancora in forma e si è dondolato con disinvoltura più volte sull’ormai classico supporto da microfono d’acciaio con teschi e tibie; l’attitudine di Mike Duda e di Mike Blair è ormai più che rodata e se nella memoria collettiva ‘l’altro’ W.A.S.P. per eccellenza resterà sempre quel matto di Chris Holmes (e averlo rivisto nei videoclip in rotazione fa sempre un certo effetto), non possiamo davvero lamentarci della formazione delle ultime due decadi.

Resta un’ultima considerazione: è tutto autentico quello che abbiamo sentito? A parere di chi scrive, se ci sono stati ritocchi di qualche tipo, sono stati gestiti bene, e nell’improvvisata parte chitarra/voce di “Wild Child” tutto sembrava avere un suo senso.
Lo stesso si può dire di tutte le altre situazioni, dove le backing vocals non sono mai sembrate eccessive e il mixaggio complessivo dei suoni è rimasto fedele. D’altronde, in un mondo in cui la tecnologia al servizio dei concerti è ormai parte fondamentale, non è per forza detto che gli ‘aiutini’ digitali siano necessari solo alle vecchie glorie per compensare possibili affanni fisici; allo stesso tempo, per l’ascoltatore medio quello che conta in fondo è una resa adeguata dello show.
Qualsiasi sia la verità completa, quello che ci ha offerto la truppa di Blackie Lawless pochi giorni fa è stato decisamente adeguato, in tutti i sensi. A noi basta così.

 

W.A.S.P.

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