02/08/2002 - Wacken Open Air 2002 – Terza Giornata @ Wacken - Wacken (Germania)

Pubblicato il 12/06/2003 da

Il report della terza ed ultima giornata dell’edizione 2002 del mitico festival!

STORMWITCH

Ad aprire il terzo ed ultimo giorno di questo Wacken Open Air sono stati i redivivi STORMWITCH e, già dalle prime note dell’opener ‘Dance With The Witches’, la band guidata da Andy Muck ha dimostrato tutto il suo valore. Tra brani nuovissimi e vecchie glorie come ‘Stronger Than Evil’, ‘Ravenlord’ e ‘Walpurgis Night’, gli Stormwitch convincono e lasciano ben sperare per il futuro! True masters of black romantics!

WIZARD

Ridicoli i WIZARD! Se nell?attitudine ‘alla Joey DeMaio’ la band non ha nulla da imparare, sul fronte live non hanno proprio convinto. Il power metal che su disco risulta piacevole qui è stato rovinato dalla scarsa capacità della band, brava invece nel divertire con fuochi d’artificio, fontane luminose sulle chitarre e sangue finto. Inutili.

AMON AMARTH

Strano concerto per gli AMON AMARTH: la band sembra che abbia voluto suonare quasi esclusivamente il proprio materiale più lento e monolitico, cosa che alla lunga ha davvero stancato parte dell?audience. Per fortuna, a risollevare le sorti del concerto, è arrivata la bella ‘Ride For Vengeance’ ed è stato presentato anche un pezzo nuovo dal titolo di ‘Death In Fire’, un classico midtempo in stile Amon Amarth dotato di un bello stacco centrale epico e melodico.

VICIOUS RUMORS

Geoff Thorpe ed i VICIOUS RUMORS hanno ancora una volta fatto scuola. Forti del mostruoso vocalist Brian O’Connor, la cui prestazione ha avuto dell’incredibile, la band americana ha stregato il Wacken partendo da una vecchia ma sempre valida ‘Digital Dicator’ per arrivare a toccare i propri ultimi lavori. Come sempre Geoff su palco trasmette una carica senza pari, e la sua furia nel gettarsi in assoli al fulmicotone ha reso unico questo spettacolo. I Vicious Rumors, continuando così, sono sulla giusta strada per tornare ai vecchi fasti!

NUCLEAR ASSAULT

Gran bel concerto per i NUCLEAR ASSAULT che in un’ora hanno sciorinato tutti i propri classici mettendo definitivamente in crisi la grossissima folla che ai piedi del True Metal stage era letteralmente alienata dal caldo infernale. Danny Lilker si è dimostrato un vero animale da palco ma tutta la band ha girato benissimo offrendo uno spettacolo davvero ragguardevole. Grandissima, poi, l’esecuzione di ‘Hang The Pope’, brano simbolo degli statunitensi.

IMMORTAL

Davvero scadente, purtroppo, l’esibizione degli IMMORTAL, che sono apparsi svogliati e parecchio imprecisi. La loro setlist ha tenuto conto quasi esclusivamente degli ultimi tre album, quelli con cui la band ha raggiunto il definitivo salto di qualità in termini di vendite, lasciando così a bocca asciutta i numerosi fan della prim’ora presenti quest’oggi. Una giornata storta può capitare a tutti, ma speriamo che non diventi un’abitudine.

EXODUS

Se i Nuclear Assault sono stati superlativi, lo stesso purtroppo non si può dire degli EXODUS, altra storica thrash metal band presente quest’oggi. C’è da dire che la band ha iniziato il proprio concerto in maniera esemplare, snocciolando classici come ‘A Lesson In Violence’ e “The Last Act Of Defiance” ma si è poi persa per strada perdendo lucidità e compattezza. Purtroppo i due nuovi brani presentati non sono parsi un granché, e ci sono volute ‘Bounded By Blood’ e ‘Strike Of The Beast’ a riportare il concerto ad un livello consono alla caratura dei nostri. Una buona performance ma forse ci si aspettava qualcosa di piu’!

HYPOCRISY

Gli HYPOCRISY ormai sono inarrestabili: dopo aver raso al suolo il Pala Aquatica di Milano in occasione del No Mercy festival i nostri hanno ben pensato di distruggere Wacken ancora una volta e, in particolare, il Black Metal stage. L’esecuzione è stata superba e la scaletta identica a quella di Milano (perciò ricca di classici). Peter Tagtgren è ormai il re del metal estremo, impossibile competere con lui quanto a carisma e professionalità!

EDGUY

Classico show quello dei giovani EDGUY. Tobias Sammet e compagni, forti di un minimo di scenografia su palco, sono migliorati dalle ultime date italiane. La chitarra di Jens non perdona e l’ugola di Tobias non ha mai perso colpi. A differenza di altri colleghi, gli Edguy sono sempre divertenti da vedere…bravi!

BLIND GUARDIAN

Il pubblico concentrato sul True Metal Stage per il concerto dei BLIND GUARDIAN sembrava infinito, tanto da non sfigurare rispetto ai concerti di un nostro Ligabue o Vasco Rossi! La band tedesca ha suonato un concerto memorabile, purtroppo penalizzato dalla solita voce di Hansi Kursch, apparentemente non più in grado di tornare ai vecchi livelli. Strumentalmente parlando gli altri ragazzi sono ineccepibili, lo show è stato caratterizzato da perle come ‘Lord Of The Rings’ e dall’esecuzione integrale di ‘…And Then There Was Silence’, oltre tredici minuti di canzone! Un Thomen particolarmente in giornata ha cadenzato i pezzi meglio di un metronomo: è stato lui il vero protagonista della serata! Promossi anche i bardi ciechi!

UNLEASHED

Per nulla intimoriti dal fatto di dover suonare contemporaneamente con gli headliner Blind Guardian, gli UNLEASHED hanno messo a ferro e fuoco il Party Stage donando agli inaspettatamente tanti presenti uno show davvero coinvolgente. Johnny Hedlund non ci ha risparmiato i suoi soliti discorsi ‘alla Manowar’ sulla potenza dellìheavy metal ma, per fortuna, sono stati i brani suonati ad essere i protagonisti, con le varie ‘Shadows in the Deep’, ‘Victims Of War’ ed ‘Into Glory Ride’ a scatenare il pogo sotto al palco. Ora e sempre…Death Metal Victory!

KREATOR

I KREATOR hanno proposto la stessa scaletta del Gods Of Metal ma con maggiore grinta e con dei suoni all’altezza della situazione. Splendide come sempre ‘People of The Lie’, un vero e proprio anthem, e ‘Extreme Aggression’, preceduta come sempre da un breve discorso di Mille Petrozza. Purtroppo, nuovi brani come ‘Servant In Heaven/King In Hell’ e ‘All Of The Same Blood’ sono un po’ troppo prolissi per i miei gusti, e dal vivo preferirei ascoltare brani un po’ più diretti come ‘Lost’ o ‘Come Of Souls’ ma comprendo le esigenze della band, che deve prima di tutto promuovere l’album più recente.

GREEN CARNATION

Incredibile concerto quello dei Norvegesi GREEN CARNATION! La band guidata da Tchort (ex Emperor, Satyricon e ora anche in Carpathian Forest e Blood Red Throne) è riuscita nell’impresa di suonare l’intero ultimo album, ‘Light Of Day, Day Of Darkness’, costituito da un unico brano di ben 60 minuti, senza un attimo di sosta! Fantastica la prova strumentale di tutta la band che ha riproposto il disco in modo fedelissimo, ed estasiato i presenti con la propria miscela di My Dying Bride, In The Woods, Opeth, Pink Floyd e Anathema. Per chi scrive l’apice della terza giornata. Complimenti.

U.D.O.

Quando il piccolo, grande Udo è sceso sul palco, tutti i tre giorni di questo festival non hanno contato più niente! Il nonno dell’heavy metal è stato il protagonista assoluto, almeno per il sottoscritto. A parte tre pezzi della sua carriera solista, tra cui ‘Men And Machine’ e la bella ‘Holy’, gli U.D.O. hanno proposto uno show nel nome dei seminali Accept! Non è importante oggi citare i brani suonati ormai oltre un mese fa, tutti sono stati magnifici, il feeling tra band e pubblico era alle stelle e la band viaggiava su livelli quasi disumani. Ancora una volta gallina vecchia fa buon brodo, e i dinosauri del metal hanno lasciato un’importante eredità per le nuove leve! Andandomene verso il palco dove si sarebbero esibiti gli Onkel Tom, un senso di soddisfazione mi ha pervaso: il solo veder Udo è valso i millecinquecento chilometri del viaggio.

ONKEL TOM ANGELRIPPER

Lo show degli ONKEL TOM è congegnato nel nome dell’allegria e della demenzialità. Tom Angelripper, la band e decine di persone sul palco hanno cantato suonato e scherzato, il tutto in nome del metal e della birra. Certo, dopo una performance come quella degli U.d.o. nulla mi avrebbe potuto impressionare, ma ascoltare ancora una volta questa band ha concluso in bellezza il mio ennesimo Wacken! Alla prossima!

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