A cura di Maurizio Borghi, foto di David Scatigna
Pertutti i pipistrellini e soprattutto per le giovani goth girl italiane:Halloween è passato, ma di tempo per festeggiare e sfoggiare le ultimebizzarre invenzioni di look ce n’è ancora, perché dopo l’apparizione alFlippaut Festival i Wednesday 13 sono tornati in Italia! Quale migliorecornice del Transilvania Live di Milano, poi, per amplificare almassimo lo shock horror rock con sangue di pomodoro che il gruppo ècapace di liberare, nella tipica atmosfera festaiola dello street-glame dell’hard rock ottantiano? I fan fedelissimi dei buoni Wednesday 13(che, diciamolo, vivono parecchio del fascino riflesso dei Murderdolls)non abbandonano di certo il loro beniamino, anche se il locale nonrimane di certo affollato. Saccheggiate le borse del trucco ed esauritele bombolette di lacca, eccoli con le corna alzate ad inneggiareall’ennesimo anthem horrorifico…
WEDNESDAY 13
La cassiera del Transilvania era quasi in lacrime a inizio serata, mapiano piano il locale si è riempito in maniera costante, fino adarrivare ad un pubblico non ragguardevole ma onesto, deciso adivertirsi con il sano rock ‘n roll di cui molti sembrano avereappetito ultimamente, guardando l’interesse che suscitano moltesensazioni nordeuropee e qualche sballato americano. I presenti possonoessere divisi tra giovanissime e discinte bambole cybergotiche,agghindate rigorosamente in nero e con trucco pesante, per lo piùscollate o scosciate per strappare un bacio e una foto ai componentidel gruppo (ci vuole coraggio, se parliamo di Ghastly o Kid Kid, vedile foto!), e maschietti divertiti, assortiti tra il vecchio glamsternostalgico che capeggia nella saletta Cathouse dello Zoe di Milano esemplici estimatori del debutto della band. Dopo la breve apparizionedei connazionali Naughty Whisper, forti di un glam street rocksimpatico e di intrattenimento, tocca subito ai nonmorti. Il pregiomaggiore dei Wednesday 13 è la leggerezza, quella stessa scanzonataleggerezza di horror movie di serie B che affollano la sottoculturaamericana, fatta di fast food (altra grande mania del gruppo) feste diHalloween, cinismo e divertimento poco impegnato. Il piccolo palco delTransilvania è agghindato con teschi e amenità varie, pronto perricevere il gruppo, dopo una breve intro, sulle note di “House By TheCemetary”. I quattro sono oramai affiatati, e lo show super rodato,nulla a che vedere con molti sideproject campati in aria a destra e amanca. Piggy è sicuramente la spalla migliore che Wednesday potessetrovare sulla piazza, scatenato sul palco non disdegna assoli e posedegne del miglior rocker, tanto da attirare moltissimi favori anche daparte del gentil sesso. La scaletta ripropone, come fatto qualche mesefa a Bologna, l’album per intero o quasi, guarnito da hit “minori” delprogetto Murderdolls come “197666” e “Dawn Of The Dead”, e da altreperle come la cover di “R.A.M.O.N.E.S.” dei Motorhead e, su tutte,l’eccezionale anthem “R.A.M.B.O.”, dedicato all’eroe numero uno deglieighties, direttamente dal repertorio dei Frankenstein Drag Queen FromPlanet 13. Come sottolineato da Pig stesso, oramai le nuovecomposizioni hanno definitivamente preso il pubblico, e sono diventateattese e cantate come quelle dei ‘dolls, il quale riferimento continuoè sì vantaggioso ma comincia a diventare davvero scomodo per icomponenti di una band che vorrebbe costruirsi una propria identità eguadagnare credibilità. Si scivola via tranquillamente tra una song el’altra, con suoni azzeccati e nessun intoppo tecnico, lasciandositrascinare, muovendo la testa e alzando le corna, fino alle conclusive”Bad Things”, nuovo singolo, “FUCK” e la irrinunciabile “I Walked Witha Zombie”. Tempo di finire le birrette nel locale e di scattare le fotoricordo con gli idoli, e le pipistrelline tornano tutte a casacontente, assieme ai rocker e a tutti gli altri, lieti per il belviaggetto in Transilvania… Rock n’ roll!
Potete vedere e scaricare le foto scattate alla band qui (richiede Flash Player).