Report a cura di Davide Romagnoli
Sheffield e mentalità DIY uniscono le due band di questa serata tutta metalcore al Traffic di Roma. Per primi i Rolo Tomassi, nome tratto da un dialogo di “L.A. Confidential” il cui ruolo di apripista funge allo stesso tempo da curiosa opportunità di conoscere una delle band più interessanti d’oggigiorno del South Yorkshire, con la loro miscela di mathcore e alternative dalla sicura presa emozionale. Headliner della serata sono invece i ben più noti While She Sleeps, reduci da “You Are We”, un album ottimamente criticato che fa però virare i percorsi più metalcore epici del quintetto di Lawrence Taylor verso tonalità orientate ad un appeal più ampio, avvicinandoli (e non solo per il noto featuring) agli ultimi panorami di certi Bring Me The Horizon. Il tono della serata è sicuramente dettato da una grande attesa per le prime apparizioni romane per entrambe le band inglesi.
ROLO TOMASSI
All’alba della quinta fatica discografica, in uscita il prossimo marzo, il quintetto di Sheffield sdogana il proprio math-rock funambolico e caotico anche nelle zone della Capitale. Prima volta a Roma per la band dell’affascinante Eva Spence, ancora una volta in grado di offrire la sua performance aggressiva e accattivante celata dietro movenze suadenti e raffinate, che però lasciano trapelare una profondità di passione ed energia di quelle più sane ed entusiasmanti. Di sicura matrice musicale classica e traviati poi dalle sghembe devianze di certi The Dillinger Escape Plan e The Mars Volta, i Rolo Tomassi si accostano subito ad un genere difficile da proporre dal vivo, senza – se non altro – le giuste carte in regola tecniche e performative capaci di accattivarsi l’audience. Carte in regola che i tredici anni di carriera hanno permesso alla band dei fratelli Spence di riuscire a sfoderare in pieno, a modellare le loro derive melodiche e ad approfondire un comparto ritmico (Tom Pitts sicuramente è stata un’aggiunta notevole) che in sede live si offre in tutta la sua bellezza. Una band assolutamente da non sottovalutare e che speriamo – come sembra intuirsi dalle parole di James Spence – di rivedere prestissimo in Italia.
WHILE SHE SLEEPS
‘You are we’. La poetica del do-it-yourself appare ormai consolidata – almeno nella grande facciata – per il quintetto di Sheffield, che introduce subito il discorso con il primo bolide del nuovo lavoro. Immediatamente ci si accorge che ancora una volta i ragazzotti inglesi ci sanno fare, i suoni sono potenti al punto giusto e il pubblico risponde a tono fin dai primi cori del brano. Prosegue in pompa magna il discorso iniziale con altri tre brani-saetta come “Seven Hills”, “Brainwashed” e “Death Toll”, capaci di mettere le carte in tavola rapidamente. I While She Sleeps fanno sul serio e al Traffic si comincia già a salire sul palco e a buttarsi sulla folla. Pian piano, però, i circle pit e la violenza iniziale si scansano e fanno posto ai brani più easy del nuovo lavoro, come “Empire Of Silence”, “Feel”, “Steal The Sun” (dove si sente fin troppo l’eco Linkin Park), fino ad arrivare ad un finale piuttosto moscio – rispetto a certi momenti precedenti – con “Silence Speaks” e “Hurricane”, durante le quali però il pubblico presente, soprattutto i più giovani, sembra apprezzare notevolmente l’impatto più catchy e coinvolgente di certi chorus e break. Impossibile comunque non notare che le composizioni, orientate verso quel carattere più epico, battagliero e quasi magniloquente di certi vecchi pezzi, ad esempio “This Is The Six”, siano un notevole momento più brillante e significativo all’interno di una scaletta di questo tipo. Sicuramente più radiofonici e comunque ben composti , i singoli nuovi fanno dunque rimpiangere quel carattere originale e potente dei primi lavori degli inglesi e – per quanto ci riguarda – speriamo questo nuovo trend à la Bring Me The Horizon degli ultimi tempi (proprio perché già presente in molte altre situazioni) non intacchi quel che di originale, personale e speciale si porta dietro la band di Lawrence Taylor, ancora una volta al centro della serata e degli smartphone.
Setlist:
You Are We
Civil Isolation
Seven Hills
Brainwashed
Death Toll
Empire Of Silence
Feel
This Is The Six
Crows
Steal The Sun
Four Walls
Silence Speaks
Hurricane