LEPROUS – An Evening Of Atonement

Pubblicato il 18/10/2025 da
voto
8.5
  • Band: LEPROUS
  • Durata: 02:53:12
  • Disponibile dal: 24/10/2025
  • Etichetta: Inside Out
  • Distributore:

A nove anni dal primo live album “Live At Rockfeller Music Hall”, i Leprous si ripresentano con un disco dal vivo, un formato diventato sempre più desueto negli ultimi tempi: sia per quanto riguarda la versione audio che quella in immagini, oggigiorno quasi nessuno va sul mercato con un prodotto simile, probabilmente perché ormai di live filmati e registrati in modo professionale il web abbonda. Oppure perché, ancora più probabilmente, quasi nessuno rimane davanti allo schermo il tempo necessario per godere appieno di un concerto, a maggior ragione se della durata estesa come quello qui in esame.
Disquisizioni di cui sopra a parte, che in effetti trovano il tempo che trovano – giustamente poco – c’è da osservare che adesso con questo “An Evenining Of Atonement” come ai tempi del “Live At Rockfeller Music Hall” i Leprous a questo formato credono davvero, e si sono spesi per pubblicare qualcosa che abbia senso di essere apprezzato.
Sede delle operazioni è uno dei migliori locali da concerto su suolo europeo, ovvero il Poppodium 013 di Tilburg, nei Paesi Bassi. Qui hanno sede anche le principali esibizioni del Roadburn Festival e chiunque abbia partecipato a un concerto lì dentro potrà testimoniare l’eccellente acustica della venue, l’ampiezza del palco e l’ottima visuale in qualsiasi punto della sala. Insomma, il posto perfetto per fare le cose per bene e in grande stile. E i Leprous questo spazio lo hanno sfruttato a dovere.

Lo show è stato filmato il 7 febbraio di quest’anno, programmando per questa occasione due diversi set da poco più di un’ora. A livello di scelta delle canzoni, si è cercato di rappresentare l’intero spettro stilistico affrontato in carriera, inserendo le datate “Passing” (da “Tall Poppy Syndrome”) e “Forced Entry” (da “Bilateral”), accolte da notevoli ovazioni dal pubblico, accanto a canzoni spesso in setlist come “The Price” oppure “Foe”.
Non vi sono divisioni temporali tra i due set, laddove i brani da “Malina” all’ultimo “Melodies Of Atonement” si alternano senza seguire criteri particolari. Chi segue la band sa bene come, comprensibilmente, i tour recenti siano andati a prediligere il materiale post-“The Congregation”, quello meno intricato e pirotecnico, maggiormente rivolto a raffinate sonorità malinconiche, spesso astratte e non propriamente metal, e non è questo il caso in cui si ha un’eccezione.
Proprio in merito a questo approccio più algido e meno fisico espresso su disco, c’è da dire che dal vivo i norvegesi, pure in tempi recenti, sono riusciti a infondere maggior calore quando gli stessi brani sono suonati dal vivo, ispessendo lievemente le chitarre e le ritmiche, senza andare a mortificare le elaborate e ingegnose trame di tastiera.
L’esibizione immortalata in quel di Tilburg è specchio fedele della dimensione attuale del gruppo: una realtà a suo agio nel proiettare sul proprio pubblico una musica elegante, dolcemente malinconica, introspettiva e spesso lieve, dal tocco unico e per nulla confondibile, che non difetta però di grinta, pathos ed estrosità. La vocalità e il carisma soft di Einar Solberg, teatrale nelle movenze, permangono quale centro focale di tutto il discorso, ma l’impressione è che gli altri musicisti non siano lì solo a fare da spalla e accessorio.

Certamente il modo di stare sul palco non è di quelli particolarmente scatenati, mentre come padronanza strumentale, interazione vocale alle seconde voci e amalgama complessivo, non si può proprio obiettare nulla ai Leprous odierni. In una sala come quella centrale dello 013, inoltre, c’è tutto un apparato luci che può sottolineare le mosse e i cambi d’umore della musica come è difficile ritrovare altrove e questo contribuisce a rendere speciale l’esibizione.
La scaletta, nel passare in rassegna praticamente ogni peculiarità del suono-Leprous, dosa bene momenti più adrenalinici e altri di quieta, affascinante introspezione. Facciamo fatica a citare highlight speciali, a fronte di cotanta qualità è mera questione personale.
Chi ha apprezzato la formazione nordica specialmente nell’ultima decina d’anni difficilmente storcerà il naso sia per la prestazione generale che per la scelta delle canzoni, un concentrato di classe per ora inscalfibile rispetto ai mutamenti stilistici occorsi da un album all’altro.

 

TRACKLIST

  1. Silently Walking Alone
  2. The Price
  3. Illuminate
  4. I Hear The Sirens
  5. Like A Sunken Ship
  6. Forced Entry
  7. Out Of Here
  8. Alleviate
  9. Distant Bells
  10. Foe
  11. Nighttime Disguise
  12. Unfree My Soul
  13. On Hold
  14. Below
  15. Passing
  16. Faceless
  17. Castaway Angels
  18. From The Flame
  19. Slave
  20. Atonement
  21. The Sky Is Red (Outro)
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