DARK TRANQUILLITY – The endless rise

Pubblicato il 24/01/2005 da
 
E’ sempre un piacere parlare con persone gentilissime ed intelligenti come Niklas Sundin e Mikael Stanne dei Dark Tranquillity. Chi scrive li conosce da tempo e ha accolto con grande entusiasmo la notizia che sarebbero venuti in Italia per promuovere di persona il loro bellissimo nuovo album, “Character”, ennesimo vincente capitolo di una carriera colma di successi. Amano tanto discorrere della loro musica e sanno come metterti a tuo agio e infatti, oltre che nella hall di un lussuosissimo albergo milanese (dove, tra l’altro, abbiamo anche avuto modo di incontrare – udite udite – Vasco Rossi e, poco dopo, Davids e Van Der Meyde della povera Inter!), la chiacchierata si è protratta anche la sera stessa seduti ad un tavolo di un ottimo ristorante siciliano assieme alla mitica Vanessa della Spin Go, promoter dei nostri. Si è mangiato, si è bevuto e si è riso più che mai… e ovviamente abbiamo passato ai raggi-X il nuovo lavoro, del quale i ragazzi sono davvero più che soddisfatti. C’è poi ovviamente anche stato il tempo di togliersi alcune curiosità, e infatti la parte finale dell’intervista che segue è quasi totalmente dedicata ad esse. Ora dunque spazio alle parole del frontman e del chitarrista dei Dark Tranquillity: ne hanno pronunciate tante e noi ve le riproponiamo tutte qui di seguito!
 
 

CIAO RAGAZZI, PRIMA DI TUTTO COMPLIMENTI PER “CHARACTER”, E’ DAVVERO UN GRAN DISCO!
Mikael: “Grazie davvero, anche noi siamo molto contenti di come è venuto. E’ pronto da quasi un anno ma ancora non ci ha stancato e questo per noi è davvero un buon segno!”.

COME MAI CI E’ VOLUTO COSI’ TANTO TEMPO PRIMA DI VEDERLO PUBBLICATO?
Mikael
: “Devi sapere che ‘Damage Done’ era l’ultimo album del nostro vecchio contratto con la Century Media. Abbiamo quindi deciso di registrare il suo successore senza l’appoggio di nessuna label e poi vedere il da farsi. ‘Character’ è stato completato lo scorso marzo, da allora ci siamo impegnati a cercare una nuova sistemazione e come puoi vedere l’offerta migliore ci è stata fatta ancora dalla nostra vecchia label. Abbiamo così rifirmato per la Century Media, siamo riusciti a pubblicare la raccolta ‘Exposures’, che tutti ci chiedevano, prima dell’estate e nei mesi successivi ci siamo presi tutto il tempo per preparare al meglio la promozione di questo nuovo lavoro”.

OK, PARLIAMO DELLA MUSICA DI “CHARACTER”: ABBIAMO SENZ’ALTRO A CHE FARE CON IL VOSTRO ALBUM PIU’ VIOLENTO DA “THE MIND’S I”…
Niklas: “Sì, sono pienamente d’accordo. Ma ‘Character’ non è solo il nostro album più violento degli ultimi anni, è anche quello più sperimentale, vario ed intenso… non si tratta dunque di un ritorno alle nostre origini. Ci abbiamo lavorato molto, questa volta volevamo che i pezzi fossero più complessi del solito, con più cambi di tempo e più riff ma c’è anche più spazio per le tastiere e per il lavoro di Martin rispetto a ‘Damage Done’. Nel complesso credo che sia un album completo e ben riuscito, pienamente rappresentativo di cosa siano i Dark Tranquillity in questo momento. Come diceva Mikael non ci siamo ancora stancati di esso e ciò per noi è usuale, solitamente ci stufiamo quasi subito dei nostri pezzi. Cosa che ci porta a comporne sempre di nuovi”.

RISPETTO A “PROJECTOR”, “HAVEN” E “DAMAGE DONE” PERO’ A LIVELLO DI PESANTEZZA SI E’ PROPRIO SU UN ALTRO PIANETA. FORSE CI SARA’ QUALCUNO CHE VI ACCUSERA’ DI AVER VOLUTO ACCONTENTARE I VECCHI FAN, DI ESSERE UN PO’ RUFFIANI…
Mikael: “Se avessimo voluto essere ruffiani avremmo dovuto comporre album simili a ‘Haven’ o ‘Projector’, magari uno identico a ‘Damage Done’, comunque non certo un disco così arrabbiato e heavy! Sono quelli i dischi che ci hanno fatto guadagnare la stragrande maggioranza del nostro attuale pubblico, non certo ‘The Mind’s I’ o ‘The Gallery’: chi ha comprato questi lavori quando sono usciti oggi rappresenta una piccolissima percentuale della nostra fan-base! Se tu volessi essere disonesto e suonare ciò che chiede il mercato ti metteresti a scrivere un lavoro che ha punti in comune con il tuo disco che ha venduto meno? Credo di no! E’ vero che i nostri primi dischi  – che adoro – sono meno popolari magari perché sono usciti in un altro periodo, su un’altra label e con una promozione minore ma bisogna rammentare che sono comunque in vendita ancora oggi… eppure non si avvicinano minimamente ai livelli di vendite di quelli recenti. Con questo non voglio dire che i nostri fan di oggi non apprezzano i nostri vecchi album – anzi, i vecchi pezzi sono sempre richiestissimi dal vivo – ma che in generale sono più affezionati allo stile di quelli usciti su Century Media e che non pretendono affatto che torniamo al sound di un tempo. Comunque molti apprezzano ‘Projector’ allo stesso modo di ‘Skydancer’, quindi non c’era proprio nessuno in particolare da accontentare. Abbiamo solo fatto ciò che sentivamo di fare… probabilmente ci sarà molta più gente che si lamenterà per l’assenza della voce pulita!”.

ECCO, LA VOCE PULITA. DOBBIAMO DIRLE DEFINITIVAMENTE ADDIO?
Mikael
: “Non lo so, mai dire mai. Su ‘Projector’ e ‘Haven’ ci stava bene perché i brani erano più oscuri e drammatici… non potevo cantare certi passaggi con il growl. Ora abbiamo voglia di suonare veloci e brutali, non ci sarebbe proprio spazio per essa”.
Niklas: “Magari in futuro avremo nuovamente voglia di comporre un album come ‘Projector’. Se ci sentiremo stanchi del nostro attuale stile e magari attraverseremo un brutto periodo lo faremo senza esitazioni. ‘Projector’ nacque proprio perché non ne potevamo più di essere inseriti nella scena melodic death e di essere trattati come un gruppo come tanti. Eravamo circondati da cloni che suonavano tutti la stessa musica… era frustrante! Con quel disco abbiamo dimostrato che appartenevamo ad un’altra categoria, che non eravamo solo una melodic death metal band e che potevamo offire molto di più, è stato uno sfogo. E’ un album fondamentale nella nostra carriera, se non lo avessimo composto ci saremmo sciolti sicuramente”.

OK, TORNIAMO AL DISCO NUOVO. DEVO DIRE CHE NON POTEVATE TROVARE UNA OPENER MIGLIORE DI “THE NEW BUILD”!
Niklas: “Sì, questa volta volevamo mettere subito le cose in chiaro e non puoi sbagliare quando piazzi in apertura un attacco di batteria seguito da dei blastbeat! ‘The New Build’ è stato uno degli ultimi brani che abbiamo composto per ‘Character’: è curioso ma senza farlo apposta abbiamo stilato la scaletta mettendo quasi in ordine cronologico i pezzi, dal più recente al più datato. L’unico che non segue questa regola è ‘Lost To Apathy’, il singolo, posto al centro della tracklist. Questo infatti è stato il primo brano ad essere stato scritto per il nuovo album. E’ stato ‘Lost To Apathy’ ad indirizzarci verso il nuovo stile e casualmente è anche stato scelto dalla Century Media per essere il nostro nuovo video”.

“MY NEGATION” E’ UN ALTRO BRANO CHE MI HA COLPITO PARECCHIO…
Niklas: “Piace molto anche a me. E’ molto lungo e da tempo non ci esprimevamo su simili registri. Potrebbe essere visto come una versione aggiornata di pezzi come ‘Hedon’ o ‘A Bolt Of Blazing Gold’: ha un feeling epicheggiante che mi fa impazzire. Nella band sono quello che più predilige le sonorità estreme ma ‘My Negation’ è venuta davvero bene, è perfetta per chiudere il disco”.

“THE ENDLESS FEED” E’ INVECE L’EPISODIO PIU’ SPERIMENTALE…
Niklas: “Sì, infatti è stato quasi del tutto composto dal nostro tastierista, Martin. La versione orginale era molto simile al remix che puoi sentire sull’EP ‘Lost To Apathy’, poi ci abbiamo aggiunto un paio di riff e la batteria ‘vera’ e ne è venuto fuori un pezzo molto particolare, sicuramente il più strano di ‘Character’. Non ho idea se in futuro ci spingeremo verso questo stile ma per il momento siamo molto soddisfatti dell’esperimento”.

DI COSA PARLANO I TESTI DI ‘CHARACTER’?
Mikael: “I testi del nuovo album sono per lo più stati ispirati da certe mie azioni e comportamenti e da quelli delle persone che mi circondano. Parlo del mio carattere, della mia visione della società, di come è per me difficile sopravvivere in un mondo così strano, così pieno di competizione e di gente che commette atti stupidi. E’ spesso difficile convivere con chi ti sta intorno: c’è sempre chi si aspetta sempre una determinata cosa da me e questo non mi mette per nulla a mio agio, mi rende nervoso. Per andare avanti uno deve avere forti ideali e non badare a ciò che pensano gli altri… deve essere forte. Io spesso invece non ce la faccio e per sfogarmi urlo per ore e scrivo i testi. Mi serve da terapia. I testi quindi sono arrabbiati proprio perché parlo di questo tipo di argomenti, per me molto spinosi”.

IL DISCO E’ STATO REGISTRATO ANCORA UNA VOLTA AI FREDMAN STUDIOS, ESATTO?
Niklas: “Non del tutto. E’ vero che la maggior parte del lavoro è stata svolta in quegli studi ma questa volta abbiamo utilizzato anche gli studi di Anders Fridèn degli In Flames, che sono attaccati ai Fredman, e quelli privati del nostro tastierista Martin. In questo modo abbiamo registrato in modo molto veloce e in tutta comodità. Ancora una volta la produzione è stata curata da noi stessi, Fredrik Nordstrom ha solo supervisionato il tutto. Ci tengo a precisarlo perché ancora oggi molti continuano a citarlo come il nostro produttore, invece è già da qualche album che lavoriamo da soli”.

A BREVE SARETE IN TOUR IN EUROPA CON I KREATOR, CHE COSA VI ASPETTATE DA QUESTA ESPERIENZA?
Mikael: “Tanto divertimento e l’opportunità di suonare davanti ad una platea leggermente diversa dal solito. Tutti noi adoriamo i Kreator, sono il mio gruppo preferito, ed essere in tour con loro è un grande onore, non potevamo chiedere di meglio”.

CI SARA’ ANCHE MODO DI VEDERVI IN TOUR DA HEADLINER PIU’ AVANTI?
Mikael: “Penso di sì, probabilmente dopo la prossima estate. Per ‘Character’ stiamo organizzando il tour più esteso della nostra carriera, andremo ovunque: negli Stati Uniti con Soilwork, Hypocrisy e Mnemic, in sud America con Kreator e Tristania, poi in Giappone, magari in Australia e infine nuovamente in Europa e Stati Uniti!”.

STATE PREPARANDO QUALCOSA DI SPECIALE PER QUESTI TOUR?
Mikael: “Vedremo, non so ancora in quali condizioni avremo modo di suonare. Posso solo dirti che stiamo seriamente pensando di proporre una setlist un po’ diversa dal solito nel tour con i Kreator, con almeno un paio di brani veramente datati in più. Tutto dipenderà da quanto tempo avremo a disposizione…”.

TEMPO FA E’ USCITO IL VOSTRO PRIMO DVD: “LIVE DAMAGE”. SIETE SODDISFATTI DI COME E’ VENUTO? A QUANDO UNO SULLA STORIA DELLA BAND?
Niklas: “Sì, siamo soddisfatti di come è venuto il dvd, non c’è stato molto tempo per prepararlo ma in molti ci hanno fatto i complimenti e trovo che il concerto sia stato ripreso in modo eccellente. Per uno più esteso ci vorrà del tempo, vogliamo raccogliere tutto il materiale disponibile e fare un’accurata selezione. Per realizzare un documentario devi passare ore a guardare vecchie videocassette e per ora questo per noi è impossibile”.

POCHI GIORNI FA DIMEBAG DARREL, IL CHITARRISTA DEI DAMAGEPLAN E DEI PANTERA, E’ STATO BRUTALMENTE ASSASSINATO AD UN CONCERTO. AVETE UN’OPINIONE SU QUANTO ACCADUTO?
Mikael: “Ciò che è accaduto è una vera tragedia, cose del genere non dovrebbero mai accadere… è assurdo il modo in cui Darrel è morto… ad un suo concerto, mentre stava suonando davanti a centinaia di persone e accanto al fratello. Sono rimasto senza parole quando l’ho saputo, ero sconvolto. Tra l’altro i nostri amici The Haunted erano in tour coi Damageplan sino a due giorni prima del fatto… ero preoccupatissimo anche per loro ma quando li ho chiamati erano per fortuna appena tornati in Svezia”.

NIKLAS, OGGI SEI UN AFFERMATO GRAFICO/DISEGNATORE, PUOI RACCONTARCI COME E’ NATA QUESTA TUA ATTIVITA’?
Niklas
: “E’ semplice, oltre alla musica, il mio hobby è sempre stato il disegno… sin da quando ero molto piccolo! Così ho studiato, ho frequentato delle scuole apposite e sul finire degli anni Novanta ho anche imparato ad utilizzare diversi programmi per computer. Ho dunque iniziato a mixare i miei studi classici con le moderne tecnologie e ho trovato un mio stile. Oggi questo è il mio lavoro ed è bellissimo essere pagato per fare ciò che adori. Nell’ambiente metal sono conosciuto come disegnatore di copertine ma ho tanti altri progetti in cantiere. Comunque ricordo che la prima copertina che disegnai fu quella del nostro primissimo demo, quando ancora ci chiamavamo Septic Broiler. Poi seguirono quelle dei nostri primi EP e molti anni più tardi quella di ‘Projector’, che mi ha lanciato e che mi ha fatto conoscere definitivamente nell’ambiente. Da lì ho iniziato a disegnare copertine per tanti altri gruppi e mi sono tolto molte soddisfazioni. Oggi mi sono preso una piccola pausa per realizzare altre cose ma non è detto che non torni presto ad occuparmene”.

MIKAEL, E’ VERO CHE TU SEI STATO IL PRIMO CANTANTE DEGLI HAMMERFALL?
Mikael: “Sì, è vero! E’ stato molto tempo fa e anche Niklas all’epoca faceva parte della band!”.
Niklas: “Mi ricordo che nel 1995 Oscar Dronjak voleva a tutti i costi partecipare ad un concorso musicale che si teneva a Gothenburg con una band che suonasse heavy metal classico secondo la tradizione, quindi anche vestita di pelle, borchie, etc.! Allora ci contattò e noi sul momento accettammo, la cosa ci divertiva molto. Se non erro in quel concorso arrivammo alle semifinali e poi fummo costretti ad abbandonare perché noi stavamo per partire per un tour con i Dark Tranquillity. Oscar però non abbandonò questa idea e da lì nacquero i veri e propri Hammerfall”.

TU COME CANTAVI, MIKAEL?
Mikael: “Non ero e non sono Rob Halford, però devo dire che me la cavavo, diciamo che le mie vocals per la band erano uno strano mix tra quelle dei vecchi Judas Priest e quelle del primo Danzig!”.

MA AVEVATE ANCHE COMPOSTO QUALCOSA PER GLI HAMMERFALL?
Niklas
: “Certamente, materiale che poi è finito sul loro debut album! Io e Mikael abbiamo composto il ritornello e parte di ‘The Dragon Lies Bleeding’ mentre io da solo ho scritto circa la metà di ‘Hammerfall’ e l’intera ‘Steel Meets Steel’!”.

ORA DI SIDE PROJECT PROPRIO NON SE NE PARLA?
Mikael: “Io non ne avrei davvero il tempo…”.
Niklas: “Da un po’ sto lavorando a dei pezzi ma è difficile trovare il tempo per ultimarli e per registrarli. Si tratta di roba veramente estrema, con influenze black metal, grindcore ed industrial. Mi piacerebbe un giorno pubblicare un album ma al momento i Dark Tranquillity e il mio lavoro mi tengono davvero troppo impegnato”.

UNA VOLTA SI PARLAVA DEI DEAD MEN’S BANQUET E DEGLI SKIN DETECTOR…
Niklas: “Sì, hai ragione. I primi erano un progetto mio e di Anders Fridèn degli In Flames. Nacquero attorno al 1997 perché all’epoca ci affascinava moltissimo la musica dei Rammstein, che stavano sfondando in quel momento. Volevamo suonare qualcosa del genere ma poi però non se ne fece nulla. Gli Skin Detector invece dovevano essere un mio progetto personale ma morirono ancora prima di dar vita a qualcosa (ride, ndR)!”.

GIRANO INVECE VOCI CHE GLI STORICI CEREMONIAL OATH SI SIANO RIFORMATI!
Niklas: “Esatto, e hanno anche firmato un contratto per un album con la Century Media. A dire il vero però non so proprio quando riusciranno a scrivere qualcosa. Oggi la band è composta da Anders Fridèn degli In Flames alla voce, da Peter Iwers dei Tiamat alla chitarra, da Jesper Stromblad degli In Flames al basso e dal nostro Anders Jivarp alla batteria. Come vedi suonano tutti in gruppi affermati e pluri impegnati… ci vorrà tantissimo tempo prima che possano trovare qualche giorno per riunirsi e comporre dei nuovi brani”.

LA LINE-UP DEI DARK TRANQUILLITY E’ MUTATA POCHISSIME VOLTE NEL CORSO DEGLI ANNI, QUAL E’ IL SEGRETO DI TALE UNIONE?
Mikael: “Il segreto è che siamo grandi amici. Siamo cresciuti nella stessa via, siamo andati insieme a scuola, abbiamo mosso i primi passi nel mondo della musica nello stesso periodo. Siamo praticamente inseparabili, io personalmente non riuscirei ad immaginare i Dark Tranquillity senza Niklas, Martin Henriksson o Anders. Il nucleo della band è sempre stato questo e tale dovrà rimanere fino alla fine!”.

OK, GRAZIE MILLE RAGAZZI, CONCLUDETE COME VOLETE!
Mikael e Niklas: “Grazie a te e grazie ai fan italiani… ascoltate ‘Character’ e aspettateci, stiamo per tornare da voi insieme ai grandi Kreator, non rimarrete delusi da questi concerti!”.

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